Quando si parla di sport e innovazione è impossibile non pensare al comparto tecnologico. E in questo senso gli Stati Uniti sono sempre stati un passo in avanti
Sport e tecnologia: un matrimonio ormai indissolubile, nonostante persistano alcune resistenze destinate però a cadere inesorabilmente nei prossimi anni.
L’Occhio di Falco, introdotto da qualche tempo, ha già avuto un impatto molto positivo su tennis e cricket, i tabellini (e tabelloni) elettronici sono presenti in ogni impianto e accompagnano ogni diretta tv, mentre la goal line technology è stata finalmente introdotta anche in Italia.
Inutile sottolineare come questo progresso sia andato di pari passo con quello tecnologico. L’utilizzo di nuovi materiali ha migliorato le performance degli sportivi. Basti pensare alla struttura delle mazze da golf o nei bastoni da hockey, per non parlare dei tessuti per le scarpe da corsa e per i costumi anti-attrito dei nuotatori.
In questo senso, il mondo dello sport a stelle e strisce è sempre stato un passo avanti, introducendo una serie di nuove tecnologie fin dal secondo dopoguerra che sono diventante col tempo di utilizzo comune anche nel resto del mondo.
Date un occhiata a questa linea cronologica delle innovazioni che hanno cambiato (e migliorato) NFL, NBA, NHL e MLB e ve ne renderete perfettamente conto.
Alcune modifiche del regolamento sono state necessarie per rendere più fruibili ed emozionanti alcuni sport che stavano diventando di massa, come è accaduto ad esempio nel basket con l’introduzione del cronometro dei 24 secondi. Prima di allora, una squadra che fosse in vantaggio poteva semplicemente fare “melina” senza andare al tiro (ebbene sì, succedeva anche nel basket!), preoccupandosi semplicemente di conservare il possesso palla e rendere impossibile una rimonta agli avversari.
Allo stesso tempo, l’impianto di ferri flessibili eliminò l’inconveniente di vedere sempre più spesso tabelloni distrutti e fatti a pezzi, un inconveniente che richiedeva lunghi stop affinché il parquet fosse ripulito e il tabellone sostituito. Non il massimo dello spettacolo per chi seguiva la partita da casa o dal palazzetto.
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Sempre rimanendo nel mondo Nba, l’uso di sensori di precisione collegati ai fischietti degli arbitri permise che il cronometro si bloccasse all’istante al momento del fischio. Prima di allora, il tempo veniva fermato manualmente da uno degli addetti al tavolo, con tutte le imprecisioni e le problematiche che potevano derivare da una simile operazione.
L’occhio e i sensi umani sono fallibili, la macchina tecnologica no.
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