Serie A: i migliori e i peggiori acquisti a parametro zero degli ultimi 10 anni
Serie A: i migliori e i peggiori acquisti a parametro zero degli ultimi 10 anni

Serie A: i migliori e i peggiori acquisti a parametro zero degli ultimi 10 anni

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A una settimana dalla chiusura della finestra invernale di calciomercato, ci sono diverse conclusioni che si possono tirare. Ad esempio due dei principali affari conclusi (Diego Godin all’Inter e Aaron Ramsey alla Juventus) si concretizzeranno solo a giugno proprio perché effettuati a parametro zero.

Sono sempre di più i trasferimenti siglati a scadenza di contratto, che quindi non prevedono pagamento del cartellino alla società uscente. Grazie a questa formula, giocatori e procuratori gongolano perché possono contare su ingaggi (e commissioni) decisamente più alte. Ma è sempre così conveniente ingaggiare calciatori a parametro zero? Ci siamo divertiti a fare una classifica con i migliori 5 e i peggiori 5 acquisti a parametro zero effettuati nelle ultime 10 stagioni di Serie A. Ecco l’infografica che aspettavate!

Parametro zero, voti dieci

Voti dieci sicuramente alla Juventus per Andrea Pirlo, il cui passaggio dal Milan alla Juventus ha cambiato la storia recente della Serie A. Con l’ingaggio di “Mozart” la Juve ha cambiato letteralmente faccia, passando da brutto anatroccolo a squadra quasi imbattibile.

Come sempre accade, vincere aiuta a vincere. L’anno seguente Marotta e Paratici piazzarono il colpo da maestro di Paul Pogba, rilevato gratis dal Manchester United e rivenduto a peso d’oro dopo 4 anni di vittorie.

Per converso, quando una società entra in un vortice negativo i calciatori non sempre accettano facilmente di andarci a giocare. In questo senso va applaudita l’Inter, che nonostante i diversi anni senza vittorie si è assicurata un top difensore come Stefan De Vrij, senza sborsare un euro per un cartellino valutato almeno 40 milioni! La prima stagione dell’olandese a Milano è ancora in corso, ma economicamente è un grande affare a prescindere.

Avere un buon occhio paga, ed è il caso della Fiorentina con Marcos Alonso. Tenuto d’occhio dai tempi in cui era nelle giovanili del Real Madrid, il giocatore è stato ingaggiato quando era in scadenza con il Bolton Wanderers e rivenduto, dopo 2 stagioni, al Chelsea per 23 milioni.

Si dice che i cavalli di ritorno non funzionino, ma nel caso di Gervinho il Parma pare aver fatto decisamente centro. Nonostante il parcheggio in Cina, dove certo il campionato non è molto competitivo, l’ivoriano è tornato e si è dimostrato ancora decisivo.

Parametro zero, voto zero

Se De Vrij è un gran colpo per la difesa dell’Inter di oggi, così doveva essere anche 4 anni fa con Nemanja Vidic. Le cose, però, presero una piega molto sotto le attese.

Tuttavia anche la Juve non è esente da topiche clamorose, anche durante cicli vincenti come quello attuale. La più clamorosa è senza dubbio l’ingaggio del 34enne Anelka per rinforzare l’attacco nel mercato di gennaio. Minuti giocati? 51 in campionato e 4 in Champions League…

Torniamo in casa Inter per un caso abbastanza particolare come quello di Banega. Sicuramente l’argentino è arrivato nell’anno sbagliato, quello della cacciata di De Boer e poi del campionato concluso da Stefano Pioli. Alla fine qualche cifra Banega l’ha accumulata, ma non è sembrato avere il passo adattissimo alla Serie A.

Due esterni chiudono la nostra panoramica “degli orrori”. Il primo è Ashley Cole, che dopo un’onorata carriera al Chelsea è andato a “svernare” alla Roma ma il feeling non è mai scoccato. L’altro è Leonel Vangioni, uno dei tentativi del Milan low cost di rimanere a galla, in attesa del closing con il signor Li che non arrivava mai. Neanche Vangioni è arrivato così spesso, infatti la stagione seguente è emigrato in Messico.

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