Il fenomeno del Real Madrid ha segnato 7 gol in 10 gare nelle qualificazioni ed è il Deus Ex Machina della selezione di Coleman. Se il Galles andrà avanti nella competizione sarà solamente per i suoi gol
Nella finale di Champions League è stata sicuramente più lucente la sua stella rispetto a quella di Cristiano Ronaldo. E’ vero, CR7 ha segnato il rigore decisivo per la conquista della “Undecima” del Real Madrid, come i predestinati, ma nell’arco dei 120′ è stato il gallese l’arma in più delle merengues.
Ha offerto l’assist per Sergio Ramos con un prolungamento di testa degno dei grandi attaccanti, ha mostrato qualche spunto in velocità così come sa fare lui con il suo corpo da androide, e ha siglato il rigore nella lotteria finale nonostante i crampi lo avessero attaccato molto prima.
Per l’esterno gallese, mister 100 milioni di euro, è la seconda Champions League in tre anni (nella prima segnò addirittura il gol del decisivo 2-1 nei supplementari). Bale sembra aver finalmente trovato la sua dimensione all’interno delle merengues, dopo essere spesso stato ingiustamente contestato per non essere al livello dei soldi spesi, o più semplicemente per non essere continuo come il compagno di squadra CR7 o il rivale blaugrana Leo Messi.
Ovviamente la cifra spesa lo ha spesso “incartato” nell’equivoco di essere considerato un potenziale Pallone d’Oro ogni anno, come i due calciatori già citati. Ma a Bale non è mai importato, e con il suo aplomb ingl..pardon, gallese, ha sempre provato a dare il massimo fino a risultare decisivo per la sua squadra.
I numeri di quest’anno sono notevoli, così come il suo apporto a fine stagione, quando nell’ultimo mese è stato lui il leader tecnico del Real Madrid per l’infortunio che ha tenuto fuori dal campo Cristiano Ronaldo. Il “nuovo Bale” parte da destra, ed è ben consapevole di poter iniziare e concludere l’azione da solo rientrando sul sinistro. Oppure di inserirsi in area per segnare ben 9 gol di testa in questa stagione; niente male per uno che l’area di rigore la “vive” da poco più di tre anni.
Qui si arriva al suo ruolo da Deus Ex Machina che ha nella nazionale gallese. E’ indubbiamente la stella della selezione di Chris Coleman, con 19 gol realizzati in 54 presenze. Il suo ruolo è una sorta di “ibrido”; Bale, infatti, gioca a tutto campo, si fa dare palla in mediana, crea, rifinisce e concretizza le azioni. E’ insomma un leader tecnico ed emotivo di tutta la selezione britannica.
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Con 7 gol nelle 10 gare di qualificazioni ad Euro 2016 ha trascinato il Galles alla fase finale; nel girone con i rivali dell’Inghilterra (dove affronterà mezzo Tottenham, la sua ex squadra), la Russia e la Slovacchia, mister 100 milioni proverà a conquistarsi un posto alla fase eliminatoria a suon di gol. La quota per Bale capocannoniere dell’Europeo è di 34/1; molto alta, considerando il Galles una cenerentola tra tutti i gruppi. Ma non è sicuramente questa l’intenzione del “freak” del calcio moderno. Puntare su di lui come nome sorpresa potrebbe essere molto redditizio.