MotoGP Indonesia 2022
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MotoGP Indonesia 2022: Honda e Yamaha a caccia di riscatto

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Archiviato lo scoppiettante primo GP in stagione in Qatar conclusosi con una storica tripletta italiana, la stagione del Motomondiale prosegue in Indonesia, dove si torna a fare tappa dopo 25 anni. Inaugurata a novembre e testata durante i test di febbraio la pista di Mandalika presenta diverse incognite, ma sembra prestarsi al riscatto dei grandi delusi del debutto. Il pronostico MotoGP Indonesia 2022!

Quote del: 18/03/2022

Partenza: domenica 20 marzo, ore 8.00

Sede: Mandalika International Street Circuit (Mandalika, Indonesia)

GP INDONESIA 2022
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MotoGP Indonesia 2022, la presentazione

Due settimane dopo lo spettacolare quanto sorprendente prologo in Qatar il Circus della MotoGP si sposta di poche migliaia di chilometri ad est per consumare una delle due novità del calendario del Mondiale 2022 insieme al ritorno dopo 40 anni del GP di Finlandia, in programma per luglio. Dopo 25 anni, infatti, si torna a correre in Indonesia, dove le due ruote a motore si sono viste appena due volte, nel 1996 e nel 1997, ma sul vecchio circuito di Bogor.

Quest’anno invece i bolidi sfrecceranno sulla nuovissima pista cittadina di Mandalika, inaugurata nel novembre 2021 con la tappa del Mondiale Superbike conclusasi con la doppia vittoria di Jonathan Rea e già teatro lo scorso febbraio di una delle sessioni di test pre-stagionali. Il GP d’Indonesia ha di fatto preso il posto in calendario del Gran Premio di Doha che nel 2021 rappresentò il secondo appuntamento della stagione, già sette giorni dopo l’apertura in Bahrain sullo stesso circuito e segna la metà della prima parte del percorso extra-europeo del calendario 2022, che ad aprile si sposterà nel continente americano per la doppia trasferta ravvicinata tra Argentina e Texas.

Da Rossi a Biaggi, la (breve) storia di una corsa molto italiana

Le differenze rispetto alle prime ed uniche due edizioni del GP di Indonesia nella storia del Motomondiale sono sostanziali e rispecchiano quelle di uno sport che in quasi un quarto di secolo ha cambiato totalmente pelle, dal passaggio dalle 500 alla MotoGP agli inevitabili cambi dei protagonisti, fino alla costruzione di un circuito più moderno. Certo nel primo anno del post Valentino Rossi non può che fare sensazione pensare che a Sentul nel 1997 l’allora 18enne pilota di Tavullia centrò su Aprilia la 12a ed ultima vittoria della propria carriera nella classe 125, al termine di un’annata trionfale che avrebbe visto la futura leggenda del MotoMondiale vincere 11 GP sui 15 totali e conquistare la prima delle proprie nove corone iridate.

Detto che la Honda ha conquistato entrambi i GP d’Indonesia disputati nella allora classe regina, con Mick Doohan nel 1996 e con il giapponese Tadayuki Okada nel 1997, nello stesso anno Max Biaggi la spuntò nella 250, sul finire della stagione che si sarebbe chiusa con il quarto e ultimo titolo mondiale consecutivo conquistato dal pilota romano nella classe mediana, l’unico in sella alla Honda dove si era trasferito in quella stagione dopo la fine del felice binomio con l’Aprilia. Dal punto di vista ambientale, il passaggio da Bogor a Mandalika non modificherà le condizioni climatiche che saranno all’insegna del caldo umido, seppur con la possibilità di forti acquazzoni, gli stessi verificatisi durante la tre giorni di test a febbraio.

MotoGP Indonesia 2022: caratteristiche del circuito, quote e pronostico

La pioggia è attesa protagonista in Indonesia anche per il penultimo fine settimana di marzo, un aspetto che non può che influire sul compito di sbilanciarsi sui favoriti per un GP reso già difficile dal fatto che si è a inizio stagione e che la prima corsa dell’anno si è divertita a stravolgere ogni tipo di previsione.

A Mandalika i piloti dovranno affrontare un circuito con asfalto molto ampio e con tanti curvoni veloci uniti da pochi rettilinei e con una sola, vera frenata, aspetto che più che Enea Bastianini, reduce dall’exploit in Qatar, e gli altri uomini del team Ducati potrebbe favorire le caratteristiche della Yamaha di Fabio Quartararo, deludente a Doha, oltre che delle Honda di Pol Espargarò, autore del miglior tempo a febbraio e tra le rivelazioni in Qatar, e Marc Marquez, favorito numero uno per il successo in Indonesia secondo le principali quote sportive. Outsider di lusso le Suzuki di Joan Mir e Alex Rins, lontane, ma non troppo, dai migliori nell’ouverture della stagione.

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Crediti Immagine: Getty Images

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