Eurobasket 2015, guida agli ottavi di finale. Per l’Italia c’è Israele
Eurobasket 2015, guida agli ottavi di finale. Per l’Italia c’è Israele

Eurobasket 2015, guida agli ottavi di finale. Per l’Italia c’è Israele

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Domani a Lille comincia la fase finale dell’Europeo: da adesso in poi solo scontri a eliminazione diretta per le sedici squadre rimaste in gara, sognando una medaglia e un posto a Rio

Si riparte da Lille, si riparte da zero. Delle ventiquattro squadre che si erano presentate all’inizio del torneo, ne sono rimaste sedici, che da sabato si sfideranno negli ottavi di finale a eliminazione diretta sognando un posto sul podio e la qualificazione alle Olimpiadi di Rio.

Per quanto riguarda il pass olimpico, finaliste qualificate di diritto, mentre le nazionali dalla terza alla settima classificata si giocheranno – assieme alle squadre delle altre federazioni – il posto nel pre-olimpico valido per gli ultimi tre spot.

I gironi di qualificazione hanno già mietuto qualche vittima eccellente: la Russia torna a casa con zero vittorie e non rende onore alla sua recente storia (bronzo olimpico a Londra e terzo posto a Euro 2011). A Lille non ci sarà nemmeno Dirk Nowitzki, condannato da un libero sbagliato del compagno di squadra Schroeder a tre secondi dalla fine nella sfida contro la Spagna. A Berlino, il campione dei Dallas Mavericks ha dato l’addio definitivo al basket europeo, congedandosi con un lungo e commovente applauso davanti al proprio – incredibile – pubblico.

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L’omaggio della Mercedes Benz Arena a Dirk Nowtzki, alla sua ultima partita con la maglia della Germania

L’Italia è finita, almeno apparentemente, nella parte buona del tabellone. Evitato il pericolo Francia, agli ottavi ci aspetterà Israele ed eventualmente ai quarti la vincente fra Lituania e Georgia. Si parte sabato alle 12 col primo match.

Lettonia (@2,80) – Slovenia (@1,42)
La Lettonia esce da seconda forza del Gruppo D (il più morbido dei quattro) a pari punti con Repubblica Ceca e Belgio, ma premiata dalla classifica avulsa. Pochi nomi altisonanti, ma tanto gioco di squadra per i ragazzi di Bagatskis (18,8 assist a partita), che fanno della difesa il proprio punto forte, con una media di 68,8 punti concessi agli avversari (la sesta miglior del torneo). Difesa che sarà ora messa alla prova da avversari più tosti di quelli fin qui affrontati. Ok, la Slovenia non ha incantato, ma ha grande tradizione e può contare sul talento di Zoran Dragic, top-scorer della squadra con 15,2 punti a partita. Dalle sue mani passeranno le sorti della qualificazione per entrambe le squadre: limitarne l’impatto offrirebbe una grande chance alla Lettonia, altrimenti è difficile pensare che l’esito del pronostico possa essere ribaltato.

Grecia (@1,13) – Belgio (@5,75)
L’avevamo detto a inizio torneo. La Grecia, spesso fin troppo sottovalutata rispetto alle “solite due” Spagna e Francia, rimane a pieno diritto una delle maggiori indiziate alla vittoria finale. Spanoulis e compagni arrivano a Lille a punteggio pieno, col settimo miglior attacco (77,4 punti a partita), la quarta miglior difesa (68,0) e con la terza miglior media assist (23,2 a match) fra le ventiquattro squadre impegnate fin qui. Il Belgio è stata una delle sorprese del torneo e si è giocata al meglio la carta di essere finita nel girone materasso (la settima miglior difesa, come per la Lettonia, deriva soprattutto da questo). I 20 assist a partita sono il dato statistico migliore per la squadra di coach Casteels, che solo con una grandissima prova complessiva può pensare di impensierire i greci. Altrimenti, più che dura, diventerebbe davvero impossibile.

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Vassilis Spanoulis in azione contro la Slovenia

Spagna (@1,09) – Polonia (@7,00)
“La nazionale più forte dell’ultima decade dopo gli Stati Uniti”, come l’ha definita giustamente Flavio Tranquillo, ha faticato decisamente più del dovuto per staccare il biglietto per Lille, rischiando addirittura una clamorosa eliminazione contro la Germania. E chissà come sarebbe finita se quel tiro libero di Schroeder fosse andato dentro… Pur avendo sudato più di Italia e Turchia, gli iberici bicampioni europei 2011 e 2009 arrivano agli ottavi da seconda forza del Gruppo B con cifre in chiaroscuro: miglior attacco a 92,8 punti di media, secondi per assist a partita con 23,8, ma anche ventiduesima difesa su ventiquattro, con 83,8 punti concessi. Questo lascia qualche speranza alla Polonia? Molto probabilmente no, anche perché la squadra di Mike Taylor non fa dell’attacco la propria arma principale e insegue gli iberici praticamente sotto ogni voce statistica. Partita che si preannuncia dunque a senso unico, soprattutto immaginando che, una volta levata di dosso la ruggine della prima fase, Gasol e compagni tornino a macinare il basket paradisiaco visto solo a sprazzi nella settimana d’apertura.

