Champions League top 16, ecco gli accoppiamenti
L’urna di Nyon ha dato il suo responso e abbiamo gli otto match di ottavi di finale, che decideranno il cammino da qui alla finale di Champions League del 1 giugno prossimo.
Le due squadre italiane rimaste, Juventus e Roma, hanno avuto in sorte Atletico Madrid e Porto come rispettivi avversari. Analizziamo in breve gli accoppiamenti delle italiane e delle altre 6 partite.
Juventus-Atletico Madrid
Tra la Juventus e i suoi mai celati sogni di gloria si frappone ora un ostacolo chiamato “Cholo”. Diego Simeone, da 6 anni al timone dell’Atletico Madrid, ha inaugurato la stagione del “Cholismo”. Un atteggiamento tattico ben preciso che fa della solidità difensiva, della grinta, dell’applicazione massima, del pressing asfissiante e dell’aggressività agonistica i suoi principali dettami.
L’Atletico di Simeone gioca con un 4-4-2 compatto e cortissimo tra un reparto e l’altro. La stella è Griezmann, dai cui piedi passa gran parte delle azioni offensive dei Colchoneros, con la complicità del cavallo di ritorno Diego Costa. Il campione del mondo francese è anche il capocannoniere biancorosso in questa prima fase, con 4 reti in 6 partite. Vocazione molto più distruttiva che costruttiva, l’Atletico tende a chiudere gli spazi soprattutto in mezzo, con una marcata tendenza al pressing e al contro-pressing, subito dopo aver perso palla.
Nonostante sia l’avversario forse peggiore tra quelli possibili per tradizione, organico e palmares, l’Atletico Madrid rimane alla portata dell’attuale Juventus, che vanta un numero di palleggiatori davvero alto e anche almeno 4-5 elementi in grado di saltare l’uomo con una certa facilità. Certo dovrà essere una Juventus molto diversa da quella delle ultime settimane. Ma, appunto, siamo a metà dicembre e mancano ancora due mesi…
Il ritorno a Torino è un piccolo ma importante vantaggio.
I precedenti
7 partite: 4 vittorie Juventus, 1 pareggio, 2 vittorie Atletico.
Chance
Juventus 57% – Atletico Madrid 43%
Roma-Porto
Meglio non poteva andare, alla balbettante Roma di Eusebio Di Francesco. Tra gli spauracchi possibili, dall’urna è venuto fuori il nome del Porto. Non è però corretto definire i “Dragões” come gli avversari più morbidi, al massimo i meno duri (in teoria).
Sergio Conceicao, ex esterno di Lazio, Inter e Parma, ha portato diverse novità nell’ambiente del prestigioso club di Oporto, riportandolo al successo nella Primeira Liga dopo 5 anni, conducendolo per il secondo anno in fila alla fase a gironi di Champions. Tra le novità del tecnico c’è anche una netta sconfessione del classico calcio lusitano, fatto di ritmi lenti e possesso palla a volte stucchevole: il Porto di Conceicao ama le verticalizzazioni violente, le sovrapposizioni degli esterni e gli inserimenti improvvisi dei centrocampisti. Il capocannoniere della prima fase è stato Moussa Marega con 5 gol in 6 partite. La squadra non ha una vera e propria stella, ma la Roma dovrà comunque migliorare moltissimo – soprattutto a centrocampo – per potersi considerare favorita nel passaggio del turno. Anche qui i due mesi di distanza sono molto, e possono essere molto utili soprattutto ai giallorossi.
Ritorno di fuoco al Dragão, per cui è meglio cercare di ribadire le cose già all’Olimpico, anche se l’ultimo precedente non è incoraggiante (0-3 e addio ai preliminari di Champions 2016-17)
I precedenti
4 partite: 0 vittorie Roma, 2 pareggi, 2 vittorie Porto
Chance
Roma 55% – Porto 45%
Manchester United-Paris Saint Germain
In teoria si tratta di uno scontro fra titani, ma le due società attraversano fasi piuttosto differenti tra loro. Lo United di Mourinho appare perennemente sull’orlo di una crisi di nervi, con problemi di spogliatoio ma anche tecnici (Lukaku che non segna più, l’eterno dilemma della collocazione di Pogba). Il PSG è una isola felice ma soprattutto ricchissima, che in Francia non ha e non può avere alcun rivale e patisce ancora la scarsa tradizione europea della società. Se si sommano i singoli talenti, i parigini dovrebbero essere almeno in semifinale ogni anno. Tuttavia, raramente gli album di figurine sono stati sufficienti a vincere cose importanti. Serve qualcos’altro che comunque Neymar, Mbappè, Cavani, Verratti e nonno Buffon sembrano in grado di fornire. Ad ogni modo, mai sottovalutare quel drago di Mourinho.
Andata all’Old Trafford, ritorno al Parco dei Principi.
I precedenti
le due squadre non si sono mai incontrate in match ufficiali
Chance
Manchester United 40% – PSG 60%
Tottenham-Borussia Dortmund
Nessuna delle due squadre avrà fatto salti di gioia per il sorteggio, ma entrambe sanno che sarà quasi certamente un match molto equilibrato. Gli inglesi evitano Juve, Real Madrid, Bayern Monaco e PSG ma trovano l’indiavolata capolista della Bundesliga. Trovano una squadra che riesce quasi sempre a trovare nuova linfa dal cambiamento, anno dopo anno.
Gli Spurs invece hanno cambiato pochissimo e devono ringraziare la scarsa vena dell’Inter, se sono riusciti a strappare la qualificazione agli ottavi. Questa prima parte di stagione è stata buona (anche un terzo posto in Premier League), ma in primavera Pochettino dovrà far capire a società e tifosi se questa squadra è matura per un ulteriore salto di qualità.
