Alla scoperta dei punti deboli di Klitschko: sei debolezze sulle quali Joshua può picchiare duro
Alla scoperta dei punti deboli di Klitschko: sei debolezze sulle quali Joshua può picchiare duro

Alla scoperta dei punti deboli di Klitschko: sei debolezze sulle quali Joshua può picchiare duro

Anthony Joshua è favorito a battere Wladimir Klitschko nel match di Wembley del 29 aprile. Come mai l’ex campione del  mondo – uno dei più grandi pesi massimi di sempre – arriva all’incontro da underdog? Nella grafica sottostante abbiamo messo in risalto sei punti deboli dell’ucraino che il giovane britannico potrà sfruttare

Resistenza agli attacchi

Uno dei punti deboli su cui Klitschko non è mai riuscito a lavorare (e difficilmente riuscirà a farlo in futuro) è la difesa del mento. Tre delle sue quattro sconfitte sono arrivate per colpi subiti a distanza ravvicinata ed è difficile vedere il pugile ucraino avvicinarsi troppo al suo avversario. Molti avversari coi quali ha combattuto erano più piccoli e leggeri di lui, motivo per cui gli è stato pressoché impossibile rompere le linee di difesa di Klitschko. Joshua al contrario è alto come lui e ha braccia ugualmente lunghe: una struttura fisica adatta a portare attacchi a lungo raggio che possano trovare dolorose falle nella difesa dell’avversario.

Fame

Klitschko è stato un pugile ambizioso e competitivo, ma cosa rimane della sua fame di vittorie arrivato a 41 anni e con una serie di interessi da gestire anche al di fuori del mondo della box? In più, prima o poi anche la famiglia, con la giovane figlia Kaya e la compagna Hayden Panettiere, pretenderà tutta la torta per sé.

La mancanza di grandi motivazioni si è fatta sentire nei pochi incontri degli ultimi anni – contro David Haye, Tyson Fury e Alexander Povetkin -, durante i quali Klitschko ha sempre cercato di non abbandonare la propria comfort zone al centro del ring, dove il suo jab è più efficace. La morte dell’allenatore Manny Steward nel 2012 è stata un duro colpo. Steward era più portato a incoraggiare Klitschko a una maggiore aggressività sul ring, cosa che è mancata invece nei match degli ultimi anni.

Giocare sulla difensiva contro un pugile più giovane, energico e affamato come Joshua potrebbe non essere la più lungimirante delle tattiche.

Tempismo e precisione

Una caratteristica comune di molti avversari di Klitschko è stata quella di volerlo combattere dritto per dritto, diventando così un bersaglio facile per i suoi attacchi.

Quelli che hanno dimostrato capacità di muovere bene la testa e sapere adattare la propria tattica di combattimento – non ultimi Fury e Haye, gli avversari più elusivi per Klitschko – hanno messo l’ex campione del mondo in grande difficoltà.

Contro Fury, Klitschko ha faticato ad affondare il colpo, cosa che spesso coincide con la decisiva fase di declino per un pugile. Prima di lui, nell’incontro con Bryant Jennings – in una situazione ancora più rilevante trattandosi di un avversario più monodimensionale – ha portato a segno solo il 26% dei suoi colpi.

Combattere sulla difensiva

Potendoselo permettere, vista la taglia e lo strapotere fisico, Klitschko ha sempre preferito impostare gli incontri attaccando dal centro del ring. I suoi avversari sono stati spesso costretti a impostare il match sulla difensiva, girandogli intorno e rischiando spesso di essere messi k.o.

Contro quelli che invece hanno cercato di avvicinarsi di più, Klitschko ha spesso sfruttato il clinch, soprattutto per fargli sentire il peso del proprio corpo e prosciugarli il più possibile le energie. Una tattica su cui gli arbitri hanno chiuso fin troppo un occhio.

Non patendo uno svantaggio significativo in fatto di taglia, Joshua non dovrebbe rischiare troppo ad avvicinarsi, e anzi potrebbe addirittura minare l’effetto di uno degli approcci favoriti da Klitschko.

La forza nella parte alta del corpo

Se Joshua dovesse avere successo nella sua tattica, potrà puntare non solo a colpire Klitschko al corpo, ma a minare completamente la sua stabilità.

In questo modo si garantirebbe lo spazio per mandare a segno ganci e uppercut: combattendo così, si spianerebbe la strada per la vittoria.

Prevedibilità

L’incisività del jab di Klitschko è un’arma a suo favore, ma ci dice anche un’altra cosa: che lui ha abusato fin troppo di questa mossa ed è diventato prevedibile. Questa cosa lo ha portato alla sconfitta contro Fury, bravo a spostare l’incontro su un territorio diverso. La velocità di Joshua potrebbe significare grande varietà di attacchi. Non una buona notizia per chi ultimamente fatica a mandare pugni a segno.

Il modo migliore per assicurarsi la vittoria in un incontro è portare l’avversario allo stremo fino al k.o., senza tentare la sorte ai punti. Klitschko avrà la forza e la lucidità per trascinare Joshua al tappeto?

X
Share to...