A proposito di Sarah Holt
Non è sempre facile interpretare le nuove regole F1, così ci siamo affidati ad un’esperta del settore, Sarah Holt, una giornalista freelance specializzata in Formula 1. Dopo anni di servizio per la BBC, Sarah scrive ora per diversi media internazionali come CNN, Channel 4 e Live Wire Sport.
Sarah Holt ci spiega qui le varie regole delle qualifiche e delle prove libere di Formula 1. Per scoprire tutte le sue risposte su questo fantastico sport puoi consultare le nostre pagine:
Regolamento Formula 1 e domande frequenti
Pneumatici e macchine Formula 1
Il regolamento delle qualifiche in Formula 1
Non è solo la gara ad essere coinvolgente, lo spettacolo è per metà nelle qualifiche giusto?
Sì. I piloti sostengono spesso che il momento più entusiasmante del weekend siano le qualifiche perché è il momento in cui possono davvero spingere la macchina al massimo delle potenzialità scoprendo davvero quanto è veloce. E’ come una scarica di adrenalina per i piloti – e i fan- i giri devono essere perfetti e bisogna essere il più veloci possibile per puntare alle prime posizioni della griglia. Nelle qualifiche emergono i migliori piloti, ma le insidie sono dietro l’angolo, specialmente in un circuito stretto e tutto curve come Monaco.
Come funzionano le qualifiche in Formula 1?
Nella prima fase delle qualifiche – il Q1 – tutti i piloti hanno 18 minuti per uscire in pista e segnare il loro miglior tempo. Alla fine della sessione le 6 monoposto più lente sono eliminate e le rimanenti passano alla fase successiva.
Il Q2 dura 15 minuti e i piloti devono scendere nuovamente in pista per un nuovo giro veloce. Questa parte di qualifica è molto interessante poiché le monoposto che vi partecipano partiranno in gara con gli stessi pneumatici con cui hanno fatto il loro miglior tempo proprio in questa sessione. Alla fine del Q2 altre 6 macchine sono eliminate mentre le più veloci vanno alla fase finale.
Nel Q3 i piloti si affrontano in una sessione di 12 minuti in cui solitamente ogni pilota tenta due giri veloci. La macchina più veloce si aggiudica la Pole position, la prima posizione della griglia di partenza.
Le monoposto si allineano sulla griglia di partenza con i lori tempi di qualifica, dal più veloce al più lenti…
Siccome nel 2017 parteciperanno solo 20 piloti, è possibile che le monoposto eliminate nel Q1 e nel Q2 saranno 5.
Qual è l’importanza di un buon tempo di qualifica?
Migliore è il tempo di qualifica, migliore è la posizione in griglia. Talvolta può essere fondamentale, in particolare per circuiti come Monaco o Albert Park in Australia dove superare non è scontato.
Le qualifiche sono importanti anche se si ha la macchina più veloce. Avrete visto spesso negli ultimi 3 anni i due rivali Mercedes Lewis Hamilton e Nico Rosberg contendersi la pole position – entrambi con l’intenzione di cominciare la gara in prima posizione, fare il ritmo e poter guidare con il campo libero.
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La doppietta Ferrari nella sessione finale delle qualifiche a Sochi, Gp di Russia
Le regole delle prove in Formula 1
Per cosa si differenziano le prove dalle altre fasi in pista?
Stando al regolamento, un pilota non può prendere parte alla gare senza aver effettuato almeno una sessione di prove. Risulta un po’ complicato allenarsi “da casa” per la Formula 1 – non è possibile prendere la macchina e farsi un giro. Ecco perché le prove tra una gara e l’altra sono utili per abbattere i costi.
Le sessioni di prove permettono ai piloti di trovare il loro ritmo. Li avrete sentiti parlare di trovare il setting giusto o il corretto bilanciamento, tutti aspetti che permettono loro di essere a proprio agio con la macchina per poterla sfruttare al massimo durante le qualifiche e la gara.
L’altra ragione per cui le prove sono così importanti in F1 è la possibilità per le squadre di testare nuovi accorgimenti o nuovi pezzi studiati in fabbrica e valutare la loro effettiva performance in pista osservando se la macchina va più veloce. Ad esempio diverse squadre provano nuovi alettoni per cercare di migliorare le prestazioni della macchina.
Le prove sono inoltre un ottimo momento per i piloti e le squadre per analizzare il comportamento degli pneumatici – questo perché il fornitore di pneumatici Pirelli produce gomme studiate appositamente per ciascun Grand Prix.
Quanto durano le sessioni di prova in media?
Ci sono tre sessioni di prova per ogni weekend di gara. Una il venerdì mattina, il P1, e una il venerdì pomeriggio, il P2. Entrambe le sessioni durano 90 minuti. C’è poi un ultimo turno il sabato prima delle qualifiche che dura un’ora, il P3.
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Guido Nicheli, un maestro in fatto di pole position
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Regolamento Scommesse
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