Italia Euro 2020, festeggiamenti Wembley
Italia Euro 2020, festeggiamenti Wembley

Cosa ha vinto l’Italia nel 2021? Ecco le cinque imprese più grandi dello sport azzurro

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Gli atleti italiani, come quelli di nessun’altra nazione, sono stati capaci di raccogliere successi trasversali nel magico 2021 appena alle spalle. Cosa ha vinto l’Italia nel 2021? Si farebbe prima a indicare cosa non ha vinto. Sport di squadra o individuali, di tecnica o di potenza, di agilità o di astuzia: una bandiera tricolore e le note dell’inno di Mameli non hanno “risparmiato” quasi nessuna disciplina.

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Cosa ha vinto l’Italia nel 2021? In una parola, tutto (o quasi)

Se fosse un film, potrebbe intitolarsi “2021, Odissea nello sport”. Perché quello appena trascorso è stato un anno senza precedenti per lo sport italiano e per chi lo segue anche attraverso le scommesse sportive online. Dagli sport più popolari e praticati ad altri che hanno saputo far dimenticare anni di delusioni, riviviamo le imprese-simbolo delle atlete e degli atleti nostrani, al termine di 12 mesi condizionati dall’emergenza Coronavirus, con eventi rinviati, cancellati o disputati senza pubblico.

 

Euro 2020 e la rivoluzione dell’Italia di Mancini

L’11 luglio 2021 l’Italia di sale sul tetto del continente piegando l’Inghilterra ai calci di rigore nella finale di Euro 2020, ponendo fine a un digiuno che nella competizione durava dal 1968. Nell’edizione rinviata di 12 mesi a causa della pandemia, eppure fortemente condizionata dall’emergenza sanitaria, Spagna e Inghilterra si sono arrese solo ai rigori, ma al termine di due match che hanno esaltato la superiorità temperamentale e tecnica degli Azzurri, già capaci di surclassare un’altra grande come il Belgio. I ragazzi di Roberto Mancini non hanno infatti avuto rivali nella capacità di unire alla resilienza e allo spirito di gruppo, da sempre insiti nel popolo italiano, segnali fortemente distintivi a livello di qualità di gioco e personalità, che mancavano dai tempi del Mundial 1982. E la capacità di soffrire e prendere le decisioni giuste è caratteristica fondamentale anche di conosce le migliori strategie per scommettere live sul calcio, come spiega la nostra guida dedicata.

Matteo Berrettini e i nuovi confini del tennis italiano

Tra gli spettatori della finale di Euro 2020, sugli spalti di Wembley, spiccava un ragazzone di quasi due metri, che nel pomeriggio, a pochi metri di distanza, sul Central Court di Wimbledon, si era ammantato con la gloria che può arrivare solo dal torneo di tennis più famoso e prestigioso. Diventare il primo italiano a spingersi fino all’ultimo atto dei Championships nel pomeriggio dell’11 luglio 2021 non ha reso felice fino in fondo Matteo Berrettini, ma ha spostato in avanti il confine delle Colonne d’Ercole per l’Italia della racchetta e per gli appassionati di scommesse online sul tennis. A chi lo accusa di avere un tennis basico e una tecnica non all’altezza dei grandi, Matteo ha risposto con le nitide vittorie tra quarti e semifinali contro astri nascenti come Hubert Hurkacz e Felix Auger-Aliassime e con il sorriso e la grinta di chi è pronto a riprovarci per salire l’ultimo gradino.

Jacobs & Tamberi: l’atletica si scopre regina

Appena 20 giorni dopo il giorno che ha cambiato la storia del calcio e del tennis italiano, a far risuonare in tutto il mondo le note dell’inno di Mameli hanno pensato due ragazzi accomunati dai rispettivi appuntamenti con il destino distanti una decina di minuti tra loro. All’Olimpiade di Tokyo 2020, tra le 14.45 e le 14.55 di domenica 1° agosto, Lamont Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi hanno regalato allo sport italiano le prime medaglie d’oro nella storia a Cinque Cerchi nei 100 metri e nel salto in alto. Da un lato la gara-manifesto dell’atletica e dei Giochi, metafora di potenza e strapotere fisico, dall’altro la specialità che simboleggia elasticità e leggiadria. Seicento secondi di emozioni per sancire e unire per sempre due trionfi, pur diversi tra loro, figli della crescita prodigiosa di Jacobs e della voglia di non mollare di Tamberi, a cinque anni di distanza dal grave infortunio che gli negò la partecipazione a Rio 2016.

Il volley azzurro dall’inferno al paradiso

Se lo sport dà sempre una seconda opportunità, averla a disposizione neppure due mesi dopo una cocente delusione è una fortuna per pochi. Saperla cogliere è solo per atleti veri, in grado di fare ciò che si richiede a uno sportivo, resettare mente e corpo dopo la fine di una gara per concentrarsi su quella successiva. Questo è il riassunto dell’estate agli antipodi del volley italiano, iniziata con il doppio flop a Tokyo 2020, con la nazionale maschile fuori dalle semifinali dopo 33 anni e quella femminile, favorita della vigilia, arresasi già ai quarti, ma finita in gloria grazie al doppio titolo europeo, conquistato a settembre dai ragazzi in Polonia e dalle ragazze in Turchia. Bravo coach Mazzanti ad aiutare la nazionale femminile a lasciare fuori dallo spogliatoio polemiche e malumori per pensare solo a mostrare le proprie qualità, bravissimo il collega De Giorgi capace, appena insediatosi, di varare una rivoluzione vincente: gruppo nuovo e giovanissimo e qualità di gioco alla base di un successo che può aprire un ciclo. 

Filippo Ganna e Sofia Goggia sulle tracce dei miti

La nostra raccolta di istantanee sull’anno d’oro dello sport italiano si chiude con un “off topic” che non rispetta l’ordine cronologico fin qui seguito per concentrarsi sulle monografie di un uomo e una donna, Filippo Ganna e Sofia Goggia, che hanno già inaugurato una storia seriale di podi e copertine. La locomotiva di Verbania ha saputo mietere successi da maggio a ottobre, migliorando il record di Francesco Moser delle cinque cronometro consecutive vinte al Giro d’Italia e confermandosi campione del mondo su strada. Prima e dopo, le strabilianti imprese su pista con il quartetto dell’inseguimento a squadre, oro olimpico a Tokyo con record del mondo e iridato a Roubaix. La discesista bergamasca ha invece iniziato come meglio non avrebbe potuto la Coppa del mondo 2022 di sci alpino, conquistando sei successi consecutivi tra discesa e SuperG, tre dei quali in tre giorni, tra il 4 e il 6 dicembre. Un filotto che getta un ponte ideale verso un nuovo anno di trionfi, quello dell’Olimpiade di Pechino.

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Crediti Immagine: Getty Images

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