Ultimi pronostici tennis oggi della settimana con la finale di Umago. Sarà stata vera gloria quella di Carlos Alcaraz contro gli italiani? Dopo le sconfitte consecutive contro Berrettini, Sinner e Musetti lo spagnolo ha sudato freddo nella semifinale contro Giulio Zeppieri e ora si ritrova di fronte in finale l’altoatesino. Meno di quattro settimane dopo lo spettacolare ottavo di finale di Wimbledon la rivalità destinata ad infiammare i prossimi anni si rinnova sulla superficie preferita dal numero 5 del mondo, che sembra però avere perso la brillantezza di inizio stagione.
Quote del: 31/07/2022
Data: domenica 31 luglio 2022, ore 20.15
Sede: ITC Stella Maris (Umago)
ALCARAZ-SINNER
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Pronostici tennis oggi, ATP 250 Umago la finale: è ancora Alcaraz-Sinner
Un mese dopo il già leggendario match di Wimbledon, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sono di nuovo di fronte. Questa volta in palio non c’è il premio del quarto di finale contro Novak Djokovic, bensì un titolo vero e proprio, quello del 250 di Umago, dove il murciano si presenta da campione in carica, mentre l’altoatesino punta a confermare il feeling italico con il torneo istriano, diventando il terzo azzurro a trionfare, ma soprattutto a bissare lo scalpo dello spagnolo per staccare proprio il rivale di giornata come numero di tornei vinti, attualmente cinque a testa, sbloccare il contatore dell’anno solare e convincere Carlitos stesso e gli addetti ai lavori che il trono degli aspiranti dominatori degli Slam futuri vada, quantomeno, condiviso.
Il terzo confronto tra i due, che si erano affrontati per la prima volta a Parigi-Bercy nel 2021, con successo di Alcaraz, è però il primo a giocarsi sul terreno preferito dallo spagnolo, quella terra rossa dove forse il murciano non è imbattibile come a inizio stagione, ma che ha di certo meno segreti rispetto al prato verde londinese dove poche settimane Sinner ha toccato il punto più alto di una stagione che ha ancora molto da dire. Non solo negli Stati Uniti.
ATP Umago story, il torneo degli italiani
Tra i vincitori del torneo di Umago ci sono solo due nomi italiani, in 32 edizioni, entrati peraltro nell’albo d’oro negli ultimi sei anni. Non abbastanza, almeno in apparenza, per giustificare il feeling ormai storico tra i colori azzurri e una competizione che, comunque, un legame con l’Italia ce l’ha già nella storia, disputandosi in Istria, ma tanto Fabio Fognini, vincitore nel 2016, quanto Marco Cecchinato, nel 2018, hanno ricordi piacevoli del torneo che vanno al di là dei successi: il ligure è infatti arrivato per due volte all’ultimo atto ad Umago, come in carriera è riuscito a fare solo ad Amburgo e San Pietroburgo, mentre il palermitano ha legato l’affermazione in terra croata all’anno di grazia che lo vide vincere anche a Budapest, raggiungere la storica semifinale a Parigi ed entrare nella top 20.
A questi exploit vanno aggiunte le storiche finali conquistate dall’attuale capitano di Davis Filippo Volandri (2003 e 2004), da Potito Starace (2010) e da Paolo Lorenzi (2017), tutti sempre sconfitti da specialisti come Moyá, Cañas, Ferrero e Rublev e i buoni risultati ottenuti da Stefano Travaglia, ai quarti nel 2019, anno in cui Salvatore Caruso centrò la semifinale, e nel 2021. A far sperare Sinner è la statistica che negli ultimi 17 anni ad Umago si è sempre registrato un vincitore diverso e che l’ultimo a fare bis consecutivo è stato Carlos Moyá, primatista di successi, ben cinque, spalmati tra il 1996 e il 2007 con in mezzo la tripletta 2001-2003.
Pronostici tennis oggi, ATP 250 Umago: quote e pronostico
Dal punto di vista tecnico l’unica semifinale “vera” è stata quella che ha impegnato Carlos Alcaraz per quasi tre ore contro il cuore di Zeppieri, arresosi solo ai crampi dopo aver fatto match pari per oltre un set. In serata, infatti, Sinner ha passeggiato contro Federico Agamenone, risparmiando energie preziose a livello fisico in una pratica sbrigata in meno di un’ora e mezza contro l’argentino trapiantato in Salento. Nonostante ciò, l’altoatesino non sarà favorito secondo le ultime quote sul tennis. Dall’altro lato va detto che nel quarto di finale i ruoli si erano invertiti, con Alcaraz capace di travolgere Bagnis e Sinner costretto invece a faticare più del previsto al cospetto di Carballes Baena.
I rilievi tecnici nell’ultima fatica stagionale sulla terra non vanno presi troppo alla lettera, alla vigilia dell’inizio della lunga parentesi sul cemento che precederà la tradizionale conclusione indoor, ma è un dato di fatto che l’Alcaraz visto in estate non è quello brillante e implacabile che a lungo in primavera era parso imbattibile. Sinner ha quindi la possibilità di allungare il digiuno del murciano, infliggendogli la seconda sconfitta consecutiva in una finale, a patto di mostrare la migliore versione di sé, sia al servizio, che resta il fondamentale sul quale Vagnozzi e Cahill dovranno lavorare di più in ottica 2023, ma anche nella mobilità sul campo e nel coraggio nel gioco a rete.
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Crediti Immagine: Getty Images