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Gesti di fair play nel calcio: gli episodi più famosi

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Il furore agonistico che traspare dalle partite di pallone concede raramente spazio a scene di grande correttezza e sportività. Tuttavia, alcuni esempi di fair play nel calcio sono rimasti impressi nella mente degli appassionati.

L’importanza dei gesti di fair play nel calcio

Il calcio è indubbiamente uno degli sport più popolari al mondo, se non il più diffuso in assoluto. Va da sé che sono in tanti a praticarlo anche amatorialmente. Ai professionisti, dunque, spetta anche il compito di fungere da modello paradigmatico per tutti i giovani e le potenziali nuove leve che si avvicinano a questa disciplina. Quando si gioca ad alti livelli la posta in palio può essere molto importante. A maggior ragione i gesti di fair play nel calcio che conta finiscono con l’ottenere ampi consensi mediatici.

Alcune espressioni della buona creanza dei giocatori vengono tradotte talvolta in usanze diventate comuni. Ne sono un esempio il cosiddetto terzo tempo o il “pasillo de honor”, che viene riservato dagli avversari ai vincitori di una competizione. Anche a partita in corso, comunque, è possibile assistere a qualche situazione che esalta la sportività degli atleti. Molti campioni vengono ricordati a distanza di tempo anche per la loro condotta esemplare in campo.

Alcuni episodi di fair play nel calcio

Non sono pochi gli esempi di fair play nel calcio che sono stati presi poi come modello negli anni a venire. Tra gli episodi che hanno riguardato i giocatori italiani si ricorda soprattutto quello che vide protagonista Paolo Di Canio ai tempi del West Ham, nel 2000. L’ex attaccante si ritrovò libero di tirare a porta vuota contro l’Everton, in quanto il portiere dei Toffees era appena finito a terra a causa di uno scontro. Di Canio pensò bene di bloccare il pallone con le mani e fermarsi. Di fatto l’arbitro chiuse un occhio, ma il gesto di Di Canio fu particolarmente apprezzato dagli spettatori. A fine stagione il giocatore fu insignito proprio di un premio per il fair play.

Nel 2009, durante un Ascoli-Reggina in Serie B, il difensore Carlos Adrian Valdez in forze si era infortunato in campo e provò a buttare la palla fuori. La sfera fu però intercettata dai marchigiani, che non avevano colto le intenzioni dell’avversario e andarono a segnare. Bepi Pillon, allora allenatore dell’Ascoli, ordinò quindi di restituire il gol alla Reggina. Situazione analoga si verificò in Championship (la Serie B inglese), nel 2019. Il Leeds di Marcelo Bielsa permise all’Aston Villa di realizzare gratuitamente un gol dopo aver segnato mentre gli avversari si stavano preoccupando per le condizioni di un loro compagno a terra.

Un episodio recente in Serie A

Più raramente si assiste invece al caso di un giocatore che scagiona un avversario da un fallo. Uno degli episodi più recenti in tal senso risale al 2021, quando in Atalanta-Torino di Serie A fu addirittura cancellato il cartellino giallo a Cristian Romero, accusato di aver atterrato Andrea Belotti in area. Nonostante i granata fossero in svantaggio, il “Gallo” comunicò subito all’arbitro che non c’era stato nessun contatto, rinunciando al rigore. Nell’ambito delle scommesse non sono previste puntate specifiche su eventuali gesti di fair play, ma le quote sul calcio si concentrano comunque sulla condotta dei giocatori attraverso le opzioni relative ai cartellini e alle sanzioni disciplinari.

Crediti immagine: Alamy

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