Sassuolo, il calcio di provincia che sfida le big
Sassuolo, il calcio di provincia che sfida le big

Sassuolo, il calcio di provincia che sfida le big

Il Sassuolo, nel calcio italiano di alto livello, rappresenta una realtà unica: costretto a lottare anche contro la diffidenza di gran parte degli appassionati, il club emiliano è riuscito a ritagliarsi un posto al sole in Serie A e guarda con entusiasmo a un futuro in cui potrebbe lottare per traguardi che fino a pochi anni fa erano impensabili.

All’ottava stagione consecutiva in Serie A il Sassuolo si prepara al salto di qualità che potrebbe permettergli di collocarsi stabilmente nelle zone medio-alte della classifica. Il club emiliano si prepara a raccogliere i frutti di un’attenta e metodica programmazione, una vera e propria filosofia basata sul bel gioco e sulla valorizzazione dei giovani, e ha cominciato la stagione 2020/2021 nel migliore dei modi: a circa un terzo del cammino i ragazzi di De Zerbi occupano il 5° posto in classifica con 23 punti conquistati in 12 giornate, frutto di sei vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta.

Con il Sassuolo il calcio italiano ha un nuovo protagonista

Un rendimento inimmaginabile per un club che fino al 2013 non aveva mai raggiunto la massima serie, arrivato per la prima volta in Serie B soltanto nel 2008 e che per oltre mezzo secolo, dalla nascita datata 1920 ai primi anni ’80 del XX secolo, era rimasto costantemente nelle retrovie del calcio che conta. Una storia che è cambiata grazie all’intervento della Mapei, azienda modello nel settore della produzione di materiali chimici per l’edilizia che di fatto ha trasformato il club in una sua filiale calcistica.

Una scalata verso il calcio che conta non priva di polemiche: arrivato in Serie B il Sassuolo ha cominciato a disputare le proprie partite a Modena, mentre con la Serie A è arrivato un nuovo spostamento, stavolta a Reggio Emilia, che ha portato all’abbandono di gran parte della storica tifoseria che non accettava di sentirsi costantemente “in trasferta”. Nell’immaginario collettivo di gran parte degli appassionati il club neroverde è per questo considerato quasi “artificiale”, troppo diverso dai club di calcio a cui siamo abituati.

Una crescita graduale e costante

Probabilmente il Sassuolo paga il fatto di rappresentare l’espressione – inedita in Italia a così alti livelli – di un calcio che sta virando sempre più verso un modello aziendale: la presenza di Mapei ha indubbiamente influito sulle fortune del club, che però di anno in anno ha dimostrato di avere un progetto ben preciso in mente e di riuscire a portarlo avanti in modo concreto, programmando mossa dopo mossa e dotandosi nel frattempo di tutti gli strumenti necessari per crescere e piazzarsi immediatamente alle spalle delle big.

Salvi quasi per miracolo alla prima stagione in A, cominciata con grande confusione, i neroverdi hanno intrapreso da allora un percorso di crescita graduale e costante, valorizzando e rilanciando un gran numero di giocatori che oggi sono nel giro della Nazionale e arrivando addirittura a centrare al terzo anno in massima serie uno splendido 6° posto con conseguente qualificazione all’Europa League.

Il Sassuolo Calcio oggi

Un traguardo arrivato forse troppo presto e a cui sono seguite un paio di stagioni in cui il Sassuolo è sembrato come in stand-by: dopo essersi riorganizzato, però, il club emiliano è riuscito a riprendere la sua crescita, culminata con l’8° posto della scorsa stagione. Un piazzamento che qualcuno ha considerato addirittura quasi deludente, considerato il bel gioco espresso nel corso di tutto il campionato. La base, comunque, da cui la squadra di De Zerbi è ripartita nella Serie A 2020/2021 dove al momento – lo dicono settimanalmente le quote sul calcio – si trova a lottare con le grandi senza alcun timore reverenziale.

Pensare anche solo lontanamente alla vittoria del campionato oggi è quasi impensabile – non a caso nelle quote Scudetto i ragazzi di De Zerbi oggi si trovano in ottava posizione con una quota di 101,00 – ma certo è che la stagione in corso potrebbe regalare il tanto atteso ritorno in Europa League. Un traguardo tutt’altro che banale e che ancora una volta, come già accaduto al termine della stagione 2016/2017, porterebbe importanti risorse economiche nelle casse del club, oltre a rappresentare una vetrina prestigiosa per i tanti giovani talenti in rosa.

