Dopo quasi due mesi il campionato è pronto a entrare nel vivo: ecco i verdetti delle prime sette giornate
Sette giornate non sono abbastanza per stilare i primi giudizi definitivi, ma sono sicuramente sufficienti per fare un bilancio delle impressioni di questo inizio campionato, che un po’ per le difficoltà della Juventus, un po’ per il grande avvio di squadre da seconda o terza fasce si preannuncia interessante e combattuto come non mai.
Promossi
Fiorentina (qualificata alla Champions League 2016/17 @2,80)
Prima in solitaria, con sei vittorie nelle prime sette giornate (record assoluto per la società viola) la Fiorentina di Paulo Sousa è senza ombra di dubbio la grande sorpresa di questo campionato. Il cambio in panchina è stato assimilato senza problemi, l’arrivo di Kalinic ha dato nuove soluzioni a un attacco che aspetta ancora il pieno recupero di Giuseppe Rossi, mentre in mezzo ci si può addirittura permettere di panchinare uno come Mario Suarez in attesa che entri a pieno regime nei ritmi della Viola. Una pillola statistica: quando l’allenatore portoghese ha iniziato così forte con Basilea e Maccabi Tel Aviv poi ha sempre vinto il titolo…
Chievo Verona (retrocessione @11,00)
A parlare del Chievo si rischia alla fine di essere ripetitivi. La squadra di Maran, evidentemente non sazia del solido quattordicesimo posto della scorsa stagione, ha deciso anche quest’anno di arrivare alla quota salvezza il prima possibile per poi provare a pensare più in grande con un occhio all parte sinistra della classifica. Obiettivo fin qui pienamente riuscito con 12 punti e soli 5 gol subiti, che ne fanno la miglior difesa della Serie A.
Torino (Fabio Quagliarella capocannoniere della Serie A @17,00)
Più che riportare il Toro in Europa, il più grande merito di Giampiero Ventura nei suoi quattro anni sulla panchina granata è stato quello di aver ridato al Torino uno spirito che, dopo anni di sali e scendi fra Serie A e Serie B, sembrava irrimediabilmente perduto. Premio più grande possibile per una squadra che merita di stare dalla parte sinistra della classifica e che anche quest’anno può provare a puntare con cognizione di causa a una qualificazione europea.
Bocciati
Milan (qualificato alla Champions 2016/17 @5,50; scudetto @41,00)
Doveva ridare anima e colore al rossonero stinto delle ultime due annate, e invece Sinisa Mihajlovic si ritrova con meno punti di quelli che aveva Inzaghi allo stesso punto della scorsa stagione. Le colpe, è bene dirlo, non sono solo dell’allenatore serbo, che si ritrova a fare i conti con una squadra male assortita e con evidenti deficit da metà campo in giù. Eppure il potenziale è comunque superiore al triste undicesimo posto attualmente occupato.
Bologna (retrocessione @2,00)
Vuoi per il blasone della piazza, vuoi per le possibilità economiche superiori alle dirette avversarie e per qualche apparente steal di mercato (vedi Mattia Destro), delle tre neopromosse il Bologna sembrava quella nettamente più indirizzata verso una salvezza tranquilla. L’ultimo posto in classifica col peggior attacco e la terza peggior difesa del campionato raccontano fin qui tutta un’altra storia. Meglio rialzare presto la testa e fare in modo che la classifica lì dietro non si allunghi troppo per evitare che il sogno del ritorno in Serie A svanisca ancora prima di cominciare.
Juventus (scudetto @3,50)
Dopo un inizio scioccante e dai risvolti storici nel peggior senso del termine, i bianconeri stanno faticosamente rialzandosi grazie anche all’onda positiva della Champions League. Il rientro di Khedira a centrocampo è la nota più lieta per le settimane a venire. Ma i dieci punti da recuperare sulla Fiorentina e gli otto sull’Inter rappresentano già un gap significativo da colmare. Non è un caso che la Juventus sia scivolata dietro la Roma nella griglia delle quote scudetto, ritrovando la propria quota triplicata rispetto a quella di fine agosto.
Giudizio sospeso
Roma (scudetto @3,25)
Nove gol in due partite a Palermo e Carpi sono il motivo principale per giustificare il primo posto dei giallorossi nella griglia per le quote scudetto, pur con l’attuale quarto posto, dietro a Fiorentina, Inter e Lazio. Peccato che di mezzo ci sia stato il k.o. di Borisov in Champions, ennesimo segnale del perenne stato oscillatorio della squadra di Garcia. La situazione della Roma è chiara: i limiti non sono tecnici, ma mentali. Per vincere un campionato, più che di lampi estemporanei c’è però bisogno di solidità, cinismo e continuità. Tre qualità che i giallorossi devono ancora dimostrare di aver fatto proprie. E la difesa va assolutamente regolata.
Inter (scudetto @5,50)
Bene le cinque vittorie di fila di inizio campionato, bene l’indiscutibile passo in avanti rispetto alle ultime due stagioni, ma non appena il calendario si è fatto più duro, la statistiche nerazzurre sono crollate: 0,5 punti in due partite, 2,5 gol subiti e uno solo realizzato. Segnali discordanti per una squadra che ripartirà comuque dopo la sosta dal secondo posto in classifica. Perisic migliora di partita in partita, lo stesso purtroppo non si può invece dire di mister 35 milioni Geoffrey Kondogbia, mentre per Jovetic è nuovamente allarme rosso rispetto alla sua integrità fisica. Inutile sottolineare come buona parte delle sorti della stagione interista passeranno dai piedi del francese e del montenegrino, motivo per cui al momento Mancini è ben lungi dal poter dormire sonni tranquilli.
Napoli (qualificata alla Champions League 2016/17 @2,40; scudetto @5,00)
Di tutte le venti squadre di Serie A, il Napoli è forse l’unica che avrebbe volentieri continuato a giocare, maledicendo la sosta per le nazionali. Dopo un inizio di stagione complicato (2 punti nelle prime 3 partite) la squadra di Sarri ha raccolto 10 punti nei successivi 4 impegni, battendo la Juventus al San Paolo e rifilando 4 gol al Milan e 5 alla Lazio, subendone di contro solo uno. A ciò si aggiungono i successi convincenti di Europa League contro Brugge (altra goleada da 5 gol) e Legia Varsavia. Se questo è il vero Napoli, le ambizioni dei partenopei non dovranno limitarsi a una semplice qualificazione europea, ma potranno arrivare ben più in alto…