L’attaccante dell’Inter è il migliore nei cinque maggiori campionati europei per somma totale di marcature e passaggi decisivi. La Juventus, prossima avversaria in campionato dei nerazzurri, è avvisata
Vola come una farfalla, pungi come un ape.
L’iconica massima di Muhammad Ali nacque per i ring della boxe, ma potrebbe essere applicata benissimo ad ogni sport, calcio compreso.
Vola per il campo campo creando gioco e smistando palloni preziosi per i compagni, pungi sotto porta non appena ne hai occasione.
La parte dell’ape Mauro Icardi l’ha assimilata molto bene fin dalla sua prima stagione in Serie A, e in questo 2016/17 anche la farfalla è definitivamente sbocciata.
I 15 gol messi a segno dall’argentino nelle prime 22 giornate non stupiscono: il capitano nerazzurro guida la classifica marcatori di Serie A a braccetto con Dzeko e Higuain e a 23 anni chiuderà per il terzo anno fila il campionato con almeno 15 reti a referto.
Gli 8 assist serviti fin qui sono invece una novità assoluta (già eguagliato il suo primato di due anni fa) e danno l’idea della dimensione totale raggiunta dal giocatore e dei suoi margini di crescita ancora enormi.
Egoista. Poco propenso a collaborare con la manovra. Grande finalizzatore, ma troppo di frequente avulso dal gioco di squadra. Partendo dal presupposto che tutte queste critiche nei confronti del numero 9 argentino sono state spesso e volentieri ingenerose (e immotivate), lo score di quest’anno ha definitivamente spazzato ogni possibile dubbio sulla completezza di Icardi, catapultandolo in vetta alla classifica dei migliori attaccanti d’Europa.
Cavani, Messi, Suarez, Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic… Tutti in fila dietro a Maurito, che ha partecipato attivamente a 23 gol della propria squadra in campionato, più di qualsiasi altro attaccante di Serie A, Premier League, Liga, Bundesliga e Ligue 1.
Cavani è quello col bottino maggiore di gol (21), ma non ha fornito nemmeno un assist ai propri compagni. Anche Lacazette, Suarez e Aubameyang hanno segnato più, ma neppure messi insieme arrivano agli 8 assist del nerazzurro. L’unico ad avvicinarsi alle sue cifre è Alexis Sanchez, 15 gol e 7 assist in Premier League con l’Arsenal.
Con un dettaglio in più da non sottovalutare: l’attaccante di Pioli, classe 1993, è il secondo più giovane della classifica che trovate qui sopra, sopravanzando in anzianità il solo Harry Kane per appena cinque mesi.
I detrattori si mettano l’anima in pace: l’Inter è sempre più la squadra di Icardi, e l’argentino è l’uomo simbolo della rinascita dopo i pasticci di inizio stagione con De Boer.
Reduci da 7 vittorie consecutive in campionato, i nerazzurri sono attesi domenica dalla prova del fuoco della Juventus allo Stadium (campioni d’Italia favoriti a 1,62 contro il 5,25 ospite e il 3,75 del pareggio). I bianconeri sono una delle vittime preferite di Maurito, che ha bucato Buffon 7 volte nei 9 precedenti giocati contro la Juve (3 gol ai tempi della Sampdoria, 4 con la maglia dell’Inter, di cui l’ultimo nella gara d’andata).
Il derby d’Italia accenderà i riflettori anche sul confronto interno con il connazionale Gonzalo Higuain – anche lui a quota 15 in classifica marcatori e con una quota di 2,10/1 per il titolo di capocannoniere del campionato contro il 3,50/1 dell’interista.
Traguardi a breve termine: superare Recoba come miglior marcatore straniero nella storia dell’Inter (siamo 69 a 72) e agguantare Attilio Demaria (lontano 14 gol) per entrare nella top 10 dei goleador nerazzurri di ogni epoca.
Ce ne sarebbe anche un altro di obiettivo: quel terzo posto (quota di 4,25/1), lontano ora solo 3 punti, che significherebbe Champions League 2017/18.
Con un Icardi così, tutto è possibile.