Top & Flop Serie A: i 5 acquisti più azzeccati e i 5 meno azzeccati della stagione
Top & Flop Serie A: i 5 acquisti più azzeccati e i 5 meno azzeccati della stagione

Top & Flop Serie A: i 5 acquisti più azzeccati e i 5 meno azzeccati della stagione

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Su questo campionato 2019/20 si potrà dire di tutto, ma non che non sia stata un’annata estremamente particolare. Però, anche in una stagione con in mezzo una pandemia globale che ne ha fortemente messo a rischio la conclusione, non ci si può esimere da alcune valutazioni anche riguardanti il calciomercato. Che si spenda tanto, tantissimo o poco, l’importante è che si dimostri utile alla causa. Sì, perché c’è un concetto talmente banale da sembrare scontato, ma non lo è: la cosa più importante di tutte nel calciomercato è l’effetto del calciomercato sul campo. E lì – e soltanto lì – che vanno scovati i migliori e i peggiori acquisti dell’anno in Serie A. 

Top e flop Serie A: chi ha acquistato meglio e chi peggio

Mancano poche giornate alla chiusura del campionato 2019/20, ma alcune valutazioni sono ampiamente considerabili come definitive. Così ci siamo divertiti a selezionare questa top & flop della Serie A.

Top acquisti Serie A: i 5 migliori e tutti gli altri

Demme, Hernandez, Lukaku, Malinovskyi e Nandez hanno lasciato un segno evidente – e positivo – sulle prestazioni delle rispettive squadre. Lo hanno fatto a nostro avviso più e meglio di tutti gli altri. Ovviamente si tratta di valutazioni e come tali soggettive, ma è abbastanza pacifico che i giocatori citati abbiano avuto un ruolo fondamentale nelle sorti delle maglie che vestono. Ce ne sono però diversi altri che hanno fatto molto bene. Ad esempio Manuel Lazzari avrebbe potuto essere tra i top 5 perché è stato tra i segreti della Lazio sorprendentemente da scudetto che abbiamo ammirato a lungo nella corsa al titolo di vincente della Serie A.

E che dire di Luis Muriel, che all’Atalanta si è inserito con una facilità estrema, certificata dalla sua media pazzesca di un gol ogni 65 minuti di impiego? L’atalantino è stato di certo fra gli acquisti più indovinati dell’anno, così come Sofyan Amrabat. Il marocchino, pescato dal DS dell’Hellas Tony D’Amico nel Bruges, è uno dei segreti dell’eccellente Verona di Juric. Con lui anche un “riciclato” della Serie A come Dario Lazovic, che ha girato diversi club prima di scoprirsi fondamentale in gialloblu.

Ci sono stati poi giovani veramente interessanti, come il veronese Rrahmani, pescato in Croazia e subito valorizzato e rivenduto ad alto prezzo al Napoli. E a proposito di giovani, anzi giovanissimi, sarebbe stato ingiusto non menzionare Mathis de Ligt. Arrivato coi fardelli di un prezzo d’acquisto da supertop e un ingaggio faraonico, si è ritrovato a dovere tagliare i convenevoli e scendere subito in campo. Un inizio shock e un girone d’andata globalmente negativo hanno fatto avanzare qualche ipotesi di inadeguatezza, che però il ragazzo ha sonoramente smentito con un 2020 sontuoso. Con mezza difesa quasi sempre rotta è stato lui a reggere la baracca e Bonucci l’assistente, non viceversa. Il recente infortunio subito alla spalla sembra quasi simbolico, perché è proprio lì che Mathis si è caricato la difesa della Juve per tutto l’anno.

L’annata era iniziata malissimo ma sta finendo alla grande anche per Ante Rebic, che si è lentamente imposto come titolare fisso dopo mesi a marcire in panchina o con ingressi non decisivi. Nella trasformazione recente del Milan da oggetto misterioso a squadra ipercompetitiva, e molto richiesta nei pronostici sul calcio per le quote sempre interessanti, c’è anche lo zampino di Alexis Saelemaekers, giovane esterno preso in gennaio dall’Anderlecht. E che nel calciomercato invernale si possano chiudere buoni affari lo dimostrano non solo Saelemaekers e Demme, ma anche Musa Barrow, arrivato a Bologna dall’Atalanta e rivelatosi un innesto davvero felice che invece faceva molta fatica a ritagliarsi spazio, nella sua vecchia squadra.

Poi è impossibile non menzionare autentici fuoriclasse come Franck Ribery, che solo un fastidioso infortunio ci ha privato di vedere più spesso in campo, con la maglia della Viola. Sempre a Firenze è esploso quest’anno Gaetano Castrovilli, a cui avevamo predetto un futuro di alto livello in un articolo sulle migliori giovani promesse della Serie B. Promesse mantenute, in questo caso.

Flop acquisti Serie A: i peggiori 5 e gli altri bocciati

Se Castrovilli è stato una promessa mantenuta, nella Serie A di quest’anno abbiamo una sorta di archetipo delle promesse deluse. Parliamo ovviamente di Mario Balotelli, ingresso obbligato nella Flop 5 di questo campionato. Insieme a lui altre nette delusioni come Godin, Lozano, Ramsey e Leao. A parte questi 5, tuttavia, ci sono diverse ciambelle che sono venute fuori senza buco, nella Serie A attuale. Vogliamo parlare di Lasse Schone? Lo strano viaggio del danese, dalla semifinale di Champions League alla probabile lotta per non retrocedere, non ha dato i frutti sperati. Al Genoa il suo apporto non è stato all’altezza delle aspettative, ma su di lui si può costruire una squadra che fatichi un po’ meno a salvarsi rispetto a quella attuale.

L’annata che sta per concludersi va annoverata tra quelle negative anche per Simone Verdi. A Torino aveva la chance di rilanciarsi definitivamente in una piazza ambiziosa, così da rimeritarsi il Napoli. Ha fallito lui e ha fallito ancora di più il Toro.

Dispiace poi annoverare tra i fallimenti (per adesso, almeno) quello di Christian Eriksen. Il danese è giunto alla Pinetina come ciliegina invernale sulla torta di un mercato sontuoso, infatti dopo il suo arrivo l’Inter è stata sempre più considerata nelle quote sul calcio. Tuttavia il suo inserimento nei meccanismi nerazzurri si è rivelato molto più lento e difficile del previsto. Se oggi Conte lo utilizza ancora con il contagocce, forse sarà in qualche modo anche colpa del tecnico ma non possono non esserci responsabilità del giocatore. Il danese migliorerà e riuscirà a dare finalmente il suo apporto, ma per adesso il giudizio non può che essere negativo.

Ci sono poi cavalli di ritorno in Serie A che non hanno minimamente dato i frutti sperati: Nikola Kalinic e Kevin-Prince Boateng. Il primo ha vestito in maniera impalpabile il ruolo di vice-Dzeko a Roma, il secondo è durato a Firenze “quanto un gatto sull’Aurelia”.

Vi ritrovate in questa “top & flop Serie A”? Fateci sapere quali sarebbero state le vostre scelte.

 

 

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