Stephan El Shaarawy arriva in giallorosso in cerca di riscatto dopo due anni e mezzo di sole delusioni e da qui a giugno si giocherà una grossa fetta della propria carriera
Il nome di Stephan El Shaarawy e il concetto di “ultima spiaggia” si son ritrovati a braccetto un po’ troppo spesso nelle ultime stagioni. Sicuramente non è un bene.
La grande occasione doveva arrivare quest’anno al Milan con Mihajlovic, dopo una caterva di infortuni nelle ultime due stagioni in rossonero lo avevano costretto a sole 28 presenze fra 2013/14 e 2014/15 con la miseria di 4 gol complessivi. Dove, perché poi in estate è arrivata la cessione al Monaco.
Eppure c’erano tutti i margini di fare di necessità virtù. Quale occasione migliore di rivedere infatti il “vecchio” Faraone all’opera con un ruolo importante in una squadra di vertice e in un campionato dal tasso tecnico inferiore alla Serie A come la Ligue 1? E invece l’esperienza coi monegaschi si è conclusa come tutti sappiamo.
Il Milan non rivuole El Shaarawy indietro, perché ha bisogno di monetizzare dalla sua cessione a fine anno, e quindi per lui si sono aperte le porte della urbe aeterna: “È la mia grande occasione” ha dichiarato l’attaccante azzurro al suo arrivo a Fiumicino. La terza nel giro di sei mesi. Probabilmente l’ultima per ritrovare il giocatore capace di infiammare San Siro nella prima metà della stagione 2012/13
Il prospetto delle oscillazioni di mercato di El Shaarawy è un’ottima cartina di tornasole di quello che è stato il rendimento del Faraone negli ultimi anni.
Partito come giovane di belle speranze prima al Geona (Primavera e 2 presenze in Serie A nel 2009/10) e poi col col Padova in Serie B (7 milioni di euro), El Shaarawy aveva prima dimostrato di poter essere un elemento importante in un Milan in lotta per lo scudetto (16 milioni di euro nel 2011/12), fino a diventare il trascinatore della squadra nella stagione successiva con girone d’andata indimenticabile da 14 gol.
Ma qui la qualcosa si è inceppato, perché una volta raggiunto l’apice, il Faraone non è più riuscito a ripetersi, andando incontro a un calo continuo di prestazioni e valore di mercato che lo hanno riportato ai 15 milioni di euro attuale, meno di quando si affacciava per la prima volta alla Serie A nemmeno ventenne in maglia Milan.
Al di là delle facili frasi ad effetto, per El Shaarawy la Roma è davvero una grande, nonché forse ultima occasione: per dimostrare di poter ritornare il giocatore di tre anni fa e per non perdere il treno azzurro per Euro 2016. Un altro fallimento sarebbe difficilmente “digeribile” e obbligherebbe a rivedere il parere su un giocatore capace di lampi abbacinanti e allo stesso tempo incapace di reggere gli standard da lui stesso creati.