Quanto incidono i lunghi infortuni sulle performance delle squadre?
Quanto incidono i lunghi infortuni sulle performance delle squadre?

Quanto incidono i lunghi infortuni sulle performance delle squadre?

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Mentre siamo in mezzo alla seconda pausa della stagione per gli impegni delle nazionali, molti allenatori dei principali campionati staranno incrociando le dita perché le loro stelle non ritornino rotte o acciaccate.

Come sempre alcuni saranno più fortunati di altri. Ad ogni modo abbiamo analizzato i dati delle ultime 10 stagioni per vedere chi è davvero in credito con la fortuna. Per compensare la mancanza di dati certi su alcuni infortuni – e per concentrarsi meglio sui giocatori-chiave – abbiamo preso in considerazione solo le assenze a lungo termine, ovvero quando un giocatore che è partito titolare in almeno 5 partite di campionato su 10 prima di perderne almeno 4 consecutive.

Serie A: il peso degli infortuni

I nostri esperti di numeri hanno “radiografato” i principali campionati nazionali, compresa ovviamente la Serie A su 20. I, per capire quanto gli infortuni hanno inciso nell’economia di una stagione.

Premier League

In Inghilterra l’Arsenal è senza dubbio la squadra più colpita dagli infortuni, con una media di 7 volte a stagione in cui un titolare manca almeno 4 partite consecutive. Ciò è costato ai Gunners circa 68 posti nelle formazioni titolari nell’arco di una stagione, con Jack Wilshere nei panni di assente avendo perso circa un terzo dei match globali.

Di converso, i due giocatori più “d’acciaio” della Premier, con oltre il 90% dei potenziali minuti possibili disputati sono entrambi del Bournemouth: Steve Cook è il più presente in Premier League, seguito a distanza ravvicinata dal compagno Charlie Daniels. Leighton Baines dell’Everton ha invece il record di 99 presenze da titolare consecutive.

La Liga

Delle tre squadre che generalmente lottano per il titolo, il Real Madrid è di gran lunga quella che ha avuto la peggior sorte, in termini di assenze, con una media di 6.5 assenze prolungate per stagione. Il Barcellona ne ha collezionato solo 4, l’Atletico Madrid appena 2.2. I giocatori del Real dominano la top 10 dei più assenti, con Gareth Bale e Luka Modric che hanno perso ciascuno un quarto dei loro possibili incontri da quando indossano la maglia dei Blancos.

Anche il Villarreal non può certo dirsi fortunato, con tre delle più lunghe assenze per infortunio degli ultimi 10 anni che hanno interessato loro giocatori.

Serie A

Il Milan ha avuto diversi problemi, negli ultimi disgraziati anni, ma uno dei più influenti è stato sicuramente quello degli infortuni. Un problema che è costato alle sue stelle una lontananza dai campi di gioco più lunga di qualsiasi altra squadra.

Il Milan “vanta” una media di 7.5 infortuni seri ai suoi titolari, per ogni stagione. Ciò significa molto ma molto di più rispetto ad altre big come Juventus, Roma e Inter, che ne hanno avuto tra 4 e 5.

La buona notizia per i rossoneri viene dal portiere: le 106 partenze consecutive da titolare in Serie A del portiere Gianluigi Donnarumma (dato aggiornato alla fine del campionato scorso) sono state superate solo dal difensore Francesco Acerbi, che dal Sassuolo è passato nel frattempo proprio alla Lazio, probabilmente anche per l’affidabilità a livello fisico.

Bundesliga

La maggior parte dei grossi club tedeschi devono fare a meno di diversi giocatori chiave, su base abbastanza regolare. Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Schalke sono tra le 4 ad aver perso loro giocatori per almeno  4 match consecutivi nell’arco di una stagione.

Probabilmente tutte e tre dovrebbero prendere esempio da Bayer Leverkusen ed Hoffenheim, che sono tra quelle con il minur numero di assenze medie per infortunio. I campioni in carica, se non altro, sono riusciti

Ligue 1

Una parte del merito per i successi del PSG viene dalla capacità con cui lo staff è riuscito a mantenere i loro giocatori in forma, con il solo Caen capace di avere meno titolari coinvolti in assenze di lungo periodo. Il Saint-Étienne ha avuto la peggiore sfortuna di tutti, seguito da Bordeaux e Montpellier: tutte e tre hanno dovuto cercare sostituti per più di 50 partite a stagione.

Il portiere Stephane Ruffier è stato un raro esempio di stabilità, proprio per i verdi del St. Etienne. L’estremo difensore è riuscito nell’impresa di apparire in 200 partite consecutive, superato in questo dal solo Steve Mandanda, prima che dal Marsiglia partisse alla volta della Premier League.

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