Francia (@1,14) – Turchia (@5,50)
Povera Turchia. Partita in quarta con la vittoria contro l’Italia, che sembrava levarla di fatto dall’impiccio del quarto posto, si ritrova agli ottavi contro quella Francia campione in carica (e di bronzo al Mondiale dell’anno scorso) che chiunque vorrebbe evitare. Pur giocando con le marce basse i Bleus hanno fatto filotto di vittorie (il gruppo non impossibile certo ha aiutato) e sono quarto miglior attacco (80,3) quarta miglior difesa (68,5) e secondi in assoluto per rimbalzi catturati con 39,8 a partita. Occhio però a dar per morta la squadra di Ataman prima ancora di cominciare. Per aver la meglio di Parker, Diaw, Batum e soci, più che le scorribande di Dixon (o Muhammed, che dir si voglia) e la presenza a rimbalzo contro una squadra più grossa e fisica servirà registrare la difesa, la peggiore dell’Europeo con 89,3 punti subiti a partita. Così sì che si fa poca strada.

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Tony Parker a colloquio con Rudy Gobert

Croazia (@1,30) – Repubblica Ceca (@3,40)
Uno dei motivi principali per seguire la Croazia in questa fase iniziale dell’Europeo per tanti tifosi italiani è stata quella di ammirare le gesta di Krunoslav Simon, neoacquisto dell’Olimpia Milano e fin qui il migliore dei suoi con 17 punti e 4,3 assist a partita. Grande in difesa, un po’ meno in attacco, la squadra di Perasovic è comunque fra le più solide e ruvide di quelle rimaste in gara e resta la favorita per il passaggio ai quarti (dove verosimilmente affronterebbe la Serbia). Eppure voci statistiche alla mano la Repubblica Ceca ha fatto fin qui meglio quasi ovunque, a parte il disastroso 54,1% dalla lunetta. Stupisce soprattutto la media assist a partita, 21,4 a 17,2. Croati avanti nei pronostici, ma match che promette spettacolo e scintille, soprattutto se Vesely (18,3 punti e 10 rimbalzi a partita) continuerà a giocare su queste medie.

Serbia (@1,08) – Finlandia (@7,25)
Ottavo di finale a senso unico se ce n’è uno. La Serbia di Sasha Djordjevic ha vinto in carrozza il girone di ferro (faticando solo con la Germania) e arriva a Lille con le stimmate della vera rivale della Francia. In più, il fatto di trovarsi dalla parte opposta del tabellone rispetto ai campioni in carica preannuncia già quale potrebbe essere la finale di questa edizione… Terzo miglior attacco (86,6), nona miglior difesa (70,8), sesta per rimbalzi catturati e prima in assoluto per media assist a partita (24,2) e con un Milos Teodosic formato Mvp (13,4 punti e 7 assist di media). Ah, poi ci sarebbero anche Nemanja Bjelica, che con Gallinari si gioca il ruolo di miglior ala grande del torneo, e una percentuale dal due punti che fin qui recita un roboante 63,9%. Speranze al lumicino per la Finlandia, che più che la partita della vita avrebbe bisogno di trovare quella del millennio.

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Omri Casspi, miglior marcatore di Israele in questo Europeo

Israele (@3,10) – Italia (@1,36)
Ed eccoci arrivati agli azzurri. La speranza della vigilia era quella di evitare il quarto posto nel girone per non ritrovarsi subito di fronte la Francia. Missione compiuta, ma occhio a sottovalutare la compattezza di Israele, che ha giocato una solidissima prima fase grazie a un roster profondo in cui tutti i dodici effettivi sono coinvolti. In un girone in cui i match sono spesso finiti ad alti punteggi, l’Italia ha segnato tanto (secondo attacco del torneo con 86,8 punti), ma ha anche concesso altrettanto (penultima difesa con 86,8 e sedicesima per rimbalzi catturati). Difesa forte e tanto coinvolgimento di tutti gli effettivi saranno le chiavi per superare il turno, anche perché non si potrà ogni volta fare affidamento sugli straordinari di un Gallinari fin qui sontuoso e di un Bellinelli che ha sempre saputo azzannare la partita al momento giusto. Bargnani e Gentile stanno giocando su livelli altissimi, Aradori ha sempre risposto presente e Cinciarini è apparso in evidente crescita. La strada è quella giusta, ora non bisogna perdere la rotta. Il pericolo pubblico numero uno risponde al nome di Omri Casspi, 18,5 punti di media, 7,5 rimbalzi, 3,5 assist e 6,3 falli subiti che ne fanno uno degli attaccanti più letali di questo Europeo.

Lituania (@1,36) – Georgia (@3,10)
Seconda miglior difesa del torneo con 67,2 punti a partita e prima del Gruppo D, la Lituania ha fatto il suo senza stupire e arrivando in quattro occasioni su cinque a giocarsela al fotofinish contro avversari di caratura minore. La sfida con la fisica Georgia sarà più dura di quello che le quote possano lasciare immaginare, soprattutto perché Pachulia e compagni vengono dalla convincente vittoria contro la Croazia e hanno già fatto soffrire Grecia e Slovenia.

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