Il 4 febbraio partirà l’edizione numero 129 del Sei Nazioni, il torneo di rugby più antico in assoluto. I favoriti per il successo nel 2023 sono i campioni in carica della Francia, mentre l’Italia vuole provare a non sfigurare vincendo almeno un incontro, come accaduto l’anno scorso.
SEI NAZIONI 2023
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Sei Nazioni 2023: la presentazione
Dal 4 febbraio al 18 marzo 2023 si terrà la 129° edizione del “Championship”, l’evento rugbistico più atteso dell’anno, che nella sua incarnazione attuale è meglio noto come Sei Nazioni. Da 24 edizioni, ormai, il torneo è stato ampliato contemplando anche la partecipazione dell’Italia, che ogni volta compete pur possedendo minime possibilità di successo. Di solito, infatti, sono le squadre britanniche a risultare favorite per la vittoria finale, anche se l’anno scorso è stata la Francia a prevalere, conquistando il 26° titolo della sua storia.
Sei Nazioni 2023: partecipanti, calendario e format
Come sempre, al torneo prenderanno parte le quattro Home Nations (Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia), oltre che la Francia e l’Italia. Sono 5 le giornate in programma, con delle pause dopo la seconda e la terza. Il primo “round” andrà in scena il 4 e il 5 febbraio, il secondo l’11 e il 12, il terzo il 25 e il 26, il quarto l’11 e il 12 marzo e l’ultimo sabato 18 marzo.
Il metodo di calcolo dei punteggi rimane invariato: sono previsti pertanto 4 punti per la vittoria e 2 per il pareggio, mentre non vengono assegnati punti per la sconfitta. Ulteriori punti possono essere conquistati nel caso in cui si realizzino almeno 4 mete o si perda con un massimo di 7 punti di differenza rispetto all’avversario. La nazionale che vince tutte le partite, infine, ottiene 3 simbolici punti bonus per sottolineare la conquista del cosiddetto “Grande Slam”.
Sei Nazioni 2023: l’Italia verso l’ennesimo “Cucchiaio di legno”
L’Italia non vanta una tradizione particolarmente favorevole nel Sei Nazioni. Gli azzurri, infatti, sono puntualmente costretti a ricevere il “Cucchiaio di legno”, vale a dire quel titolo fittizio attribuito simbolicamente alla squadra che si piazza all’ultimo posto della classifica. Ancora più disonorevole è però il “Whitewash” (traducibile come “Andare in bianco”), espressione utilizzata in riferimento ad un’eventuale formazione che non vince nemmeno un incontro nel corso dell’intera competizione. Nel 2022 gli azzurri di Kieran Crowley erano riusciti ad evitare lo smacco totale vincendo di misura contro il Galles, rimanendo comunque in fondo alla graduatoria. Tuttavia, l’avversaria contro la quale la selezione italiana ha ottenuto più facilmente qualche successo nel corso della sua storia è la Scozia. Il cammino sarà ancora una volta in salita per i rappresentanti dello Stivale, anche perché la prima partita in programma li vedrà opposti alla Francia detentrice del titolo.
Sei Nazioni 2023: quote e pronostico
Come l’anno scorso, le quote online sul Sei Nazioni indicano come squadra favorita la Francia, terza nell’albo d’oro alle spalle di Galles e Inghilterra. Ormai il rugby transalpino ha raggiunto livelli molto elevati e i risultati si sono visti proprio di recente, considerando che i Bleus non si aggiudicavano il Championship dal 2010. Da non sottovalutare però l’Irlanda, quest’anno favorita sia sull’Inghilterra sia sul Galles, che hanno vinto i loro ultimi titoli rispettivamente nel 2020 e nel 2021. Se inglesi e gallesi condividono la vetta dell’albo d’oro con 39 successi a testa, l’Irlanda vive invece una situazione di ex aequo con la Scozia, in quanto entrambe le nazionali sono ferme a 22 vittorie. Gli scozzesi, però, hanno manifestato un rendimento molto altalenante negli ultimi anni, tanto che la loro ultima vittoria è datata 1999, ai tempi del Cinque Nazioni. Il divario tecnico tra le varie partecipanti e l’Italia appare dunque netto, motivo per il quale le quote sul rugby non sorridono mai agli azzurri. Il miglior risultato ottenuto dai rugbisti italiani è stato il quarto posto, conquistato nel 2007 e nel 2013.
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