Torna la Bundesliga austriaca: storia, numeri e come funziona
Torna la Bundesliga austriaca: storia, numeri e come funziona

Torna la Bundesliga austriaca: storia, numeri e come funziona

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Dopo un lungo quanto necessario stop, si prepara a tornare in campo anche la Bundesliga austriaca: la stagione 2019/2020 entra nella fase finale con i due gironi che certificheranno chi dovrà lasciare la massima serie e quale club sarà intitolato campione d’Austria.

La storia della Bundesliga austriaca

Intorno al 1890, così dice la leggenda, il filantropo e collezionista d’arte viennese Nathaniel Meyer von Rothschild si trovava spesso ad assistere alle partite di calcio improvvisate che i suoi servitori, austriaci e inglesi, disputavano nei giardini della sua tenuta. Preoccupato che il pallone calciato da questi pionieri potesse sfuggire al loro controllo, danneggiando i fiori a cui teneva moltissimo, il ricco possidente terriero finì per acquistare per la servitù un terreno dedicato al football, fornendo anche le divise da gioco. Nasceva così il First Vienna, primo club di calcio in Austria.

Il First Vienna, primo club nella storia del calcio austriaco, nel 1899.

Nel giro di pochi anni il football divenne estremamente popolare nel Paese, portando alla nascita di uno dei primi campionati professionistici d’Europa e di una scuola che negli anni ’20 e ’30 del XX secolo veniva considerata tra le più forti e raffinate al mondo. Una crescita che fu brutalmente interrotta dall’annessione da parte della Germania nazista nel 1938: l’Austria divenne semplicemente una provincia del Reich sia a livello politico che calcistico, campo quest’ultimo in cui comunque non si fece mancare alcune importanti affermazioni, come le vittorie in Coppa di Germania del First Vienna e del Rapid Vienna, capace nel 1941 di conquistare persino il campionato tedesco.

Dalla Zehnerliga (“Lega dei dieci”) alla Bundesliga

Al termine della seconda guerra mondiale, riconquistata la propria indipendenza, l’Austria riprese lentamente da dove si era fermata anche a livello calcistico. Dopo diversi anni di diatribe tra i club professionistici e quelli che invece premevano affinché il gioco tornasse dilettantistico, fu infine raggiunto un accordo per un campionato nazionale unificato che nel 1974 prese il nome di Zehnerliga, ovvero “Lega dei dieci”: tante erano infatti le squadre ammesse, inizialmente una per ogni regione del Paese, il frutto di una vasta riforma che ridisegnò la piramide calcistica nazionale.

È al 1974 che viene fatta risalire la nascita della Bundesliga austriaca moderna, espressione di un movimento che certo non ha più toccato le vette raggiunte in passato – 4° posto ai Mondiali del 1934 in Italia – ma che resta comunque di discreto livello e che è tutt’ora molto seguito a livello nazionale. Il campionato occupa il 12° posto nel ranking UEFA, piazzamento che garantisce 5 posti nelle coppe europee: 2 ai preliminari di Champions League (ma nessuno garantito nella fase a gironi) e 2 a quelli di Europa League. L’Austria occupa il 26° posto nel ranking FIFA per la nazionali a livello maschile e il 22° in quello femminile.

Come funziona la Bundesliga in Austria: regolamento

Da due stagioni la Bundesliga austriaca ha modificato una formula rimasta praticamente invariata fin dalla sua fondazione, aggiungendo due squadre al primo livello e predisponendo due gironi finali. Una volta conclusa la stagione regolare, le prime 6 classificate vengono inserite in un gruppo che lotta per definire il campione nazionale, mentre le seconde 6 si affrontano tra loro in un altro girone che mette in palio un posto ai playoff validi per l’accesso ai preliminari di Europa League e determina quale club scenderà in seconda serie. I punti conquistati durante la stagione regolare vengono dimezzati e, nel caso, arrotondati per difetto.

Nella Poule Scudetto il primo classificato è campione d’Austria e si guadagna un posto ai playoff di Champions League, mentre al secondo spetta un posto nella stessa competizione ma a partire dal secondo turno di qualificazione. La terza accede alle qualificazioni per l’Europa League e sarà accompagnata dalla vincente di una sfida che coinvolge la quarta, la quinta e la vincitrice della Poule Retrocessione. In questo secondo gruppo l’ultima in classifica è costretta a salutare la Bundesliga e a ripartire nella stagione successiva dalla Eerste Liga.

