Il campionato del mondo di Formula 1 è anche una questione politica, o meglio molto di ciò che accade in pista è conseguenza di scelte, decisioni e regolamenti a livello della più alta istituzione planetaria in materia: la FIA. Andiamo allora a vedere le principali novità del regolamento f1 2020, insieme ad alcune curiosità sul mondo del più iconico campionato automobilistico.
Nuovo regolamento F1 2020, tutto quello che c’è da sapere
La stagione iniziata nel luglio scorso, con notevole ritardo sulla tabella di marcia inizialmente prevista e con un calendario ancora in divenire, si disputa alla luce dell’ultima versione del regolamento pubblicato dalla FIA. Andiamo a vederne gli aspetti principali, fino a quelli che forse non tutti conoscono.
Regolamento punti F1
Il sistema dei punteggi rimane quello del 2019, con una forbice da 25 a 1 punto assegnati alle prime 10 posizioni, secondo quanto segue
- classificato 25 punti
- classificato 18 punti
- classificato 15 punti
- classificato 12 punti
- classificato 10 punti
- classificato 8 punti
- classificato 6 punti
- classificato 4 punti
- classificato 2 punti
- classificato 1 punto
Previsto inoltre un ulteriore punto per chi centra il giro veloce in gara, a patto che concluda entro le prime 10 posizioni.
Regolamento F1 motori, power unit e sviluppo vetture
I motori che spingono le monoposto sono anche per questa stagione dei turbo da 1.6 cc con 6 cilindri a V. Si tratta di motori ibridi, per i quali il gruppo di propulsione è detto globalmente “power unit” e comprende il motore a combustione interna, il turbocompessore, le unità di recupero energia termica (MGU-H) e di energia cinetica (MGU-K), la batteria in cui viene accumulata l’energia recuperata e la centralina elettronica di controllo, per connettere e gestire i diversi tipi di energia accumulata.
Ogni pilota ha diritto a una nuova power unit ogni 7 gran premi. Vista la particolarità della stagione si è stabilito un default di 2 power unit a pilota, ma se la stagione dovesse comporsi di almeno 15 gran premi le power unit a testa diventerebbero 3. Ogni violazione di tale regola comporta una penalizzazione in griglia, da soppesare e infliggere nel gran premio in oggetto o in quello successivo.
Per la situazione straordinaria venutasi a creare con la pandemia, la FIA ha deciso di contenere i costi tutelando il campionato e imponendo alle scuderie di bloccare lo sviluppo tecnologico delle vetture, correndo di fatto anche nel 2021 con le vetture del 2020. Al momento c’è una deroga costituita dai cosiddetti “token” di aggiornamento. In teoria sarebbero consentiti due token per ogni squadra, da una stagione all’altra. Al momento è però tutto ancora ammantato d’incertezza, perché ci sono possibili interpretazioni che favorirebbero alcuni team a svantaggio di altri.
Regolamento F1 2020: i pneumatici
Previste per il 2020 le stesse mescole dell’anno precedente. Tali mescole sono 5, denominate C1, C2, C3, C4 e C5 dalla più dura alla più morbida. Anche la colorazione rimane identica: in bianco le mescole più dure, in giallo le intermedie e in rosso le morbide. La novità riguarda la ripartizione dei 13 treni di gomme previsti in ogni gara per ciascun pilota. Si è deciso per un forfait, quindi ogni pilota avrà a disposizione 8 treni di soft, 3 di medie e 2 di hard per ciascun weekend di gara.
Vista la particolarità del calendario, che è quasi tutto concentrato in continente europeo, viene allentato l’obbligo per i fornitori di pneumatici (la Pirelli) di comunicare con largo anticipo le mescole selezionate per le gare in questione. Per i piloti, rimane in vigore l’obbligo di partire in Q3 lo stesso treno di gomme usato per centrare il miglior tempo in Q2.
Nuovo regolamento F1: le qualifiche
Rimane in vigore il regolamento 2019 per le sessioni di qualifica. Prevista dunque una Q1 della durata di 18 minuti, a cui prendono parte tutte e 20 le vetture. Rimangono esclusi i 5 piloti con i tempi peggiori e si dà il via alla Q2, che dura 15 minuti e alla quale prendono parte in 15. Anche qui sono 5 i piloti esclusi e così i 10 piloti rimanenti si giocano le prime 10 posizioni della griglia in Q3, dalla durata di 12 minuti.
Mondiale F1, domande e curiosità
Ci sono domande che un po’ tutti si sono chiesti almeno una volta, guardando una gara di Formula 1. Cerchiamo allora di sintetizzarle qui.
La benzina delle Formula 1 è diversa?
Le vetture di F1 utilizzano un carburante molto simile a quello che utilizziamo noi ogni giorno. In generale è circa per il 99% la stessa cosa, con qualche eccezione e una tecnologia ovviamente sempre in evoluzione. Negli ultimi tempi alcune squadre hanno aggiunto molecole per rendere il carburante più calorico e leggermente più performante in termini di cavalli sviluppati. Non tutte le squadre utilizzano l(es. Shell e Ferrari, Petronas e Mercedes, Total e Red Bull).
Quale è la velocità massima di una F1?
Ovviamente dipende da vettura e circuito. In assoluto il record spetta alla Williams-Mercedes di Valtteri Bottas, che nel 2016 fece segnare nel Grand Prix del Messico una velocità massima di 372,5 km/h. In un circuito cittadino come quello del Principato di Monaco, invece, la velocità massima è molto più contenuta: circa 280 km/h.
Quanto costa una vettura di F1?
Difficile dare una risposta aggiornata. Sicuramente diversi milioni di euro, a seconda dell’importanza del team e dei relativi budget. Ad esempio è noto che la Ferrari F1 2018 costò 15.547.400€. Tuttavia, gran parte di questa spesa (14 milioni) venne utilizzata per la Power Unit.
A livello di team e di stagione l’approssimazione si allarga ulteriormente. In generale una scuderia media spende non meno di 160-170 milioni di euro per ogni stagione.
Esiste il rifornimento in gara, in F1?
No, il rifornimento è vietato dal 2010.