Tutto sul campionato di calcio dell'Estonia: come funziona la Meistriliiga
Tutto sul campionato di calcio dell'Estonia: come funziona la Meistriliiga

Tutto sul campionato di calcio dell’Estonia: come funziona la Meistriliiga

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Dopo la prima giornata, andata in scena il 13 marzo, si prepara a ripartire la Meistriliiga, il campionato di calcio dell’Estonia. 10 squadre – di cui 5 provenienti dalla capitale Tallinn – si contendono il titolo in uno dei tornei più pittoreschi, sbilanciati e ricchi di gol al mondo. 

La storia del campionato di calcio dell’Estonia

Il campionato di calcio dell’Estonia va in scena dal 1992, anno successivo all’indipendenza dall’Unione Sovietica, ma affonda le proprie radici addirittura nel lontano 1921 quando viene disputata la prima edizione che vede la partecipazione di appena quattro squadre in una formula a eliminazione diretta. 4 partite furono giocate tra la fine di settembre e metà ottobre: due semifinali, un replay e la finale, che vide la vittoria dello Sport Tallinn, club capace di dominare il calcio locale e poi scomparso in seguito all’annessione all’Unione Sovietica.

Con l’indipendenza estone e lo Sport Tallinn cessa di esistere anche lo stesso campionato nazionale, che si trasforma in uno dei tanti tornei regionali che fanno parte della variopinta piramide calcistica sovietica, in cui i club locali faticano ad emergere: soltanto il Kalev Tallinn, fondato addirittura nel 1909, riuscirà a disputare due edizioni del massimo campionato – 1960 e 1961 – per poi sparire e rinascere quarant’anni più tardi. Quando questo accade, nel 2002, il campionato di calcio dell’Estonia ha alle spalle 10 edizioni e ormai nuovi padroni, anche se pur faticando il club è riuscito a tornare stabilmente in massima serie.

La Meistriliiga 2020 sarà la 30esima edizione del torneo.

Klavan e i suoi fratelli: i migliori calciatori estoni di sempre

Nonostante i poco meno di 1,5 milioni di abitanti siano appassionati di numerose discipline sportive (il campione del mondo di rally WRC Ott Tanak è estone, mentre il Paese ha conquistato 41 medaglie tra giochi olimpici estivi e invernali, soprattutto in lotta e sci di fondo) l’Estonia ha saputo esprimere nella sua storia diversi calciatori di buon livello. Il più famoso è sicuramente Ragnar Klavan, difensore centrale del Cagliari e precedentemente al Liverpool, mentre nel passato meritano di essere ricordati il portiere Mart Poom, il centrale difensivo Raio Piiroja, il talentuoso centrocampista Konstantin Vassiljev e il bomber Andres Oper, con 38 gol miglior marcatore di sempre della Nazionale.

Attualmente l’Estonia occupa la 104esima posizione nel ranking FIFA per le Nazionali, non ha mai preso parte a Europei e Mondiali e vanta una sola partecipazione al torneo olimpico di calcio, nel 1924 ad Anversa: allora uscì nel turno preliminare, sconfitta 1-0 dagli Stati Uniti. Il soprannome della selezione nazionale è Sinisärgid (“Maglie blu”) che omaggia ovviamente i colori della divisa. Due gli eventi recenti da ricordare: il fatto che sia stata proprio l’Estonia a concedere il primo punto nella storia a San Marino, in negativo, e in positivo il netto successo per 3-0 del marzo 2017 sulla Croazia che poco più di un anno più tardi avrebbe raggiunto la finale a Russia 2018.

Sapore d’Italia: il Rumori Calcio

In un sistema calcistico dove gli stranieri sono presenti ma non molto frequenti, è tutta da raccontare la storia del Rumori Calcio, squadra fondata nel 2015 dall’italiano Angelo Palmeri. Da anni residente nel Paese baltico, Palmeri realizza un vero e proprio sogno creando il club insieme a un connazionale, due soci georgiani e un turco. Una realtà rigorosamente no-profit, nata per far divertire e soprattutto divertirsi ma che negli anni riesce a farsi un nome di tutto rispetto nella piramide calcistica estone.

Uno dei presidenti e fino al 2018 anche allenatore, Palmeri guida la squadra alla promozione in III. Liiga – quinto livello di sei – e a due sesti posti a cui seguono nel 2019 l’inizio di un nuovo progetto tecnico e una salvezza sofferta ma più che meritata. È soprattutto in Coppa che il Rumori Calcio fa parlare di se, raggiungendo due volte gli ottavi di finale. È al nostro connazionale che ci siamo rivolti per farci un’idea sul livello del calcio estone e su come viene vissuto a quelle latitudini.

