Nel calcio di oggi la differenza la fanno, molto spesso, i soldi a disposizione delle società. Nelle scommesse, invece, a fare la differenza è sempre la quantità di informazioni a disposizione. Grazie ai dati forniti dal CIES, oggi saremo in grado di determinare quali sono i campionati più equilibrati su cui scommettere, e viceversa quali sono i meno equilibrati.
I campionati più equilibrati e quelli più squilibrati
Il CIES, osservatorio di studi sportivi con sede a Neuchatel in Svizzera, ha elaborato i dati della stagione attualmente in corso su tutto il globo, alla ricerca dei campionati con maggiore equilibrio tra le varie squadre. Il criterio utilizzato è la percentuale di partite che terminano con una squadra che vince con uno scarto di almeno 3 gol. Abbiamo estratto dallo studio solo i campionati dell’area UEFA, che sono quelli su cui in genere guardiamo con maggiore interesse. Ecco allora i 10 campionati nazionali europei più equilibrati:
Ed ecco i 10 meno equilibrati, sempre seguendo gli stessi criteri:
Cosa si evince da questi due grafici? Ad esempio, che studiare bene le scommesse con handicap nella Bundesliga austriaca può avere un bel ritorno economico, così come conviene farlo sulla Bundesliga originale, quella tedesca. Ma qui occorre aprire una parentesi.
Considerando che la media venuta fuori su scala globale è del 14,5%, la Liga è l’unico campionato fra i top 5 ad essere sotto a questa media, con l’11,4%. La Ligue 1 francese è sostanzialmente in media (15%), mentre Premier League (17,2%) e Serie A (17,7%) si rivelano meno equilibrate sotto questo aspetto. Un po’ a sorpresa, la Bundesliga risulta il campionato meno equilibrato fra le top 5 leghe europee, con il 20,9% di match che terminano con uno scarto di almeno 3 gol.
Budget e soldi spesi sul calciomercato
Un altro criterio valido per determinare i campionati più o meno equilibrati proviene dal calciomercato, o meglio dai soldi spesi acquistare e ingaggiare giocatori. Sempre il CIES aveva prodotto un interessante studio all’inizio della stagione 2019/20, ovvero alla chiusura del calciomercato estivo nel settembre 2019. Da allora è passato oltre un anno e mezzo con tutte le note difficoltà che il calcio ha dovuto affrontare, ma le proporzioni grosso modo sono rimaste quelle e sono proprio l’elemento che ci interessa. Guardiamo allora questa interessantissima grafica relativa alla differenza economica, in ognuno dei 5 principali campionati europei, tra la squadra che ha speso più soldi sul calciomercato e quella che ne ha speso meno:
Ricordiamo che questi dati sono relativi alla cifra spesa dalle squadre per acquistare e ingaggiare tutti i calciatori appartenenti alla rosa di quel determinato campionato, in questo caso quello del 2019/20. Ciò significa contare non soltanto i soldi spesi nell’ultima sessione di calciomercato, ma proprio il costo generale dei cartellini e degli ingaggi di tutti i membri della squadra, dai nuovi arrivi a quelli con più lunga militanza.
Il risultato dice qualcosa che bene o male si sapeva già, ovvero che il divario tra ricchi e poveri è notevolissimo, nel calcio di vertice. Sorprendentemente, però, la Serie A non è quello in cui esiste più sperequazione tra la distribuzione dei soldi spesi. Da questo punto di vista la Premier League, oltre che il campionato più ricco al mondo, è anche quello con il minor divario tra la squadra dal più alto budget e quella con il parco giocatori più a buon mercato, con un rapporto di 31,7 a uno.
La Serie A italiana si colloca al secondo posto, con 65,3 a 1 come rapporto tra chi spende di più e chi spende meno per i calciatori. Il divario cresce in Germania con la Bundesliga in cui il rapporto diventa di 88 a 1, per schizzare a 114/1 in Ligue 1 francese e addirittura a 150/1 nella Liga spagnola!
Quest’altra statistica ci dà un altro punto di vista rispetto alla valutazione degli equilibri interni ai campionati. In un torneo nel quale una squadra spende 150 volte più di quanto abbia speso un’altra, le possibilità di goleade o partite con ampio scarto di gol è giocoforza molto maggiore. Dunque questi sono criteri di cui bisogna tenere conto, quando si cercano le quote delle scommesse sul calcio che fanno più al caso nostro.
Consigli scommesse: cosa cercare nei campionati più equilibrati
Abbiamo passato in rassegna dei parametri utili per capire quali sono i campionati più equilibrati e quelli in cui il divario tra le migliori e le peggiori squadre è molto ampio. Nel caso di tornei equilibrati, naturalmente ci sono tipologie di scommesse che entrano maggiormente nel mirino, ovvero vanno monitorati con attenzione. Tra queste vanno citate senza dubbio la X a fine primo tempo, così come “entrambe le squadre segnano”. Altra abitudine che si può prendere è quella di valutare le scommesse con handicap e, nel caso, giocare contro la favorita (ovvero contro la squadra più forte e dunque penalizzata dall’handicap).
Facciamo un esempio. La Liga è un campionato in cui il divario tra le società più ricche e le piccole è più ampio, eppure si tratta di un campionato in cui si vedono meno goleade che negli ultimi anni. In questo caso, più che gli under 2,5 gol che sono sempre rischiosi, un aspetto da tenere sotto controllo è quello delle scommesse sui calci d’angolo. Squadre come Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid, ma anche Athletic Bilbao e Real Sociedad soprattutto in casa, sono solite accumulare numeri piuttosto alti di corner. Dunque le quote da tenere d’occhio sono in questo caso gli over sui calci d’angolo, da 8,5 in su.
Consigli scommesse: cosa cercare nei campionati meno equilibrati
Viceversa, nei tornei in cui la percentuale di partite che terminano con ampi scarti di punteggio è relativamente più alta, possiamo guardare con maggiore attenzione a tipologie di scommessa come gli handicap aggiuntivi (es. handicap di 2 o più gol sulla squadra favorita). In questi campionati meno equilibrati anche gli over 3,5 gol hanno un valore atteso tendenzialmente un po’ più alto, senza dimenticare che si tratta comunque di scommesse impegnative come tutte quelle che prevedono la segnatura di molte reti. Per quanto possa essere probabile, ogni partita inizia da 0-0 e, se certe soglie di over (come 3,5 gol e 4,5 gol) hanno quote sempre piuttosto alte è perché più alto è il profilo di rischio.
Facciamo un esempio anche qui. La Bundesliga tedesca è tra i campionati con maggior percentuale di incontri che terminano con scarto di almeno 3 gol. Non a caso è tra i tornei europei in cui l’over 2,5 gol esce con maggior frequenza, raramente sotto al 60%. Ne consegue che qualsiasi over 2,5 gol o con quota superiore a 1,65 andrebbe giocato o monitorato con grande attenzione.
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