Storie tese Van Gaal-United. Scholes e Neville sparano a zero, e Rooney…
L’allenatore olandese paga l’avvio di stagione balbettante, incassando le bordate dei due grandi ex. E anche capitan Wayne non sembra particolarmente felice…
Scricchiolii sinistri sulla panchina di Louis Van Gaal e uno strano senso di deja vu dell’anno scorso. Dopo una campagna acquisti faraonica, il santone olandese è andato incontro a un avvio di stagione al di sotto delle aspettative: due vittorie col minimo scarto nelle prime due uscite in Premier, un pareggio e una sconfitta nell’ultima partita con lo Swansea e già cinque punti da recuperare ai cugini del City.
Da qualche anno è usanza comune asserire che il vero campionato cominci solo a settembre dopo lo stop imposto dagli impegni delle nazionali. Forse è vero, certo che ripartire ad handicap non è il massimo della vita.
Più del distacco dalla capolista City, a rendere instabile l’ambiente United sono le bordate scaricate sul tecnico da due ex leggendari come Paul Scholes e Gary Neville, 1280 presenze in due nell’arco di due decadi in maglia Red Devils. I due hanno rispettivamente definito il gioco della propria squadra del cuore come “miserabile” e “da pub”, addossando ovviamente tutte le colpe alla guida tecnica.

Alle stoccate più di sciabola che di fioretto di Scholes e Neville si è unita anche la voce -non confermata – secondo la quale il capitano Wayne Rooney avrebbe indicato nell’allenatore olandese il principale responsabile delle scarse prestazioni della squadra.
Van Gaal, famoso per il proprio aplomb, per il momento non si scompone e anzi rilancia incurante: “Il prossimo tecnico della squadra sarà il mio vice, Ryan Giggs”. Uno che la maglia United, come Scholes e Neville, la porta tatuata sottopelle: 877 presenze, 154 gol e 156 assist in un quarto di secolo da Red Devil.
Non contento, e forse disturbato dalle critiche per la dispendiosa campagna acquisti, l’olandese ha aggiunto: “Gli 80 milioni per Martial? Un investimento per il futuro. Non l’ho preso per me, ma per Giggs”.
Passaggio di testimone insomma già predetto e benedetto. Quanto presto possa avvenire ce lo diranno i risultati sul breve e medio periodo di questo United, che sabato all’Old Trafford ospiterà il Liverpool nel derby d’Inghilterra e martedì esordirà in Champions a Eindhoven contro il PSV. Roberta da niente insomma.