Le due squadre si sono affrontate due volte nelle ultime due stagioni. Prima ai quarti di Europa League, con i tedeschi vincitori sia all’andata che al ritorno. Quindi nella scorsa edizione di Champions, durante la fase a gruppi: due partite entrambe vinte dagli Spurs.
I precedenti
4 partite: 2 vittorie Tottenham, 0 pareggi, 2 vittorie Borussia
Chance
Tottenham 50% – Borussia 50%
Ajax-Real Madrid
Sono detentori di moltissimi record in questa competizione, ma non possono certo dirsi sfortunati, quelli del Real Madrid. L’avversario che arriva dall’urna di Nyon è l’Ajax di Amsterdam, che peraltro è stata una delle più belle sorprese della fase a gruppi.
I lancieri hanno rischiato seriamente di soffiare il primo posto al Bayern Monaco, conquistato dai bavaresi solo sul finale della sesta e ultima partita. L’organico è un buon mix di giovani talenti e gente d’esperienza, ma è inutile negare che il destino di questa serie passa più che altro dalle parti di Madrid.
Il Real Madrid inqualificabile di inizio stagione, con l’esonero di Lopetegui e l’arrivo del traghettatore Solari, sembrava come la seconda manifestazione del crepuscolo di un impero, già annunciato dall’addio di Cristiano Ronaldo. Tuttavia i Blancos in primavera si trasformano: appena sentono aria di eliminazione diretta, di semifinali, di coppe alzate, diventano inarrestabili.
L’incognita di questa sfida è tutta lì: se il Real Madrid si ritroverà un minimo in primavera, i quarti di finale sono praticamente raggiunti. Un Madrid ancora molle e presuntuoso, invece, rischierebbe un’imbarcata epica.
Le due squadre non si incontrano da 6 anni, il precedente più importante è la semifinale del 1973: due vittorie dei lancieri, poi vincitori anche in finale sulla Juventus.
Andata alla Johann Cruijff Arena, ritorno al Bernabeu.
I precedenti
12 partite: 7 vittorie Real, 1 pareggio, 4 vittorie Ajax
Chance
Ajax 25% – Real Madrid 75%
Lione-Barcellona
Il Barcellona di Valverde trova un atterraggio probabilmente morbido: un doppio confronto con il Lione. Come già detto altre volte si tratta di una società che nel decennio passato era inquilina abituale delle fasi avanzate della Champions League, con una semifinale raggiunta nel 2010.
Il Barcellona però sembra completamente di un’altra categoria. I blaugrana hanno vinto il loro gruppo in “surplace”, nonostante diversi infortuni tra qui quello a Leo Messi. Al momento ai box ci sono elementi come Sergi Roberto e Umtiti, ma Valverde ha tutto il tempo per recuperare tutti gli infortunati, visti i due mesi di distanza dal doppio confronto.
Il Lione ha sorpreso il City in trasferta, quindi è squadra da prendere con le molle. A percorso netto, tuttavia, il Barcellona non dovrebbe avere particolari problemi a qualificarsi per i quarti.
Andata al Parc Olimpique Lyonnais, ritorno al Camp Nou.
I precedenti
4 partite: 0 vittorie Lione, 1 pareggio, 3 vittorie Barcellona
Chance
Lione 20% – Barcellona 80%
Liverpool-Bayern Monaco
Due società storiche del calcio europeo, che però non si affrontano da ben 17 anni. L’ultimo scontro fra Liverpool e Bayern Monaco risale alla supercoppa UEFA del 2001, che vide i Reds vincitori per 3-2.
Gli inglesi hanno trovato la qualificazione all’ultima giornata a spese del Napoli e hanno un gioco che si esalta in contropiede e in generale negli spazi, concedendo comunque molto agli avversari. Il Bayern è nel mezzo di una annata che pare transitoria, ma la storia insegna che è meglio non dare gente come Muller, Robben e Neuer per bolliti troppo presto.
In teoria i bavaresi sono ben coperti sulle fasce (Kimmich e Alaba due garanzie) ma sono parecchio più vulnerabili nei centrali. Klopp peraltro ha affrontato molte volte il Bayern in Bundesliga, quindi saprà trovare le contromisure adatte per mettere il dirimpettaio Niko Kovac in difficoltà. Quest’ultimo conta moltissimo sul risveglio di quel bomber di razza che risponde al nome di Lewandowski, ma anche su una prova di orgoglio di James Rodriguez, che le sirene di mercato vogliono il prossimo anno altrove (Juventus?) ma che potrebbe trovare la rinascita proprio da questa prestigiosa sfida.
Andata ad Anfield Road, ritorno all’Allianz Arena.
I precedenti
5 partite: 1 vittorie Liverpool, 3 pareggio, 1 vittoria Bayern Monaco
Chance
Liverpool 55% – Bayern 45%
Schalke 04-Manchester City
Nettamente il confronto meno equilibrato degli otto, Schalke-Manchester City sembra poco più che una formalità per la squadra di Pep Guardiola. Troppa la differenza di valori in campo per immaginare un esito differente, anche per via dell’annata che sta attraversando la squadra tedesca.
Mimmo Tedesco è comunque riuscito a trovare una qualificazione non semplicissima, e gli ottavi di finale sono una sorta di viaggio premio. Non esistono partite già decise prima di scendere in campo, ma il pronostico qui non può che pendere nettamente da una parte.
I precedenti
3 partite: 1 vittorie Schalke, 0 pareggi, 2 vittorie Manchester City
Chance
Schalke 10% – Manchester City 90%
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