Azerbaigian-Italia preview: missione a Baku per il pass europeo
I sorrisi di Giovinco ed El Shaarawy e un avversario sulla carta più che abbordabile. Ecco perché la sfida di Baku sembra il lasciapassare perfetto per la qualificazione della Nazionale a Euro 2016
Non è stato un cammino brillante e scevro di ostacoli, ma se quello che conta è la sostanza, allora non si può che riconoscere ad Antonio Conte di aver fin qui compiuto al meglio la propria missione.
L’Italia arriva alle ultime due partite del Gruppo H da prima del girone, e contro l’Azerbaigian a Baku tre punti significherebbero la qualificazione matematica a Euro 2016.
Tre i precedenti fra le due squadre, con altrettante vittorie degli azzurri, l’ultima nella partita di andata di Palermo esattamente un anno fa, quando fu decisiva la doppietta di Chiellini (che monopolizzò le marcature del 2-1 finale con l’autogol del momentaneo pareggio).
L’Italia non gioca a Baku dal 7 settembre 2002. Erano le qualificazioni a Euro 2004 e finì 2-0 con l’autogol di Akhmedov e la rete di Alessandro Del Piero.
Le quote sono tutte dalla parte degli azzurri: vittoria a 1,30, pareggio a 4,75 e successo dei padroni di casa (penultimi a 6 punti e con più nulla da chiedere alla propria classifica) a 10,50.
Occhio anche al computo finale delle reti: l’Azerbaigian non è la classica squadra materasso destinata a concedere caterve di gol, ma contro l’Italia ha sempre subito almeno due reti. Ecco perché puntare su un over 2,5 bancato 2,30 potrebbe non essere una cattiva idea.
Idem dicasi per chi fosse pronto a scommettere su una prova spumeggiante degli azzurri, magari capaci di chiudere in vantaggio i parziali di primo e secondo tempo: in questo caso la scommessa pagherebbe 2,90/1.
Nonostante le continue voci riguardo al rinnovo di contratto di Conte (un giorno più vicino, quello dopo irrimediabilmente più lontano in un tira e molla che dura praticamente dal momento del suo insediamento), il clima che si respira in casa azzurra sembra comunque essere dei migliori.
Merito soprattutto dei sorrisi di Stephan El Shaarawy e Sebastian Giovinco, che grazie alle esperienze all’estero hanno ritrovato continuità di impiego e rendimento. E di conseguenza la possibilità di rivestire la maglia azzurra.
Al Monaco l’ex Faraone rossonero ha collezionato fin qui 13 presenze e 2 gol fra campionato e coppe, lasciandosi alle spalle le tante panchine e gli infortuni dell’ultimo periodo al Milan. Anche per questo El Shaarawy potrebbe diventare un punto fermo nel nuovo 4-4-2 di Conte, che lo vedrebbe benissimo nel ruolo di esterno sinistro di centrocampo.
Raggiante anche la Formica Atomica, partita a gennaio alla volta di Toronto. In 30 partite di Mls coi canadesi Giovinco ha messo a segno 21 gol e 14 assist. Un bottino non trascurabile che gli ha permesso di tornare in azzurro a quasi un anno dall’ultima volta (era il 16 novembre 2014 contro la Croazia): “Tornare di nuovo fra i convocati rappresenta una sfida vinta. Ci speravo davvero tanto. Attriti fra club e Nazionale? A Toronto sono solo contenti di vedermi qui”. Alla faccia di chi dice che chi lascia l’Italia per giocare all’estero rischia di perdere visibilità…