Il classe ’97 portoghese, eletto miglior giovane di Euro 2016, è un misto tra Davids e Seedorf. Ad Ancelotti, suo nuovo allenatore nel Bayern Monaco, il compito di lanciarlo nel firmamento delle stelle
Padre di Sao Tome e Principe, madre di Capo Verde, nazionalità portoghese. Renato Sanches è il perfetto esempio del concetto di globalizzazione del calcio (o anche detta “colonizzazione” qualche tempo fa) e di quello che ha prodotto quello che un tempo fu l’impero portoghese.
E – si sa – in questi casi il talento potrebbe essere ancora più marcato. E il ragazzino, classe ’97, ci sa fare eccome. Lo dicono le prestazioni sul campo e lo dicono i numeri: Cristiano Ronaldo, non uno qualunque, superato come più giovane convocato e più giovane titolare in Nazionale. Il gol del pareggio alla Polonia nei quarti di finale, poi, lo ha trasformato nel più giovane marcatore nella fase a eliminazione diretta di un Europeo a 18 anni e 317 giorni.
Per finire, al termine dell’Europeo vinto (sempre il più giovane a farlo) è stato votato come miglior giovane della competizione (per intenderci, al Mondiale 2014 era stato votato Paul Pogba). Non un trofeo qualunque, ma un’investitura del prospetto che Sanches potrà essere e diventare nei prossimi anni.
Questo giustifica totalmente l’assegno da 35 milioni di euro (che addirittura potrebbero diventare 80 milioni in caso di bonus nei prossimi anni) che il Bayern Monaco ha staccato un mese fa, quando tutti si chiedevano “Renato Sanches chi??”.
La stagione con il Benfica, la sua prima da professionista, è stata folgorante. 24 presenze e 2 gol in Superliga, 6 presenze in Champions League, e la sensazione che si avesse a che fare con un freak niente male, alla Edgar Davids per intenderci.
Ma Carlo Ancelotti, suo prossimo allenatore al Bayern Monaco (dove si è preso anche il record di primo portoghese del club bavarese), spera che – oltre alla mobilità di Davids – possa ripercorrere le orme di un numero 10 che il tecnico italiano ha conosciuto bene e allenato: quel Clarence Seedorf con il quale ha vinto tutto.
Di certo c’è che Sanches sarà un “the next big thing” del calcio mondiale. Ad Ancelotti il compito di togliere subito la parola “next” e di lanciarlo nel firmamento europeo; sicuramente il Bayern Monaco (quota di 1.15 per la vittoria della Bundesliga) può essere l’ambiente giusto.