Quanto costa un gol in Serie A: da Ribery a Messias passando per CR7, i bomber più e meno convenienti
Quanto costa un gol in Serie A: da Ribery a Messias passando per CR7, i bomber più e meno convenienti

Quanto costa un gol in Serie A: da Ribery a Messias passando per CR7, i bomber più e meno convenienti

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Si fa presto a dire “gol!”, ma anche a dire “spending review”. Ecco, vi siete mai chiesti quanto costa in media un gol in Serie A? E ancora, quale è il giocatore più costoso per rapporto tra stipendio e gol segnati, e quale il più conveniente? Abbiamo curiosato tra gli ingaggi e il rendimento dei giocatori, per darvi degli ordini di grandezza

Quanto costa un gol in Serie A: tutto quello che c’è da sapere

Nella Serie A 2020/21 il monte ingaggi globale è di 1 miliardo e 237 milioni di euro circa, i gol segnati fino al momento sono 689. La media di costo per gol non è proprio correttissima, perché negli ingaggi sono compresi anche portieri e difensori, che in genere i gol devono impedirli. Ad ogni modo abbiamo giocato un po’ incrociando i dati dei gol realizzati ad oggi dagli attaccanti della Serie A e i loro stipendi. Ecco cosa è venuto fuori.

CR7 il più caro? Sì, ma non nel costo per gol

Non serve una sfera di cristallo né un master in management sportivo per sapere che Cristiano Ronaldo è di gran lunga il giocatore più pagato della Serie A. Il suo ingaggio (31 milioni netti a stagione) è quasi 4 volte quello del secondo più pagato (il compagno di squadra Matthijs de Ligt con 8 milioni). Ciò indurrebbe a pensare che i gol più cari di tutti siano i suoi, ma così non è. Il suo rendimento è infatti sempre molto alto, sotto il profilo realizzativo, mentre non si può dire altrettanto per altri giocatori comunque pagati profumatamente.

Considerando per ovvie ragioni solo i giocatori offensivi, il giocatore che ha comportato finora l’investimento più oneroso è Franck Ribery, che a fronte di un ingaggio da 4 milioni netti a stagione ha finora prodotto un solo gol. Vero è che il funambolo francese è fermo per infortunio da circa un mese e il suo è stato un utilizzo a singhiozzo, ma stiamo pur sempre parlando di 17 presenze totali, condite appunto da un solo gol.

Se si parla di infortunati, non sono molti i giocatori che possono dire di essersela passata peggio di Paulo Dybala. L’argentino è stato letteralmente martoriato dagli infortuni e tuttora è indisponibile. Ciò non poteva non influire sul suo rendimento e infatti, da un punto di vista economico, il verdetto è impietoso: ognuno dei 2 gol degnati da “La Joya” è costato finora alla Juventus 3,65 milioni di euro. Ciò non è in alcun modo considerabile una colpa dell’argentino, ma la sua prolungata assenza è una delle ragioni per cui la Juventus di quest’anno stenta a decollare nelle scommesse sulla Serie A.

Dzeko-Mayoral, confronto impari

Dopo anni da leader indiscusso, Edin Dzeko sta vivendo una stagione difficile alla Roma. Prima la mancata cessione e poi rapporti sempre più deteriorati col tecnico Fonseca, più gli immancabili infortuni: la stagione del bomber sloveno è finora da dimenticare. Al suo posto, viste anche le settimane in cui Dzeko è stato fuori rosa, Fonseca ha utilizzato Borja Mayoral, giovane attaccante iberico giunto nella Capitale in prestito dal Real Madrid. Dopo un iniziale impaccio dovuto alle prevedibili necessità di ambientamento, Mayoral ha iniziato a incidere. Oggi il paragone con il suo imgombrante alter-ego è impietoso per quest’ultimo. Edin Dzeko ha segnato 7 gol, praticamente meno di una ogni milione incassato annualmente. Dall’altra parte Mayoral, che percepisce un ingaggio di 2,3 milioni netti a stagione, ha segnato un gol in meno rispetto al compagno-rivale, ma con un costo a gol di molto inferiore: 383.333€. Fatte le debite considerazioni sull’età e sul fatto che Dzeko è di proprietà della Roma mentre Mayoral no, se i due dovessero continuare con questi numeri non sarebbe da escludere una conferma dello spagnolo e una partenza – stavolta sì – dello sloveno.

Un Messias a buon mercato

Sull’altra sponda del fiume siedono i sottovalutati, sottopagati o come li si voglia chiamare. Il goleador più conveniente della Serie A è per distacco Junior Messias, 30enne fantasista brasiliano scoperto 6 anni fa da Ezio Rossi mentre faceva il fattorino in Piemonte. Un anno di Eccellenza, due di C, uno di B con il Crotone che gli vale subito la promozione in Serie A. Nessuno si aspettava grandi cose da un giocatore nato praticamente dal nulla, invece Messias ha finora pienamente ripagato la fiducia con 6 reti. Purtroppo per i pitagorici queste reti non sono sufficienti a risollevare le sorti della squadra, ormai data per spacciata nelle quote sul calcio relative alla lotta per non retrocedere. Ad ogni modo i 110.000€ che gli riconosce il presidente Vrenna sono senza alcun dubbio soldi ben spesi: poco più di 18mila euro per ciascun gol segnato!

Gli altri bomber “in saldo”: il caso Muriel

Ottimi investimenti sono stati anche quelli per il duo spezzino Nzola-Gyasi, ma anche per il redivivo Destro. E non pensiate che i gol a buon mercato si trovino solamente nelle squadre di bassa classifica. Ognuno dei 10 gol siglati finora da Ciccio Caputo nel Sassuolo costa appena 80.000€, ma ci sono investimenti contenuti anche nelle squadre di vertice.

Tra le squadre in lotta per un posto in Champions League c’è l’Atalanta di Luis Muriel, che è un caso raro di estrema efficienza “pallonara”. Il Colombiano è in lotta nelle quote sul capocannoniere della Serie A con 14 reti, ognuna delle quali è finora costata alla società meno di 130mila euro. Non solo, perché il colombiano è per ampio distacco il giocatore con la più alta frequenza di gol per il tempo trascorso in campo: uno ogni 53,7 minuti!

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