Una settimana dopo le emozioni di Le Castellet, la Formula 1 consuma l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva con la tradizionale tappa del GP d’Ungheria. L’”altra Montecarlo”, storico soprannome della pista di Budapest, fa già intuire cosa aspettarsi da una gara nella quale competitività in qualifica, affidabilità e gestione delle gomme sono sempre stati elementi discriminanti.
Quote del: 29/07/2022
Partenza: domenica 31 luglio, ore 15
Sede: Hungaroring (Mogyoród)
F1 GP Ungheria 2022, la presentazione
Superata con il GP di Francia la boa di metà calendario, per il Mondiale 2022 di Formula 1 è arrivato un altro momento chiave della stagione, quello dell’ultimo appuntamento prima della pausa estiva. Il mese che separerà il GP di Ungheria, 13a prova del Mondiale, e quello del Belgio del 28 agosto rappresenta infatti un intervallo simbolico anche perché dal 1° settembre entrerà in vigore per regolamento il congelamento delle Power Unit, ovvero il divieto da parte dei motoristi di apportare modifiche ai propulsori volte all’aumento di potenza e quindi al miglioramento delle prestazioni. La pausa estiva sarà quindi un momento spartiacque dell’intera stagione, concetto ancora più valido alla luce della situazione in classifica creatasi dopo il GP di Francia.
Ferrari all’ultima chiamata contro Verstappen il “calcolatore”
L’ennesima beffa subita dalla Ferrari, che a Le Castellet come al Montmelò e a Baku ha visto andare in fumo una probabilissima vittoria, rischia infatti di aver frustrato in via definitiva le speranze di rimonta di Maranello nella classifica piloti, rinfocolate dalla doppietta Silverstone-Zeltweg, ma soprattutto dalla crescita palesata dalla F1-75 dopo gli ultimi aggiornamenti, a partire dal nuovo fondo, che ha permesso di migliorare notevolmente le prestazioni anche a livello di gentilezza con le gomme. Far scivolare via la seconda parte della stagione senza riaprire la corsa al titolo rischia di lasciare anche parecchi rimpianti per una Ferrari che sembra essere la macchina più completa e performante, anche rispetto a una Red Bull salvata in più di un’occasione dal “nuovo” Max Verstappen. Alla propria classe innata l’olandese ha aggiunto, dopo il rocambolesco titolo 2021, qualità da “ragioniere” che stanno facendo la differenza.
F1 GP Ungheria 2022: caratteristiche del circuito, quote e pronostico
La 38a edizione del GP di Ungheria segna il rinnovarsi di un appuntamento che fa ormai parte della tradizione del Mondiale di Formula 1, anche per i connotati politici di una corsa che fin dal primo anno della sua disputa, il 1986, ha rappresentato un evento storico per gli sport motoristici in quanto primo Gran Premio a disputarsi in una nazione del blocco comunista, riuscendo poi a mantenere ininterrottamente un posto nel calendario iridato. Il tecnicissimo circuito posto a Mogyoród, nei pressi di Budapest, ha visto trionfare tutti i miti della storia contemporanea della Formula 1 a partire da Ayrton Senna, che fu però beffato proprio nella prima edizione dal connazionale Nelson Piquet, autore di un sorpasso memorabile nell’anno del terzo e ultimo mondiale della carriera.
Lewis Hamilton è il primatista di successi, ben otto, quattro dei quali negli ultimi sei anni, il doppio rispetto a Michael Schumacher, ma nelle ultime 14 edizioni della corsa si sono registrati anche ben quattro vincitori inediti sui 18 totali che hanno trionfato all’Hungaroring, Heikki Kovalainen, Mark Webber, Daniel Ricciardo e Esteban Ocon, trionfatore nella rocambolesca edizione 2021. Un invito a nozze per Charles Leclerc, pronto ad allungare l’elenco dei “Re d’Ungheria”? Sulla carta il monegasco ha tutto per puntare al successo in un circuito che ricalca da vicino quello di Montecarlo, ma in grado di esaltare le caratteristiche della Ferrari, a proprio agio in piste lente, tecniche, guidate e ad alto carico aerodinamico, ma vincitrice a Budapest solo due volte negli ultimi 15 anni, entrambe con Sebastian Vettel.
Complice la sua tradizionale collocazione in piena estate, il GP d’Ungheria presenta difficoltà abituali e ben note a scuderie e piloti, legate a un tracciato sporco, nel quale è difficile capire in anticipo le traiettorie, ma anche al fatto che la variabile caldo condiziona non tanto il rendimento della power unit, poco sotto stress proprio per le tante curve presenti e la tortuosità del tracciato, ma la cui efficienza nella parte ibrida può rappresentare un punto di forza, quanto il degrado delle gomme, aspetto chiave nel quale la Ferrari ha mostrato progressi evidenti negli ultimi due GP. Come d’abitudine, quindi, non bisogna aspettarsi una gara spettacolare e ricca di sorpassi, favoriti solo parzialmente dalle modifiche al circuito apportate nel 2003. Grazie alla propria superiorità in qualifica e alle qualità in sede di aerodinamica e trazione la Ferrari ha tutto per regalarsi una gioia prima delle vacanze. Sfortuna ed errori permettendo…
GP UNGHERIA 2022
LE QUOTE AGGIORNATE
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