Formula 1, sicurezza e bandiere
Formula 1, sicurezza e bandiere

Formula 1, sicurezza e bandiere

A proposito di Sarah Holt

Sarah Holt è una giornalista freelance specializzata in Formula 1. Dopo anni di servizio per la BBC, Sarah scrive ora per diversi media internazionali come CNN, Channel 4 e Live Wire Sport.

Sarah ci spiega qui tutte le misure di sicurezza della Formula 1. Per scoprire tutte le sue risposte su questo fantastico sport puoi consultare le nostre pagine:

Regolamento Formula 1 e domande frequenti

Regolamento prove e qualifiche F1

Assegnazione punti F1

Pneumatici e macchine Formula 1

Circuiti e calendario F1

Sicurezza e Formula 1

Chi guida la safety car – è un ex professionista?

Sì, si chiama Bernd Maylander. Gareggiava nel German Touring Car Championship anche con vetture Porsche. Ormai lo fa dal 2000. La safety car sembra lentissima paragonata alle F1, ma vi posso assicurare che Maylander la fa andare al massimo delle sue possibilità.

Ci sono procedure di sicurezza uniche alla Formula 1 che non esistono in altri sport motoristici?

La Virtual Safety Car (VSC), introdotta nel 2015, è unica. La FIA cercava un nuovo modo per ridurre la velocità delle monoposto in seguito ad un incidente: in caso di pericolo, ora, le lettere VSC lampeggiano su display luminosi avvisando direttamente i piloti di un potenziale pericolo sulla pista. La VSC è utilizzata per incidenti che richiedono le bandiere gialle, mentre la safety car adesso è utilizzata solo in caso di incidenti più gravi.

Le bandiere della Formula 1

Puoi spiegaci come funzionano le bandiere?

Sventolare grosse bandiere è un modo per comunicare con i piloti che sfrecciano ad alte velocità. Questo compito è svolto dai commissari a bordo pista, ma appare anche un avviso sul cruscotto dei piloti. Ci sono 10 bandiere, la più conosciuta è sicuramente quella a scacchi, sventolata al vincitore del Grand Prix.

Ci sono state discussioni in passato riguardo alla bandiera blu. Pensi che sia ancora necessaria al giorno d’oggi?

Sì, quando ci sono monoposto con diverso ritmo in pista nello stesso momento la bandiera blu è molto utile perché segnala al doppiato che una macchina più veloce si sta avvicinando. Immaginiamo Lewis Hamilton in lotta per la prima posizione con Max Verstappen. Hamilton è più veloce ma ad un certo punto trova davanti a sé un doppiato: senza una bandiera blu che segnali l’arrivo di una vettura più veloce, probabilmente quest’ultima troverà la traiettoria occupata e potrebbe impiegare del tempo a sorpassare in sicurezza. Ciò potrebbe consentire a Verstappen di recuperare lo svantaggio e tentare così l’attacco.

Che cosa significano le varie bandiere?

Bene, le descriverò una ad una: la bandiera a scacchi è sventolata alla fine di ogni sessione, in gara invece segnala al vincitore e ad ogni pilota che taglia il traguardo il termine della corsa. La bandiera gialla avvisa i piloti di un possibile pericolo e consiglia di rallentare. La doppia bandiera gialla invita a rallentare e a fermarsi se necessario. La bandiera verde indica che il circuito è libero, mentre quella rossa segnala la sospensione della sessione o della gara per maltempo o grave incidente.

La bandiera blu, come abbiamo detto, avvisa i doppiati che una macchina più veloce si sta avvicinando e che è necessario liberare la traiettoria. La bandiera gialla a strisce rosse segnala un tratto del circuito con bassa aderenza mentre quella nera con un cerchio arancione e il numero della vettura segnala al pilota di rientrare ai box per un problema tecnico. La bandiera per metà bianca e metà nera con un numero avvisa quel pilota di condotta antisportiva, mentre quella nera è la più temibile e segnala ad un pilota che è stato escluso dalla gara e che deve tornare ai box. Infine la bandiera bianca segnala una macchina che procede lentamente sul circuito.

  • La videoguida ufficiale alle diverse bandiere che potreste veder sventolare durante un Gran Premio di Formula 1

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