Federer, Wimbledon e la storia infinita
Federer, Wimbledon e la storia infinita

Federer, Wimbledon e la storia infinita

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Vittorie, delusioni e un rapporto d’amore che va avanti da quasi vent’anni: ecco cosa lega Federer al torneo di Wimbledon

Dei quattro tornei dello Slam, Wimbledon è senza ombra di dubbio il re. Tradizione, blasone, prestigio e un fil rouge che lega l’erba inglese ai momenti più importanti nella storia del tennis.

Non è un caso che proprio qui Roger Federer, il tennista più forte e vincente dell’ultima generazione, abbia vissuto alcuni dei momenti più importanti della propria carriera. Qui ha vinto il suo primo Slam nel 2003, e qui ha vinto quello che per ora è anche l’ultimo, nel 2012.

Federer ama Wimbledon (dove ha trionfato per 7 volte in carriera, record assoluto) e Wimbledon ama Federer, come ha dimostrato con l’esultanza dopo l’impresa contro Cilic nei quarti di finale di questa edizione.

Una storia iniziata nel 1999 che quest’anno potrebbe celebrare un nuovo incredibile capitolo.

La storia infinita

Il primo momento importante della carriera di Federer a Wimbledon è datato 2001, quando lo svizzero – allora 19enne – sconfisse Pete Sampras in cinque set agli ottavi di finale, interrompendo una striscia di 31 successi consecutivi sull’erba londinese da parte dello statunitense.

Il primo titolo a Wimbledon, nonché il primo Slam in assoluto, arrivò nel 2003 e inaugurò una striscia di cinque successi consecutivi interrotta solo nel 2008 da Rafa Nadal.

Nel 2009 il ritorno da vincitore contro Roddick, poi due eliminazioni ai quarti prima del settimo sigillo nel 2012 contro il padrone di casa Andy Murray.

Negli ultimi due anni la strada verso la gloria si è interrotta in finale contro Novak Djokovic, che questa volta però non ci sarà essendo stato eliminato al terzo turno da Querrey. Un’occasione incredibile per lo svizzero di mettere per l’ottava volta la firma in calce nell’albo d’oro del torneo più prestigioso di tutti.

Oggi alle 14 parte la caccia all’undicesima finale contro Raonic (le quote dicono 1,57 per lo svizzero e 2,45 per il canadese), mentre dall’altra parte del tabellone Andy Murray (@1,13) se la vedrà da super favorito contro Tomas Berdych (@6,00).

Ironia della sorte, la condizione fisica di Federer quest’anno è nettamente inferiore a quella delle ultime due edizioni, quando dovette scontrarsi con un Djokovic in stato di grazia. Eppure un nuovo trionfo a Wimbledon (quotato 2,95/1) non è mai stato così vicino.

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