Da Cristante a Kondogbia, passando per Higuain: guida ai migliori e peggiori affari degli ultimi anni
Da Cristante a Kondogbia, passando per Higuain: guida ai migliori e peggiori affari degli ultimi anni

Da Cristante a Kondogbia, passando per Higuain: guida ai migliori e peggiori affari degli ultimi anni

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La settimana scorsa ci siamo occupati dei migliori e peggiori 5 affari a parametro zero conclusi dalle società di Serie A, negli ultimi 10 anni. Oggi ci occuperemo ancora una volta di una top & flop 5, ma relative ai migliori e peggiori acquisti “convenzionali”.

I parametri a cui facciamo riferimento sono il valore di mercato al momento dell’acquisto, il prezzo pagato per il cartellino e anche il valore attuale del giocatore.

Naturalmente non c’è nessuna pretesa di verità assoluta, ma solo valutazioni soggettive che si basano anche sull’età e le prospettive dei singoli giocatori.

Cristante, da promessa mancata a super affare

La parabola di Bryan Cristante è quella di altre giovani promesse del calcio italiano persesi per strada, ma con un lieto fine. L’ex prodigio delle giovanili del Milan sembrava avviato a una di quelle “carrierine” che possono essere peggiori dell’anonimato, per via del fardello di una promessa mancata che si portano dietro. L’Atalanta però ci ha visto lungo quando non ci credeva più nessuno, compreso il Benfica che lo ha sbolognato a prezzo di saldo. Gasperini lo ha poi rilanciato alla grande e oggi, dopo plusvalenza epica realizzata dalla “Dea”, il ragazzo è titolare alla Roma e tornato nel giro della Nazionale.

Forse è ancora presto per etichettare Lautaro Martinez come grande affare, ma le premesse ci sono tutte. Il degradamento di Icardi non è direttamente collegato all’accresciuta considerazione di Lautaro nell’economia offensiva dell’Inter, ma è un segnale implicito di fiducia nei suoi confronti.

Gli affari Matuidi e Costa, con aspettative e caratteristiche molto diverse tra loro, rappresentano la capacità della Juventus di trovare diverse strade per mantenersi ai vertici.

Infine desta interesse l’acquisto di Marlon da parte del Sassuolo. Uno di quei movimenti che possono creare una bella plusvalenza. Vera, non artefatta come molte altre.

Higuain come Kondogbia? No, ma…

Le condizioni alle quali l’Inter aveva acquistato Dalbert e il suo successivo utilizzo a singhiozzo mostrano perché il modus operandi dei nerazzurri non è ancora quella di una società top. Certo, non è la topica clamorosa presa con Kondogbia (vittima anche di diversi equivoci tattici e forse mai utilizzato per le sue reali potenzialità) ma rimane un modo enigmatico di cercare un aumento del valore del proprio parco giocatori.

Se Atene piange, Sparta non ride. Anche sull’altra sponda milanese, quella rossonera, si sono viste cose da far sanguinare gli occhi. In questo senso l’acquisto di Kalinic è anche peggio di quello – ben più oneroso – di Silva, che almeno ha buone probabilità di vedere il suo valore risalire (grazie al Siviglia).

Il ritorno in Italia di Javier Pastore sembra realizzato con un tempismo simile a quello di Max Biaggi, che annunciò il ritiro nel giorno in cui Barack Obama era stato eletto alla Casa Bianca. Le condizioni fisiche rivedibili e l’esplosione del talento Zaniolo hanno reso improvvisamente il Flaco un lussuoso orpello.

E veniamo infine all’affare Higuain. Chi scrive è anche di fede bianconera, quindi non tacciabile di alcun antijuventinismo. L’acquisto di Gonzalo Higuain non è stato un errore, non è il primo calciatore pagato più del suo reale valore e non sarà l’ultimo. Per esempio anche Dybala e Bernardeschi erano stati pagati a loro volta cifre superiori al rispettivo valore di allora: 40 milioni a fronte di una valutazione di 28 l’argentino, 40 a fronte di un valore di 30 l’italiano. Però entrambi i calciatori oggi valgono più del pure alto prezzo che era stato sborsato per averli. In questo senso il fattore anagrafico è fondamentale e non gioca a favore del “Pipita”. Inoltre la Juve aveva ingaggiato Higuain per provare a fare il salto di qualità anche in Europa. Ma, diciamocelo chiaro, in Europa Gonzalo ha inciso meno di quanto ci si aspettasse. E in Italia, anche se non abbiamo la controprova, è probabile che la Juve avrebbe vinto ciò che ha vinto anche senza Higuain.

La Juve ha appena speso 117 milioni per un 33-34enne che ne valeva 100, direte voi. Quella di Cristiano Ronaldo è però un altro tipo di operazione, che bisogna giudicare non prima della fine di questa stagione. Sicuramente, però, è caratterizzata da una parola chiave: All in.

Inter qualificata alla prossima Champions @1.33

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