“Le tre squadre più forti – Flora, Levadia e Kalju – secondo me in Italia potrebbero stare tra la Serie C e la zona retrocessione in B. Le altre invece potrebbero faticare anche in Serie D, parliamo del resto di realtà semi-pro o dilettantistiche. Il calcio è amato dagli estoni, che però seguono più i principali campionati europei. La media agli stadi qui è di circa 300 spettatori, anche se in occasione dei derby di Tallinn si può arrivare a 1.500-2.000 e  per la finale di Coppa d’Estonia anche a 3.500-4.000. Lo stadio della capitale è molto bello, ma non fa mai tutto esaurito neanche quando gioca la Nazionale.”

Una foto del Rumori Calcio.

Come funziona la Meistriliiga

Il massimo campionato di calcio estone è un torneo semi-professionistico, che prevede anche la partecipazione di club dilettantistici, ed è uno dei meno competitivi d’Europa: occupa infatti il 51esimo posto su 55 nel ranking UEFA, davanti soltanto ai tornei di Kosovo, Isole Far Oer, San Marino e Andorra. Si svolge come in molti Paesi dal clima freddo da marzo a novembre, dunque nell’anno solare, e ormai dal 2004 vede la partecipazione di 10 squadre che si affrontano tra loro in quattro gironi, due di andata e due di ritorno.

La prima classificata conquista con il titolo un posto nel primo turno preliminare per la successiva edizione della Champions League, mentre la seconda e la terza prendono parte all’Europa League, l’ultima retrocede e la penultima si gioca la permanenza in massima serie con la seconda classificata della Esiliiga, secondo gradino della piramide calcistica nazionale.

Utile ricordare che visto che il torneo si conclude a novembre, le squadre qualificate prendono parte alle coppe europee della stagione successiva: chi si guadagnerà il piazzamento nella Meistriliiga 2020 scenderà dunque in campo nelle edizioni 2021/2022 di Champions ed Europa League. Dal 1992 a oggi il campionato di calcio dell’Estonia è stato dominato da due club, Flora Tallinn e Levadia Tallinn, rispettivamente 12 e 9 titoli: i due grandi rivali condividono lo stesso terreno di gioco, la “A. Le Coq Arena” che con la sua capienza di 14mila posti è l’impianto più grande e moderno del Paese e ospita anche le gare della Nazionale.

Pronostico: le squadre da tenere d’occhio

Anche per questa edizione sono naturalmente i campioni del Flora Tallinn e i rivali del Levadia i due club favoriti per la vittoria finale: i primi si sono ripresi il titolo nel 2019 segnando la bellezza di 110 reti in 36 giornate, e pur avendo ceduto il 20enne talento già nel giro della Nazionale Erik Sorga al DC United per quasi 500mila euro hanno qualità e risorse per imporsi anche in questa stagione. Dovranno però vedersela con il Levadia, che a differenza del Flora si avvale anche di alcuni giocatori stranieri: l’esperto centravanti ucraino Kolomoets, l’ivoriano Manucho e il camerunense Gando, giocatori che dovrebbero migliorare in modo sensibile il reparto offensivo della squadra a disposizione di Martin Reim.

Attenzione anche al Nomme Kalju, campione nel 2018 e che punta su un forte reparto difensivo guidato dal brasiliano Pedro Victor, e al Paide Linnameeskond, che ha i suoi punti di forza nel difensore centrale spagnolo Gurrutxaga e nel centravanti ugandese Lubega. Queste quattro squadre sono nettamente più forti della concorrenza e presumibilmente si giocheranno titolo e piazzamenti europei, lasciando le briciole ai club restanti tra cui spicca il glorioso Kalev Tallinn, che però altro non è se non la copia sbiadita della compagine capace un tempo di dominare il calcio estone. Unica novità rispetto alla scorsa stagione il TJK Legion, che vincendo la Esiliiga 2019 ha preso il posto del Maardu, ultimo nella precedente edizione e capace di incassare la bellezza di 118 reti in 36 gare giocate.

Quote e scommesse sul campionato di calcio dell’Estonia

Gli appassionati di scommesse sul calcio troveranno nella Meistriliiga un torneo dove gli over per quanto riguarda i gol sono più che frequenti, visto l’enorme squilibrio tra le prime quattro della classe e il resto della concorrenza. Dal 2010 a oggi soltanto in un’occasione la media di gol a partita è scesa sotto quota 3, con il picco di 3.81 reti ogni 90 minuti registrato nella Meistriliiga 2018. Per quanto riguarda le favorite per la vittoria finale è scontato il duello tra Flora e Levadia, mentre il Nomme Kalju può rappresentare la classica outsider che però difficilmente riuscirà a colmare il gap che la separa dalla vetta.

Certo aspettarsi spettacolo, quando si parla di uno dei campionati più deboli al mondo dal punto di vista tecnico ed economico – le rose di Flora e Levadia Tallin, insieme, vengono valutate poco più di 8 milioni di euro – è sicuramente esagerato, ma se è vero che il calcio è calcio in qualunque parte del mondo gli scontri diretti che coinvolgeranno le big potrebbero rivelarsi sorprendentemente interessanti. La particolare situazione che sta attraversando lo sport mondiale getterà un inatteso raggio di luce sulla Meistriliiga: a lei sfruttarlo al meglio.

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