Autodromo del Mugello, l'esordio F1 di un circuito tutto Rosso: ecco la sua storia
Autodromo del Mugello, l'esordio F1 di un circuito tutto Rosso: ecco la sua storia

Autodromo del Mugello, l’esordio F1 di un circuito tutto Rosso: ecco la sua storia

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“La F1 è strana, Beppe” (semicit.)

L’attuale stagione di Formula 1 è qualcosa di unico, in larga parte per la pandemia globale che ha prima messo a forte rischio la disputa stessa del campionato, poi ha prodotto un calendario totalmente sconvolto rispetto alle previsioni. In tutto ciò, la storia riesce sempre a disegnare qualche parabola beffarda. Ad esempio riuscendo a fare piovere sempre più sul bagnato in casa Ferrari, nel mezzo forse del peggior momento della propria storia, come competitività globale. Eppure è proprio appartenente alla Ferrari il circuito del Mugello che, per la prima volta dopo più di 40 anni, ospiterà un Gran Premio di F1. Andiamo a scoprirlo insieme.

Mugello, storia di un circuito tutto italiano

Si chiamerà ufficialmente “Pirelli Gran Premio della Toscana Ferrari 1000”, ma per tutti sarà il primo GP del Mugello in Formula 1, quello del prossimo 13 settembre. La denominazione scelta dalla FIA, sponsor a parte, viene intitolato alla regione ospitante per non creare doppioni con il GP d’Italia che si disputa una settimana prima a Monza (un po’ come successo già con altre gare “doppie” in questa stagione, dall’Austria all’Inghilterra). Soprattutto, però, colpisce quel “Ferrari 1000”: il motivo è che, curiosamente, si tratterà della millesima gara disputata dalla Rossa in F1. E la scuderia di Maranello è, non a caso, proprietaria di un circuito del quale vi raccontiamo la storia qui, in questa interessante infografica.

Ferrari, la beffa di una festa nell’annus horribilis

Probabilmente quella attuale non passerà alla storia come la peggiore stagione in assoluto, per la Ferrari. Quella del 1980 rimane forse irraggiungibile, con 10 ritiri su 14 gare, fallimento su tutta la linea anche considerando che si arrivava da un’annata dominante (1° Scheckter, 2° Villeneuve). Quell’anno la 312 T5 progettata dall’Ing. Mauro Forghieri riuscì a collezionare appena tre quinti posti, come miglior risultato, giungendo addirittura decima nel mondiale costruttori. Quest’anno, proprio allo scoccare del millesimo GP celebrato con la gara d’esordio di una pista “di casa”, la Ferrari è attualmente quinta, a un abisso dalle Mercedes. Soprattutto, a preoccupare sono le prospettive della Rossa per l’attuale ma anche la prossima stagione, visto il regolamento emanato dalla F1 sullo sviluppo delle vetture.

Da quando sono entrati in vigore power unit e motori turbo-ibridi la casa di Maranello ha spesso faticato a rimanere in lotta per grandi obiettivi. Ma fino all’anno scorso nessuno, dagli esperti ai siti di scommesse sportive, avrebbero mai ipotizzato una Ferrari così irrimediabilmente lontana dal vertice.

Mugello, esordio low profile in attesa del grande pubblico

Già da svariati anni teatro di numerosi test invernali della Ferrari (nella foto in alto un test di Michael Schumacher), l’Autodromo del Mugello vive il suo esordio in F1 un po’ “in sordina”, sostanzialmente a causa dell’assenza di pubblico. La passione degli italiani per i motori – e soprattutto per la Ferrari – è enorme, smisurata. Anche in una stagione molto sotto tono come l’attuale, siamo certi che ci sarebbe stata la solita e immancabile invasione pacifica, oltre ai curiosi attirati dall’occasione storica di una prima volta. Le scommesse sulla F1 confermeranno l’enorme attesa che c’è su questo GP, che negli anni a seguire potrebbe diventare un nuovo appuntamento fisso del mondiale. Con una Rossa meno sbiadita, si spera.

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