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In tutta la storia dei Mondiali, l’Italia solo in tre casi non ha partecipato. Per due volte, nel 1058 e nel 2018, la Nazionale è stata essente mancando la qualificazione sul campo. Siamo quindi tornati indietro di 60 anni, facendo un confronto tra le due uniche Nazionali assenti nel più importante campionato di calcio.
Cos’hanno in comune, da dieci giorni, Ciro Immobile e Giampiero Boniperti? Entrambi, almeno una volta nella loro storia, non hanno partecipato ad un’edizione dei Mondiali. L’ex Juventus, nel 1958, fallì la qualificazione, così come, dopo Italia-Svezia, ha fatto l’attaccante della Lazio. Questo è solo il primo di molti confronti, guardando le presenze e i gol, tra le due Nazionali. Ecco il confronto tra le due uniche Nazionali senza Mondiali. Non è stata considerata l’Italia del 1950, che volontariamente rinunciò alla manifestazione.
Italia 1957 vs Italia 2017
Guardando ai numeri, saltano subito all’occhio una considerazione. Il numero di partite è decisamente diverso. Questo perché, per qualificarsi a Svezia 1958, sarebbe bastato il primo posto in un girone, però, composto da sole tre squadre. La Nazionale azzurra, allora gestita dalla Federazione e senza un vero ct, sfidò Irlanda del Nord e Portogallo. Con i lusitani ci fu un bilancio in perfetta parità: doppio 3-0 per le due Nazionali. La differenza la fece, in negativo, proprio quella sconfitta, dato che con l’Irlanda del Nord il doppio confronto parla di un successo per 1-0 ed un pareggio per 2-2. Risultato: secondo posto ed Italia senza Mondiale.
L’epilogo delle qualificazioni al Mondiale 2018 è ben noto: 10 partite nel girone, Italia seconda dietro la Spagna con 23 punti. Al Playoff, 1-0 in Svezia e 0-0 a San Siro e addio Russia. Il primo paragone, quello delle presenze, non è quindi equo. L’altra considerazione da fare, invece, riguarda le sostituzioni, introdotte ufficialmente a Messico 1970. Gli undici titolari, insomma, non potevano essere sostituiti. Stupiscono, allora, in tal senso i numeri dell’Italia del 1957. In quattro partite, ben venticinque titolari: solo due hanno ottenuto 4 presenze: Cervato, difensore, e Chiappella, attaccante. Discorso simile a quello attuale: solo Buffon e Immobile sono sempre stati in campo nelle qualificazioni, con 12 presenze in altrettanti match.
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Due Nazionali che segnano poco
L’altro paragone è presto fatto: i gol erano pochi. In 4 partite, l’Italia 1957 ha messo a segno 6 gol, per una media di 1.5 gol a partita. L’Italia di Ventura, invece, ne ha messi a segno 21 in 12 partite (1.75). Riguardo le reti subite, si arriva ad una quota insolitamente alta per gli azzurri: nel 1957, furono ben 5 le reti subite in appena 4 partite: una media di 1.25 gol incassati, seppur con due “clean sheets” (match con porta inviolata). Pesano, in tal senso, i 3 gol incassati contro il Portogallo. Per quanto riguarda Buffon e compagni, invece, sono state 9 le reti subite in 12 partite, per una media di 0.75 gol incassati per ogni match. Anche in questo caso, ha pesato, nel conteggio, i 3 gol subiti al Bernabeu contro la Spagna.
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