Comunque vada, sarà una prima volta. Molto significativa. Il tennis femminile conferma di vivere una lunga fase di trasformazione, con pochi valori assoluti, ma anche tante giovani pronte a segnare un’era. Anzi, giovanissime. A giocare la finale degli US Open 2021 saranno Emma Raducanu e Leylah Fernandez, ma lo stesso, a livello di prima volta, sarebbe stato per le sconfitte in semifinale, le favorite Aryna Sabalenka e Maria Sakkari. Due ragazze classe 2002, con tanti punti in comune, a cominciare dal… melting pot delle origini, tra Canada, paese natale di entrambe, Sud America, Cina ed Europa, ma anche differenze tecniche evidenti destinate a dare vita ad una finale avvincente tra due atlete che sembrano avere tutte le qualità per non essere meteore.
Quote del: 10/09/2021
Data: sabato 11 settembre 2021, ore 16
Sede: Arthur Ashe Stadium, New York
US OPEN 2021 FINALE FEMMINILE
LE QUOTE AGGIORNATE
US Open 2021, finale femminile: Raducanu vs Fernandez
Separate alla nascita. Leylah Fernandez e Emma Raducanu sono le “gemelle diverse” del tennis mondiale. Entrambe classe 2002, sono divise da appena tre mesi: Fernandez è nata il 6 settembre a Montreal, Raducanu il 13 novembre a Toronto. La cittadina del mondo Leylah, che fa base in Florida, con padre ex calciatore ecuadoriano e madre di origini filippine, campionessa del Roland Garros junior nel 2019, ha piegato in tre set la numero due del mondo Aryna Sabalenka.
Emma Raducanu, invece, di padre rumeno e madre cinese, ha scelto la nazionalità britannica essendo trapiantata nel Kent dall’età di due anni ed è stata ancora più perentoria essendosi sbarazzata di Maria Sakkari in appena due set, con la greca costretta ad accontentarsi di appena cinque giochi: 6-1, 6-4 il punteggio eloquente, che dà l’idea dell’impressionante dimostrazione di forza da parte dell’atleta messasi in luce a Wimbledon dove raggiunse gli ottavi di finale. Sarà la prima finale tra due teenager agli US Open dal 1999, quando a giocarsi il titolo furono due future ragazze terribili, la 17enne Serena Williams e la 18enne Martina Hingis con successo della svizzera.
US Open 2021, finale femminile: il torneo delle sorprese
In un tennis femminile in cerca ormai da anni di personaggi, ma anche di un’esponente in grado di ergersi sulle colleghe dal punto di vista tecnico e della continuità, il percorso di Fernandez e Raducanu è un segnale di freschezza e gioventù da non sottovalutare, anche se serviranno ovviamente conferme prima di salutare l’epifania di due vere campionesse. Dall’altro lato parlano i contro-exploits realizzati dalla medaglia d’oro e da quella di bronzo di Tokyo 2020, Belinda Bencic e Elena Svitolina, campionessa in carica degli Us Open, e di Karolina Pliskova, la dicono lunga sul vuoto di potere all’interno del circuito, confermato dalla clamorosa e precoce eliminazione della numero uno del mondo Ashleigh Barty già al terzo turno contro Shelby Rogers, numero 53 del ranking Wta (poi fatta fuori dalla stessa Raducanu), ma anche dalle modalità della sconfitta in semifinale della stessa Sabalenka, che ha confermato l’allergia a giocare con freddezza e personalità i punti chiave di un match, quello contro Fernandez, che aveva iniziato dominando.
Il percorso verso la finale
Vuoto di potere che permetterà che a giocarsi il titolo a Flushing Meadows siano due atlete sì mai capaci prima d’ora di raggiungere la finale di uno Slam, ma arrivate fino qui in maniera tutt’altro che casuale. Leylah Fernandez ha raggiunto la finale senza mai perdere un set e cedendo solo 27 giochi, che diventano 43 se si considerano anche i tre turni di qualificazioni. Qualificazioni ben conosciute anche da Emma Raducanu, la cui striscia aperta di nove successi consecutivi nel torneo fin dalle qualificazioni è già nella storia.
Nessun set perso, ovviamente, il massimo concesso alle rivali sono i cinque giochi alla georgiana Mariam Bolkvadze proprio nel tabellone cadetto. Fernandez è reduce dal primo torneo vinto in carriera, il 250 di Monterrey a marzo, valso l’ingresso nella top 70, ma l’exploit a New York è arrivato in atteso, grazie a un crescendo che, dopo i successi ai primi turni sulla croata Konjuh e sull’estone Kanepi, l’hanno vista eliminare in sequenza Naomi Osaka, Angelique Kerber ed Elina Svitolina
Leylah è così entrata nella top 30, che diventerebbe top 20 in caso di vittoria. Nulla al confronto di quanto fatto dalla sfidante, che ha fatto meno vittime illustri a Flushing, eccetto la fresca campionessa olimpica Belinda Bencic, ma che prima di arrivare ai quarti di Wimbledon 2021 era addirittura al numero 338 del ranking Wta: la finale degli US Open le permetterà di sfiorare la top 30.
US Open 2021, finale femminile: quote e pronostico
In comune le due ragazze hanno la capacità di non avvertire la pressione e la personalità che permette loro di giocare alla pari con colleghe ben più navigate, anche se sul piano tecnico le differenze sono evidenti. La finale sarà un testa a testa tra atlete unite dal percorso in crescendo vissuto a Flushing Meadows. Fernandez, che prima dell’exploit di Raducanu era diventata la più giovane finalista in uno Slam dai tempi di Maria Sharapova a Wimbledon nel 2004, ha dimostrato una visione di gioco e una tranquillità da veterana nella semifinale contro Sabalenka, non perdendo mai la calma neppure nel primo set approcciato male probabilmente a causa dell’emozione, per poi riuscire, dopo aver portato a casa il set al tie break, a reagire al passaggio a vuoto nel secondo set, portando il match a proprio favore grazie allo “choccante” game finale, nel quale la bielorussa ha ceduto il servizio a zero.
La stessa personalità, la stessa freddezza e la stessa incredibile tranquillità sono qualità che appartengono a Emma Raducanu, stupefacente per come ha saputo dominare Sakkari. Su chi puntare, allora? Fernandez ha mostrato in semifinale anche intelligenza tattica, sfiancando Sabalenka dopo aver portato la bielorussa su terreni poco favorevoli, quello della mobilità e quello del dritto da giocare in corsa. Raducanu, favorita secondo le quote di bwin che la danno vincente a 1,60 contro il 2,30 dell’avversaria, potrà invece giocarcela con una superiore potenza fisica, sulla forza e sulla qualità del proprio rovescio e sulla capacità di riuscire sempre ad anticipare il colpo dell’avversaria. Una lottatrice da una parte, una giocatrice più tecnica dall’altra. Fernandez ha avuto un tabellone più impegnativo e potrebbe essere più preparata ad una finale lunga, ma puntiamo su una vittoria in quattro set di Raducanu, più matura, talentuosa e preparata ad un match di lotta e di governo.
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Crediti Immagine: Getty Images