Il Red Bull Salisburgo festeggia la vittoria del campionato 2018/2019, 13° titolo nella storia del club e 6° consecutivo. (Getty Images)

Bundesliga austriaca, la classifica 2019/2020 della stagione regolare

  1. LASK Linz 54
  2. Red Bull Salisburgo 48
  3. Rapid Vienna 40
  4. Wolfsberger 38
  5. Sturm Graz 32
  6. Hartberg 29
  7. Austria Vienna 25
  8. Altach 24
  9. Admira Wacker 19
  10. Wattens 19
  11. Mattersburg 18
  12. St. Polten 17

 

La classifica della Poule Scudetto

  1. Salisburgo 24
  2. LASK Linz 21*
  3. Rapid Vienna 20
  4. Wolfsberger 19
  5. Sturm Graz 16
  6. Hartberg 14

 

* -6 punti

LASK Linz penalizzato: perché?

Pur avendo chiuso la stagione regolare in testa, nella Poule Scudetto il LASK Linz partirà dalla seconda posizione a causa della penalizzazione di 6 punti che la federcalcio austriaca ha imposto al club. Il motivo è da ricercarsi in alcuni allenamenti di gruppo, vietati nelle ultime settimane e svolti in segreto. A quanto pare la voce è comunque arrivata alle altre squadre, che avrebbero ingaggiato vere e proprie spie per ottenere le prove necessarie per la denuncia. Il club, che ha vinto il suo unico campionato nel 1965 – primo senza base a Vienna a riuscire nell’impresa – ha presentato ricorso accusando la concorrenza di spionaggio industriale.

La classifica della Poule retrocessione

  1. Austria Vienna 12
  2. Altach 12
  3. Admira Wacker 9
  4. Wattens 9
  5. Mattersburg 9
  6. Hartberg 8

 

 

Bundesliga austriaca: le squadre più importanti

Il campionato austriaco disputa nella stagione 2019/2020 la sua edizione numero 108 ed è tra i più antichi d’Europa: la prima andò in scena nella stagione 1911/1912 e fu vinta dal Rapid Vienna, unico club insieme all’Austria Vienna ad aver preso parte a tutti i tornei fin qui disputati. Queste due storiche realtà sono anche le più vincenti nella storia del Paese: i bianco-verdi del Rapid hanno conquistato 32 titoli, i “violetti” dell’Austria ben 24. Alle loro spalle è emersa negli ultimi anni la stella del Salisburgo, esploso nel 2005 grazie alla partnership con la nota bevanda energetica Red Bull e capace di vincere 10 dei suoi 13 campionati negli ultimi 14 anni, di cui 6 consecutivi dal 2014 al 2019.

Degne di essere menzionate anche realtà come Hakoah Vienna, squadra di ebrei che girò il mondo in tour e che fu ovviamente smantellata dalla Germania nazista, Wiener Sportsklub, Wacker Innsbruck, Admira Wacker e Sturm Graz, anche se solo queste ultime due sono ancora oggi presenti nella Bundesliga austriaca.

“Il Trono è nostro”: così i tifosi del Salisburgo festeggiano i propri beniamini prima della gara contro il St. Poelten. (Getty Images)

Quote e scommesse sul campionato di calcio austriaco

Nelle quote sulla Bundesliga austriaca il grande favorito della vigilia era il Red Bull Salisburgo, che vanta la seconda miglior difesa del campionato e quello che di gran lunga è il migliore attacco con 74 reti realizzate in 22 partite. Una media di oltre 3,3 gol ogni 90 minuti che non si è abbassata di molto neanche dopo la cessione a dicembre di Erling Braut Haland, fenomeno norvegese passato al Borussia Dortmund e che risulta ancora al terzo posto nella classifica marcatori alle spalle del suo erede, lo zambiano Patson Daka, e del capocannoniere Shon Weissman, bomber israeliano del Wolfsberger e autore di 22 realizzazioni.

Per quanto riguarda le puntate – per cui vi raccomandiamo di consultare la nostra guida alle scommesse – la Bundesliga austriaca può regalare grandi soddisfazioni in termini di gol vista la disparità tra le prime della classe e la concorrenza, divario che però inevitabilmente sarà limitato con i due gironi separati per Scudetto e retrocessione. Puntare sul Red Bull Salisburgo è quasi scontato, ma attenzione anche ai turni in cui il Rapid Vienna gioca in casa, anche se il fatto che le gare si giocheranno a porte chiuse potrebbe portare inevitabilmente a qualche sorpresa.

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