Milan, la maledizione del numero 9 e un tabù da sfatare
Milan, la maledizione del numero 9 e un tabù da sfatare

Milan, la maledizione del numero 9 e un tabù da sfatare

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Dopo l’addio di Inzaghi, la maglietta più ambita dagli attaccanti è finita sulle spalle di cinque giocatori diversi in poco più di tre stagioni senza mai trovare un degno successore di Super Pippo. Ora tocca a Luiz Adriano: sarà lui l’uomo giusto?

Il 2011/12 per il Milan è una stagione storica. Gli addii dei senatori Gattuso, Seedorf e Inzaghi hanno “liberano tre maglie molto pesanti che dopo innumerevoli stagioni cambiano proprietario: la 8, la 10 e ovviamente la 9.

La numero 9 è una maglia molto pesante, soprattutto se si tratta di quella di un club prestigioso come il Milan. L’addio di Inzaghi porta però con sé una sorta di maledizione, visto che – orfana di Super Pippo – la 9 inizia a portare una sfortuna incredibile a chiunque provi a mettersela sulle spalle.

maledizione del 9

Partiamo dall’inizio.

Nel più classico esempio di passaggio generazionale, nel 2012/13 la casacca numero 9 finisce sulle spalle di Pato, arrivato in rossonero cinque anni prima e già capace di rendere onore alla 7 che un tempo era stata di Andriy Shevchenko.

Il cambio di numero non porta fortuna: il brasiliano, bloccato dai soliti – cronici – problemi fisici, gioca solo 7 partite e segna solo due volte (entrambe in Champions Leagua), prima di infortunarsi nuovamente ed essere ceduto a gennaio al Corinthians.

L’anno successivo arriva Matri, ma è un disastro senza precedenti: 18 presenze, un solo gol. Stessa storia con i successori Torres e Destro, un gol in 10 presenze per lo spagnolo, 3 in 15 per l’ex giallorosso. La maledizione della 9 non accenna a fermarsi.

Matri-Milan, un ritorno di fiamma disastroso
Matri-Milan, un ritorno di fiamma disastroso

Luiz Adriano sembrava l’uomo giusto per spezzare il sortilegio, vista la caratura del giocatore e le ottime prestazioni di inizio stagione. Dopo un avvio di campionato da titolare fisso a fianco di Bacca, il brasiliano è però progressivamente finito ai margini delle rotazioni di Mihajlovic. Ennesima “vittima” della maledizione del 9?

Il realtà le 5 reti in 15 presente fatte registrare fin qui dal brasiliano (in gol anche ieri sera nella partita di Coppa Italia contro il Crotone) sono le cifre migliori da quattro anni a questa parte, con una media di una marcatura ogni 171′.

Cifre oneste, ma non sufficienti a invertire un trend preoccupante in casa Milan: dal 2012/13 la maglia numero 9 è andata in rete solo 12 volte, con un gol ogni 297 minuti e senza mai chiudere un campionato in doppia cifra.

Riuscirà quest’anno Luiz Adriano a compiere l’impresa e portare i rossoneri in Champions (@7,50) con i propri gol?

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