Quattro notti, diverse specialità e tanti record da battere. Dal ciclismo su pista all’atletica con Bolt e la sua Jamaica fino al nuoto, dove anche gli azzurri possono contribuire al superamento di primati incastonati nella storia
Olimpiade vuol dire grande prestazione, record, e questa edizione dei Giochi si pone per essere l’ennesima occasione di sfatare alcuni di essi, alcuni tempi e misure segnate nel mito e nella storia che però, per definizione, sono fatti per essere superati.
Ci saranno quattro serate a Rio dove molto probabilmente dei record salteranno. A partire dal 13 agosto, giorno in cui il nuoto vedrà scendere in vasca le staffette miste 4×100, uomini e donne. Entrambi i record sono attualmente di proprietà statunitense, conquistati rispettivamente ai Mondiali del 2009 e a Londra 2012. In questa specialità sono già state diverse le occasioni dei giochi in cui i record sono stati superati e l’edizione di Rio de Janeiro potrebbe non fare eccezione.
Anche sport come il sollevamento pesi e il ciclismo però possono portare a nuovi entusiasmanti risultati. Tra gli uomini, nella categoria 85-94 kg (pesi medi), il record di Ilya Ilyin (Kazakhstan) può essere superato, al pari di quello nel ciclismo ad inseguimento donne, dove il 4:13.683 dell’Asutralia al mondiale 2015 rischia di essere infranto.
Sempre nel ciclismo (inseguimento a squadre), questa volta maschile, la sera del 12 agosto il record della Gran Bretagna a Londra 2012 può essere battuto, come accaduto 9 volte in 24 edizioni olimpiche. Discorso analogo, anche se questa specialità è arrivata alla sua seconda competizione a cinque cerchi, per lo sprint a squadre donne, che vede attualmente la Cina detenere il record con un tempo di 32.034 secondi.
Chiudiamo con due tra i maggiori sport olimpici per eccellenza, nuoto e atletica. Nei 200m dorso donne il primato di Missy Franklin (USA) è lì da battere, al pari di quello della staffetta 4×100 stile libero uomini detenuto, manco a dirlo, dagli Stati Uniti (Pechino 2008). Anche nei 100 rana c’è possibilità di superare il mito di Adam Peaty, inglese che detiene il record mondiale dai campionati britannici del 2015.
Nell’atletica invece, specialità regina dei Giochi, ci si attende una nuova prodezza di Bolt e della sua Jamaica, che può battere il proprio precedente record di 36.84 secondi nella staffetta 4×100 ottenuto a Londra. Record di specialità che è già stato battuto 20 volte in 23 edizioni dei giochi, praticamente ogni quattro anni. Infine possibilità di battere un primato anche nel salto in alto femminile, dove mancherà la detentrice Yelena Isinbayeva, che raggiunse i 5 metri e 6 centimetri nella Golden League del 2009.