Calciomercato, quando conviene di più piazzare i propri colpi estivi?
Manca poco più di un mese alla fine del calciomercato e i tifosi di tutta Europa si interrogano sulle strategie delle proprie squadre, sperando si siano mosse nel miglior modo possibile
Comprare o non comprare? I tifosi non ne hanno mai abbastanza, scrutano la campagna acquisti del vicino e vorrebbero piazzare sempre un colpo in più di lui. Ma con l’avvicinarsi dell’inizio della stagione forse non conviene continuare a rimescolare troppo le carte in tavola. Abbiamo analizzato le campagne acquisti degli ultimi cinque anni nei cinque maggiori campionati europei, e abbiamo scoperto che…
Prima è, meglio è
Cominciano col contestualizzare bene il discorso: quando si concentrano solitamente i trasferimenti nell’arco della finestra estiva? Possiamo divedere la loro mole in tre scaglioni principali: un terzo si concretizza già entro il 1° luglio, un terzo entro la fine di luglio e la parte rimanente in agosto. Un ottavo dei movimenti va in porto il giorno stesso di chiusura, per cui anche quest’anno ci sarà da aspettarsi un 31 agosto rovente. Abbiamo anche analizzato come si collocano i colpi più ingenti, ovvero quelli dai 22 milioni di euro in su. Mediamente, ogni estate ne abbiamo 22, di cui 8 nel solo mese di agosto e solo due nella giornata di chiusura.
Quello che salta subito all’occhio è che i club che tendono a muoversi tardivamente sul mercato finiscono per pagare pegno. Solo un terzo dei club di alta classifica che abbia speso il 75% o più del proprio budget nel mese di agosto ha conquistato più punti rispetto alla stagione precedente. Discorso diverso per chi è riuscito a rinforzare la rosa nelle prime settimane di mercato e ha avuto più tempo per l’inserimento dei nuovi: in questi casi due terzi delle squadre che completa il grosso della propria campagna entro la fine luglio migliora la propria media punti nella stagione successiva.
La maledizione del giorno di chiusura
Fare shopping nel giorno di chiusura è un rischio: i club che hanno messo a segno il 40% o più dei propri colpi all’ultimo momento ha vissuto avvii di stagione rallentati rispetto a chi ha avuto percentuali dal 20% in giù. A conferma di questa tesi, possiamo facilmente osservare come dei 12 club che anno concluso almeno la metà dei propri acquisti nel giorno di chiusura solo tre abbiano poi conosciuto un saldo punti positivo rispetto alla precedente stagione.
La tempistiche della finestra di mercato estiva sono controverse. Pep Guardiola – tecnico di una delle squadre più attive a livello di investimenti – ne ha criticato recentemente la durata troppo ampia. L’ex Barcellona ha suggerito che gli affari vengano interrotti allo scoccare dell’inizio della stagione, nonostante il suo club non sia nuovo ad acquisti effettuati a Premier già cominciata: nelle ultime cinque stagioni sono arrivati, fra gli altri, Kevin De Bruyne e Nicolas Otamendi alla corte di Pep a stagione già in corso. Stesso discorso per l’altra squadra di Manchester, che ha chiuso fra la fine di agosto e l’inizio di settembre per Di Maria e Martial, due acquisti non proprio fortunati…
Sebbene non convenga prolungare troppo il proprio mercato, siamo sicuri che anche questa stagione regalerà diversi colpi pesanti nel mese di agosto. Arrivati al 29 di luglio, le situazioni di Neymar e Mbappé restano al centro dei riflettori, anche perché qualora uno dei due dovesse muoversi ci ritroveremmo a dover aggiornare i numeri del trasferimento più costoso nella storia del calcio, attualmente detenuto da Paul Pogba col suo passaggio nella scorsa estate dalla Juventus al Manchester United. Quattro anni fa il Real Madrid strappo Bale al Tottenham per 101 milioni, mettendo a segno l’acquisto più caro di sempre a campionato in corso: anche questo record sarà da aggiornare?
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