L’edizione numero 28 del WTA Palermo che sta per partire nel capoluogo siciliano è particolare, unica. Si tratta infatti del primo torneo ufficiale dopo 5 lunghi mesi di stop, causa pandemia globale. Cinque mesi in cui è successo di tutto, dalla cancellazione di Wimbledon 2020 al posticipo di altri slam, che ha portato all’inedito calendario con lo US Open che precede il Roland Garros. Anche per questo c’è molta curiosità intorno a questo WTA Palermo, il primo torneo ufficiale che farà anche da test per i vari protocolli sanitari. Mentre scriviamo, delle le 190 persone (giocatrici, staff tecnici, ufficiali di gara) sottoposte al tampone soltanto una è risultata positiva (asintomatica) e prontamente isolata.
WTA Palermo 2020: un torneo come tutti gli altri, finalmente
Cinque mesi guardando video di uno, due o 10 anni fa, di vecchie finali o di match epici. E sempre con il pubblico ad incitare, applaudire o sussultare in uno dei quegli “ooh” collettivi all’unisono, che da sempre accompagnano il grande tennis. Stavolta non sarà così, o almeno non sarà come si è visto finora con il calcio. Uno sport senza i propri tifosi non è (perlomeno per molti versi) sport, così a Palermo vedremo una sorta di test per il futuro. In totale sono 2250 i biglietti messi a disposizione per tutto il torneo, un numero drasticamente più basso rispetto alla capienza effettiva e all’affluenza solitamente prevista. Ma, appunto, vista la situazione da cui si proviene tutto questo è da considerarsi già un successo. Il WTA Palermo è la fortissima affermazione di un tennis che vuole tornare alla normalità. E che, presto o tardi, ce la farà.
Un po’ di storia
Nato nel 1988, il torneo femminile di Palermo è un appuntamento estivo molto noto e apprezzato, nel mondo delle tenniste professioniste. Nel 2009 diventa “International”, ovvero una categoria seconda solo ai “WTA Premier”. Nel 2014 vari problemi organizzativi hanno portato allo spostamento di questo torneo in Malesia, a Kuala Lumpur. Dall’anno scorso l’evento è tornato a casa, in una ventisettesima edizione che vide il successo della svizzera Jil Teichmann sull’olandese Kiki Bertens.
L’Italia vanta 4 successi in questo torneo: due con Sara Errani e uno ciascuno per Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Otto invece le presenze in finale, la prima delle quali fu quella di Sandra Cecchini nel 1991, sconfitta da una giovanissima Mary Pierce. Quello di “Mariolona”, come la chiamava affettuosamente Gianni Clerici, è uno dei grandi nomi che hanno dato lustro a questo torneo. Altre vincitrici di grande rilievo tennistico sono state le russe Myskina e Safina, la francese Testud, la rumena Spirlea e la spagnola Medina Garrigues, la quale detiene il record assoluto di successi nel torneo (5).
WTA Palermo 2020, quote e favorite
Nonostante inizialmente si fosse parlato della presenza di una ex numero 1 al mondo come Simona Halep e altre top player, il torneo ha visto poi progressivamente una serie di defezioni importanti. La rumena ha rinunciato, così come la Konta. Così la testa di serie numero 1 sarà la croata Martic, con la ceca Vondrousova e la greca Sakkari prime alternative insieme all’altra croata Vekic e l’estone Kontaveit. Quest’ultima non ha forse nella terra battuta il suo habitat naturale, ma in un contesto del genere (lungo stop, condizione incerta di tutte le tenniste) il suo talento non permette di accantonarla dal novero delle favorite nelle scommesse sul tennis per questo torneo.
Ci saranno sicuramente 4 italiane in tabellone. Due entreranno per diritto di classifica, Camila Giorgi e Jasmine Paolini, mentre ad Elisabetta Cocciaretto e Sara Errani è stata concessa la wild card. Quest’ultima, come già detto in precedenza due volte campionessa a Palermo, è nella fase terminale della carriera (ormai n. 169 in classifica) ma merita ampiamente una chance.
(nell’immagine Elisabetta Cocciaretto e Sara Errani – profilo Twitter Palermo Ladies Open)
