Euro 2016: analisi del Gruppo C
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La Germania di Low ha pescato la Polonia di Lewandowski, già sofferta nelle qualificazioni, e l’Ucraina di Konoplyanka. La favola dell’Irlanda del Nord, invece, sembra destinata a finire nel Girone

Un gruppo solo apparentemente semplice per la Germania campione del Mondo. Due avversarie pericolose come Polonia e Ucraina, e una “cenerentola” che ha stupito tutti nelle qualificazioni come l’Irlanda del Nord.

Ovviamente il gruppo di Low è pieno di talento in ogni reparto ed è il favorito numero uno per il passaggio del turno e addirittura per la vittoria finale (insieme a Spagna e alla padrona di casa Francia), ma le insidie sono dietro l’angolo, specialmente dopo un girone di qualificazione sofferto più del previsto.

La Polonia ha dimostrato quanto può essere ostica proprio nel girone di qualificazione, dove i tedeschi non sono riusciti a batterla né fuori casa né tra le mura amiche. Storica rivale della Germania, la Polonia ha “fornito” molti dei giocatori che nell’ultimo decennio sono stati importanti per la selezione tedesca (Klose e Podolski su tutti).

Ovviamente la stella più lucente di tutte è il bomber Robert Lewandowski, che potrebbe presentarsi all’Europeo dopo la stagione dove – in potenza – segnerà più gol nella sua carriera. L’attaccante del Bayern Monaco si è definitivamente consacrato come uno dei Top3 del mondo e, supportato da un cast come l’ala della Fiorentina Błaszczykowski, il mediano del Siviglia Krychowiak e il portiere della Roma Szczęsny, può davvero trascinare la selezione di Nawalka agli ottavi.

Muller e Lewandowski; compagni nel Bayern, avversari a Euro 2016
Gotze, Muller e Lewandowski; compagni nel Bayern, avversari a Euro 2016

L’altra mina vagante del Girone è l’Ucraina. Non eccezionale nel Girone di qualificazione (terza dietro alla Spagna e alla Slovacchia di Hamsik), la selezione di Fomenko può comunque contare su un gioco collaudato, rapido e molto fantasioso sulle fasce. L’ala del Siviglia Konoplyanka da una parte e il talento della Dinamo Kiev Yarmolenko dall’altra sono due giocatori che in una fase finale dell’Europeo hanno il loro peso.

Fanalino di coda l’Irlanda del Nord. La stupenda storia di questa nazionale nel Girone di qualificazione – dove ha vinto il suo girone con 21 punti davanti alla Romania – sembra destinata a concludersi nella fase a eliminazione. Difficile, difficilissimo pensare ad un exploit dell’esordiente selezione di O’Neill contro tedeschi, polacchi e ucraini; le stelle sono comunque Johnny Evans (ex Man Utd) e Kyle Lafferty, vecchia conoscenza del Palermo di Gattuso e Iachini.

Insomma, un gruppo solo apparentemente morbido per la Germania, che dovrà tenere gli occhi aperti e la concentrazione altissima. Il talento offensivo a disposizione di Low, però, probabilmente non ha eguali in Europa: Ozil, Muller, Gotze, Reus, Draxler, Schurrle. Il tutto supportato dal miglior portiere del mondo – Neuer – e dall’interdizione di due giocatori carismatici come Schweinsteiger e Kroos. Se Low dovesse trovare sin da subito il giusto equilibrio, in Francia bisognerà preparare il pallottoliere.

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