esultanze nel calcio
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Le esultanze nel calcio più famose: le scene iconiche degli ultimi anni

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Quando si trovano sul rettangolo verde i giocatori danno libero sfogo alla loro fantasia, soprattutto dopo aver segnato un gol. Le esultanze nel calcio sono sempre apprezzate e in molti sono diventati particolarmente popolari anche per le loro curiose movenze.

L’importanza delle esultanze nel calcio

Quante volte le più classiche esultanze nel calcio si sono rivelate fonte di ispirazione nel corso delle partitelle ai campetti o al cortile con gli amici? I festeggiamenti di un gol rappresentano forse l’aspetto più folkloristico di questo sport. Nemmeno l’introduzione del VAR, che talvolta ritarda l’effettiva convalida di una rete, ha frenato questo fenomeno. Anche nel mondo professionistico si sono sempre viste le più disparate esultanze dei calciatori. Le più comuni sono quelle che riguardano veri e propri balletti o intere scenette improvvisate con i propri compagni di squadra. Ne sa qualcosa ad esempio l’ex attaccante inglese Peter Crouch, che dopo un gol era solito fermarsi e far finta di muoversi come un robot. Talvolta le esultanze non hanno un significato specifico e diventano semplicemente un modo divertente per tirare fuori la propria gioia. Non è necessario, dunque, che abbiano un collegamento specifico col calcio.

I balletti, in particolare, possono contenere piuttosto rimandi al proprio Paese di provenienza. Non a caso sono soprattutto i giocatori stranieri a cimentarsi in questo tipo di esultanza, riproducendo magari qualche danza più famosa all’estero. Non mancano i casi in cui si prendono in prestito degli oggetti singolari per rendere il momento ancora più colorito. Ecco allora che spuntano fuori bandiere, macchine fotografiche o maschere, come quelle di Pierre-Emerick Aubameyang. Le esultanze giocose restituiscono una parentesi gioviale agli spettatori e contribuiscono ad avvicinare al mondo del calcio anche i più piccoli, che vedono nei giocatori dei beniamini alla stregua dei supereroi.

Le migliori esultanze dei giocatori di Serie A

Insomma, di spunti per delle belle esultanze da fare a calcio ce ne sono a bizzeffe. Non c’è da stupirsi, quindi, se alcune sono diventate celebri anche in Serie A. Impossibile non citare l’urlo di battaglia di Cristiano Ronaldo, arrivato alla Juventus nel 2018 e spesso protagonista delle quote scommesse sulla Serie A, specialmente in relazione al titolo di capocannoniere. Il salto con atterraggio a gambe divaricate al grido di “Siuuu”, inventato tempo addietro, ha fatto il giro del mondo. Tra gli attaccanti che hanno calcato i campi italiani, però, probabilmente quello con l’esultanza più iconica era Gabriel Batistuta. L’argentino era solito mimare dei colpi di mitragliatrice dopo aver segnato e i tifosi di Fiorentina e Roma erano piuttosto abituati a vederlo “sparare”.

Solo in parte l’esultanza di Krzysztof Piatek ricorda quella del “Re Leone”. L’ex attaccante del Genoa, infatti, tende a incrociare le braccia per poi simulare dei colpi di pistola dalle mani. Caratteristica della Serie A era anche la “sviolinata” di Alberto Gilardino, che dopo i goal si inginocchiava spesso facendo finta di suonare il violino. Un gesto che il centravanti ha potuto ripetere anche in occasione dei vittoriosi Mondiali del 2006, dopo la rete agli Stati Uniti. I più nostalgici, invece, ricorderanno sicuramente Obafemi Martins, attaccante nigeriano che ha vestito la maglia dell’Inter dal 2001 al 2006. Soprannominato “Oba Oba”, Martins era in grado di eseguire più capriole all’indietro con una precisione invidiabile. Un marchio di fabbrica che gli è rimasto appiccicato addosso anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo.

Crediti immagine: Alamy

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