NBA ball generica
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Pronostici NBA: spettacolo e storia, è tempo della Christmas Games Night

LeBron James, Stephen Curry, Giannis Antetokounmpo e Kevin Durant. Sono, queste, solo alcune delle stelle che potrebbero rendere speciale, se non unico, il “Christmas Day 2021” della NBA. Condizionale d’obbligo nel secondo anno che vede il mondo convivere con la pandemia durante le Feste, ma il bouquet dei cinque match natalizi si annuncia più ricco e spettacolare che mai anche e soprattutto per gli appassionati di scommesse sportive online.

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Pronostici NBA, le gare di sabato 25 dicembre

Che Natale sarebbe senza NBA? La tradizione che dura dal lontano 1947 non è mai venuta meno, neppure nell’ultimo biennio in cui anche lo sport è stato messo a dura prova dalla pandemia di Coronavirus. Benvenuti, allora, al 74° “Christmas Day” della storia della NBA, nel cui menu per il 14° anno consecutivo ci sono cinque partite. Il menu comprende anche Knicks-Hawks e Jazz-Mavericks, ma, dopo aver fatto un po’ di storia, ci concentreremo sul trittico di sfide più attese e spettacolari. E per chi fosse meno avvezzo al basket americano, e volesse prima ripassare le differenze regolamentari tra FIBA ed NBA, c’è a disposizione la nostra guida apposita.

 

NBA Christmas Games, numeri e curiosità: LeBron James a un passo dalla leggenda

In principio, nel 1947, fu Chicago Stags-Providence Steamrollers. Fu questo, che oppose i progenitori dei Bulls a una delle franchigie meteora, scomparsa già nel 1949, il primo “Christmas Match” nella storia della NBA. Il passaggio da esperimento a tradizione consolidata e di fatto insopprimibile è stato scandito dalla popolarità crescente del campionato più popolare, spettacolare e ricco al mondo. Così, oggi, il Xmas Day NBA è anche un business, grazie alle tv e agli sponsor ricchissimi, ma la magia è sempre la stessa.

I Los Angeles Lakers hanno legato il proprio nome al Christmas Day più di ogni altra franchigia. Il 2021 sarà infatti il 23° anno consecutivo in cui i gialloviola scenderanno sul parquet a Natale, con un bilancio di 24 successi, che non li rende comunque la squadra più vincente in percentuale, primato che spetta a Miami, con 11 vittorie su 13 e una striscia aperta di otto vittorie, che non potrà però essere proseguita quest’anno.

Il protagonista più atteso è ovviamente LeBron James, a un passo da due record storici. Al fuoriclasse di basterà infatti scendere in campo contro i Nets per un solo minuto per diventare il giocatore più presente nei match natalizi, primato attualmente condiviso con il compianto Kobe Bryant a quota 15. In caso di vittoria, poi, James diventerebbe il più vincente di sempre nel giorno di Natale, con 11 vittorie, dopo aver agganciato lo scorso anno a 10 Dwyane Wade grazie al successo su Dallas. Sarà invece ancora un Natale di riposo per Charlotte Hornets e Memphis Grizzlies, le uniche due franchigie a non aver mai giocato il 25 dicembre: e, si sa, certe tradizioni vanno rispettate…

NBA Christmas Games story: Wade e le feste rovinate a Kobe e LeBron

Per omaggiare due dei campionissimi appena citati, LeBron James e Kobe Bryant, non si può che ripercorrere alcuni dei match più storici giocati la notte di Natale. Nel 2004 i 42 punti di Byrant non basteranno ai Lakers per fare festa in casa di Miami, che più che dal fresco ex Shaquille O’Neal sarà trascinata da Dwyane Wade, autore di 29 punti e 10 assist. Quattro anni più tardi, invece, nel 2008, i Lakers di Kobe, decisivo con 27 punti, consumano la propria rivincita dopo la sconfitta nelle Finals della stagione precedente contro i Celtics nella partita che segnerà la vittoria numero 1000 in carriera di coach Phil Jackson e che rappresenterà per Los Angeles il match della svolta verso la conquista del 15° anello.

Tra i 10 successi di LeBron spicca quello del 2014, l’anno del ritorno da avversario a Miami con la canotta di Cleveland dopo il quadriennio di gloria in Florida: nel match degli ex, tuttavia, dopo i festeggiamenti del pre-gara, James avrà poco da sorridere, perché i suoi 30 punti non basteranno ai Cavaliers per arginare la forza degli Heat, trascinati dai 31 punti dello stesso Wade e dai 25 di Luol Deng, fresco ex dei Cavaliers.

Milwaukee Bucks-Boston Celtics

Fiserv Forum (Milwaukee) – sabato 25 dicembre, ore 20.30

Terzo confronto stagionale tra i campioni in carica e i Celtics, ma primo nel Wisconsin. La squadra di coach Udoka si è aggiudicata i due match disputati in casa ed è attesa dal difficile esame del Fiserv Forum, dove da novembre in poi sono passate solo New York e Cleveland. Antetokounmpo e compagni sembrano doversi preparare a un match molto combattuto contro una squadra che ha però un cammino deludente in trasferta, dove ha perso le ultime cinque partite. Gli assenti saranno tanti da ambo le parti, puntiamo sulla superiore qualità media del roster di coach Budenholzer.

Phoenix Suns-Golden State Warriors

Talking Stick Resort Arena (Phoenix) – sabato 25 dicembre, ore 23.00

Ecco il meglio che il campionato più bello del mondo possa presentare allo stato attuale, anche secondo le quote di oggi sull’NBA. Il fattore campo può aiutare nel pronostico, dato che Phoenix ha perso solo due volte in casa, entrambe a ottobre, e Golden State è andata ko quattro volte lontano dal Chase Center. I primi due scontri diretti della stagione, giocati entrambi a Phoenix tra il 30 novembre e il 3 dicembre, si sono conclusi con un successo per parte. L’equilibrio correrà sul filo e molto dipenderà dallo stato fisico del momento e in particolare dal recupero degli assenti illustri in casa Warriors. I Suns hanno finora pagato un tributo molto basso a infortuni e contagi. Un fattore che può fare la differenza nel confronto diretto e a gioco lungo.

Los Angeles Lakers-Brooklyn Nets

Staples Center (Los Angeles) – domenica 26 dicembre, ore 02.00

Scontro diretto tra corazzate in quello che può essere considerato il match di “sotto clou” nella notte natalizia della NBA. Roster alla mano ci sarebbe tutto per aspettarsi una sfida ad alto contenuto spettacolare, ma non è dato sapere chi riuscirà a calcare lo Staples Center e in quali condizioni. La franchigia newyorkese e quella californiana sono infatti tra le più bersagliate dai contagi di Coronavirus. Le difficoltà incontrate dai Lakers, in verità, sono preesistenti e dovute alle problematiche da parte di coach Vogel nell’amalgamare una rosa sulla carta più forte di quello dell’anno scorso, ma non ancora squadra. In un match singolo Los Angeles può battere chiunque, ma al netto della condizione delle stelle dei Nets puntiamo su un successo ospite.

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Crediti Immagine: Getty Images

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