Sassuolo, bel calcio e attenzione al mercato

Il progetto neroverde si basa su pochi quanto fondamentali punti fermi: estrema attenzione nella composizione della rosa e in fase di calciomercato e attenzione alla valorizzazione dei tanti giovani talenti, che vengono messi nelle condizioni di esprimersi al meglio da tecnici che da Di Francesco a De Zerbi condividono la vocazione per il bel gioco. L’assenza di tradizione e lo scarso seguito a livello di tifo in questo caso si rivelano dei vantaggi, dato che la squadra può esprimersi senza soffrire di pressioni eccessive: nel Sassuolo un giovane può permettersi di sbagliare, dunque di crescere trovando spazi che altrove faticherebbe a trovare.

Il contributo economico della Mapei è ovviamente fondamentale: nel bilancio del Sassuolo, che da quattro anni viene chiuso in utile, i soldi che l’azienda versa al club come main sponsor pesano – secondo un articolo di Calcio & Finanza – nel 30% dei ricavi. Con poco più di 10mila presenze di media allo stadio il resto non arriva tanto dal ticketing ma dai diritti televisivi e dal player trading, che in questi anni ha visto la società emiliana operare colpi in entrata e in uscita davvero clamorosi.

Basti pensare ad esempio a Matteo Politano, acquistato nel 2016 per circa 8 milioni di euro e ceduto due anni più tardi all’Inter al triplo, oppure a Stefano Sensi, anche lui finito in nerazzurro per 25 milioni e costato, sempre nel 2016, appena 5. E che dire di Demiral? Prelevato in prestito dall’Alanyaspor nel gennaio 2019, riscattato a luglio per 8 milioni e ceduto pochi giorni dopo per 18 alla Juventus. Parliamo di cessioni dolorose dal punto di vista tecnico, ma fondamentali a livello economico e che comunque sono state sopperite da uno scouting di altissimo livello che ha saputo individuare in fretta e bene sostituti all’altezza.

Il Sassuolo ha una rosa per l’Europa?

Tra le possibili scommesse sulla Serie A ne abbiamo una che può sembrare quasi una provocazione all’appassionato di calcio medio: il Sassuolo può arrivare tra le prime quattro e staccare quindi un pass per la prossima Champions League? La quota legata al “si” è pari a 8,50, molto alta rispetto a quella che oggi i neroverdi possono considerare la concorrenza: la possibilità che questo traguardo venga centrato dalla Roma per esempio è pari a 2,30, mentre per quel che riguarda il Napoli scendiamo addirittura a 1,60.

Tutto perfettamente normale, dato che parliamo di squadre molto più attrezzate sotto ogni punto di vista, realtà importantissime e che possono contare su risorse decisamente maggiori. Già solo il fatto di trovarsi allo stesso tavolo delle big, e di poter comunque pensare di impensierirle, rappresenta un successo per una squadra che come sempre continuerà a fare la corsa soltanto su se stessa, proseguendo nella sua crescita forse lenta ma lineare che l’ha portata al punto in cui è oggi.

L’Europa League è un traguardo decisamente più concreto, che può arrivare grazie ai tanti giovani ormai affermati di cui può disporre De Zerbi: Locatelli ad esempio, che qui ha superato esami che al Milan non aveva modo di sostenere fino a prendersi la Nazionale, oppure Boga, sempre più importante e che ha confermato di avere i numeri che gli erano valsi giovanissimo l’interesse da parte del Chelsea.

Il futuro è adesso

Mentre attende l’esplosione di altri talenti in rampa di lancio – attenzione a Muldur, Lopez e Traorè – il Sassuolo potrà sempre contare sulle parate di Consigli, qui dal 2014 e ormai bandiera, e sui gol del bomber Ciccio Caputo, che pur avendo trovato la Serie A solo in tarda età ha dimostrato di poter tener testa ai più forti attaccanti in circolazione. La sensazione, insomma, è che dopo l’8° posto della passata stagione il salto di qualità sia possibile e che nuovi entusiasmanti scenari siano all’orizzonte per la squadra made in Mapei.

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