Ci sono termini che, dal mondo del calcio, sono stati adottati nel lessico comune. Uno di questi è certamente “autogol”, che viene spesso usato come sinonimo di gesto autolesionista. Sportivamente è un piccolo dramma ma è qualcosa che può capitare, anche ai migliori. Non a caso tra i giocatori con più autogol nella storia ci sono anche nomi di grandi campioni. Li scopriremo in questo articolo
I giocatori con più autogol in Serie A e i video dei 5 più clamorosi
Prima di addentrarci nei dettagli, ecco le classifiche. Abbiamo messo in fila i giocatori con più autogol nella storia del nostro campionato, ma anche scelto 5 delle più clamorose, famose o rocambolesche autoreti mai realizzate.
Autogol nel calcio: il problema delle regole e del conteggio
Chi di voi gioca a fantacalcio sa bene quanto questo sia un argomento spinoso. Nel fantasy game più famoso al mondo si sprecano imprecazioni ed improperi quando un gol, prima assegnato a un giocatore con relativo +3 nel fantapunteggio, viene convertito in autogol con conseguente -2 per il giocatore che l’ha commesso. Uno slittamento di punteggi che a volte può decidere una partita, con prevedibile codazzo di polemiche.
Rimane il fatto che però il governo del calcio fa di tutto per complicare le cose. Un tempo le cose erano più chiare, anche se non per questo più giuste. Si parlava infatti di autogol in ogni occasione in cui un tiro venisse deviato anche in maniera non decisiva da un difendente. Negli anni la regola per l’assegnazione dei gol è cambiata spesso. Per un certo periodo si è seguita la regola che voleva assegnato gol nel caso in cui la palla, con o senza la deviazione del difendente, sarebbe comunque entrata in porta. La regola in vigore oggi prevede che sia considerato autogol un tiro deviato da un difendente non in maniera fortuita, ma con l’intenzione di intervenire sulla palla. Con le regole di oggi, senz’altro, alcuni degli autogol assegnati in passato sarebbero stati interpretati diversamente.
Da Baresi a Ferrara, l’autogol non risparmia nessuno
Franco Baresi è indiscutibilmente uno dei difensori più forti nella storia del calcio italiano, eppure è anche il giocatore con più autogol nella storia del nostro campionato, insieme a Riccardo Ferri. E che dire di Ciro Ferrara? La verità è che quando il tuo lavoro è di impedire i gol degli avversari, incidenti di questo tipo possono capitare.
Si contano in genere gli autogol globali in carriera, ma chi è il giocatore che ha segnato più autogol in una singola stagione? In genere siamo abituati a dare consigli su come scommettere sui marcatori, ma certo nessuno si sognerebbe di giocare sul giocatore con più autogol in campionato. O forse sì…
In fin dei conti è comunque una statistica interessante da conoscere. Negli ultimi 50 anni ci sono stati 7 giocatori a cui è capitato di siglare 3 autoreti in un singolo campionato. Il caso più recente è quello di Jean-Pierre Cyprien del Lecce, nella Serie A del 1997-98.
Niccolai, l’artista dell’autogol
Nella storia del nostro calcio c’è un giocatore che ha legato il proprio nome agli autogol. Si tratta di Comunardo Niccolai, difensore del Cagliari tra la fine degli anni ’60 e la metà degli anni ’70. Niccolai è passato alla storia per alcuni autogol pesanti, come ad esempio quello in un famoso 2-2 del Cagliari contro la Juventus. Era il marzo 1970 e si trattava di un match cruciale nelle quote della Serie A, poiché i sardi erano primi e i bianconeri a inseguire al secondo posto. Un match scudetto a tutti gli effetti, che però Niccolai rischiò di rovinare con il colpo di testa che avete visto nell’infografica, su cross di Furino. Poi il Cagliari pareggerà e riuscirà comunque a vincere lo scudetto, quindi poco male.
Il caso più clamoroso per cui viene ricordato Niccolai è però un “quasi autogol”, un episodio davvero divertente. Si giocava Catanzaro-Cagliari nel 1972, con i sardi in vantaggio per 2-1 al 90esimo c’è un’azione concitata nella loro area. C’è un intervento ai danni di un calciatore del Catanzaro su cui però l’arbitro Lo Bello non interviene. Dagli spalti qualcuno però fischia, mentre la palla arriva proprio a Niccolai al limite della sua area. Costui, convinto che fosse stato fischiato un rigore ai danni della sua squadra, reagisce calciando il pallone con violenza verso la propria porta. Allora il compagno Brugnera, che aveva segnato il gol del vantaggio sardo, si avventa sul pallone per evitare il gol ma parandolo con le mani. Stavolta il calcio di rigore è inevitabile, e il Catanzaro finisce per pareggiare davvero la partita. Se giocasse oggi, senza alcun dubbio, Comunardo Niccolai sarebbe la disperazione di molti appassionati di quote sul calcio. Già accettare di perdere una scommessa per un gol non è semplice da digerire, immaginate quando ciò accade a causa del gesto maldestro di un difensore…
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