Lo swing sul rosso tocca l’apice con il secondo Slam della stagione con il Ronald Garros 2022. L’edizione numero 121 segna come sempre il confine tra l’inizio dei 40 giorni estivi sull’erba e lo scollinamento tra cemento ed indoor del finale di stagione. Mai come quest’anno l’”università del rosso” promette spettacolo e incertezza nell’eterno confronto tra vecchi leoni e giovani in rampa di lancio.
ROLAND GARROS 2022
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Roland Garros 2022, la presentazione
Con il Roland Garros si conclude la parte più importante dello swing sul rosso. I Masters 1000 di Montecarlo e Roma hanno rappresentato la consueta marcia di avvicinamento verso il secondo Major della stagione, il più “glamour” per la location, il più tecnico e difficile per le caratteristiche della superficie. Ma anche, oltre a evento di punta per gli amanti delle scommesse online, il più “trendy”. A Parigi, infatti, si potrebbe vivere una tappa chiave della dicotomia della storia tennistica recente: da una parte i campioni eterni Rafa Nadal e Novak Djokovic, dall’altra il predestinato Carlos Alcaraz.
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Open di Francia: il ritorno di Medvedev e l’attesa per Alcaraz
Novak Djokovic verrà ricordato come la leggenda del tennis che ha avuto il rapporto più tormentato con il Roland Garros, avendo trionfato appena due volte. Il motivo è da individuare nella contemporaneità con Nadal, che ha sconfitto Nole quattro volte in finale e che dal 2005 ha lasciato alla concorrenza appena quattro edizioni. Tra le quali, tuttavia, quella del 2021, vinta proprio da Djokovic grazie alla storica affermazione su Rafa in semifinale. Ma tra i due rivali, oggi, si staglia l’ombra rampante di Carlos Alcaraz, the next big thing del tennis mondiale.
I tre guideranno una entry list nella quale sono presenti i primi 45 giocatori del ranking ad eccezione di Matteo Berrettini, che dopo l’operazione alla mano ha preferito concentrarsi sulla stagione sull’erba, e di Roger Federer. Curiosità per il rientro di Daniil Medvedev, pronto a sfidare la propria avversione per la terra dopo il deludente assaggio a Ginevra e nell’ottica del ban a Wimbledon. La pattuglia dei cinque italiani sarà guidata dalle teste di serie Jannik Sinner e Lorenzo Sonego. Dal talento di San Candido ci si aspetta il proseguimento del percorso di crescita dal punto di vista tecnico e della personalità in una stagione che potrebbe essere di transizione tra guai fisici e il cambio di coach. In tabellone anche Fabio Fognini, Lorenzo Musetti e Marco Cecchinato, qui semifinalista nel 2018.
Roland Garros 2022: entry list
- Novak Djokovic
- Daniil Medvedev
- Alexander Zverev
- Rafael Nadal
- Stefanos Tsitsipas
- Casper Ruud
- Andrey Rublev
- Felix Auger-Aliassime
- Cameron Norrie
- Carlos Alcaraz
- Jannik Sinner
- Taylor Fritz
- Hubert Hurkacz
- Denis Shapovalov
- Diego Schwartzman
- Reilly Opelka
- Roberto Bautista Agut
- Pablo Carreno Busta
- Nikoloz Basilashvili
- Gael Monfils
- Marin Cilic
- John Isner
- Karen Khachanov
- Alex de Minaur
- Lorenzo Sonego
- Daniel Evans
- Frances Tiafoe
- Grigor Dimitrov
- Aslan Karatsev
- Cristian Garin
- Fabio Fognini
- Tommy Paul
- Federico Delbonis
- Jenson Brooksby
- Alexander Bublik
- Albert Ramos-Vinolas
- Miomir Kecmanovic
- Filip Krajinovic
- Lloyd Harris
- Botic van de Zandschulp
- Sebastian Korda
- Roger Federer
- Ilya Ivashka
- Pedro Martinez
- Alejandro Davidovich Fokina
Open di Francia story: lo Slam stregato per i numeri 1
Il dato che più di ogni altro è in grado di esprimere l’unicità di Rafa Nadal sulla terra rossa parigina è quello relativo alle 105 vittorie su 108 partite disputate, valse ben 13 corone al Roland Garros, più del doppio di quelle conquistate da qualsiasi altro tennista in uno Slam eccetto Novak Djokovic in Australia e Roger Federer a Wimbledon. Sempre loro, i Big Three, la cui grandezza senza tempo emerge proprio nella capacità di riuscire a governare i rimbalzi del rosso parigino.
Cosa mai riuscita a buona parte dei numeri 1 del passato con almeno 100 settimane al comando del ranking, da John McEnroe, finalista sconfitto nel 1984, a chi, come Jimmy Connors e Pete Sampras, la finale non l’ha neppure mai raggiunta.
Le eccezioni sono rappresentate da Ivan Lendl, tre volte vincitore, André Agassi, campione nel 1999, e soprattutto dallo specialista Jim Courier, che dopo i trionfi del 1991 e del ’92 perse nel ’93 un’epica finale contro Sergi Bruguera, mancando il tris consecutivo di titoli riuscito al solo Bjorn Borg prima dell’inizio dell’epopea di Nadal.
Roland Garros 2022: quote e pronostico
Con il trionfo agli Internazionali di Roma Djokovic ha confermato come i problemi palesati ad inizio primavera fossero legati solo alla mancanza di allenamento e quindi di partite. Ecco allora in un colpo solo il ritorno al successo 189 giorni dopo Parigi-Bercy, il traguardo delle 1001 vittorie e quello del 38° Masters 1000 della carriera. Numeri che non possono che evocarne un altro, quello dell’aggancio a Nadal a quota 21 Slam, unico obiettivo stagionale possibile per Djokovic dopo che il nuovo assalto al Grande Slam è forzatamente sfumato già a gennaio.
Il serbo sarà quindi il favorito d’obbligo. Alla luce delle quote più interessanti sul tennis internazionale, e alla luce dell’incognita sulle condizioni di Nadal, uscito dal Foro Italico con le ossa rotte, il morale a pezzi e quel grido di dolore circa le proprie condizioni fisiche che ha riproposto pesanti interrogativi sul suo finale di carriera. Tutto questo finirà per caricare ulteriormente l’attesa per Carlos Alcaraz che, reduce dal forfait in extremis a Roma per problemi ad una caviglia, è già proiettato verso l’ultimo gradino, l’assalto al primo Slam, di una crescita scritta nei suoi geni, ma che nel 2022 ha vissuto una progressione forse inaspettata.
Per il resto il torneo non sembra prestarsi a particolari sorprese, a meno di exploit di Stefanos Tsitsipas, reduce da due semifinali consecutive a Parigi, di Alexander Zverev, tra i primi quattro solo nel 2021, o di altri specialisti come Rublev, Ruud e Schwartzman in grado di approfittare di qualche corridoio che si presenterà nel tabellone. Il grande pubblico, però, sogna una finale tra quel che resta dei Big Three, o tra uno di loro e l’erede designato al trono. In ogni caso, per tenersi al riparo da sorprese, vi consigliamo la nostra guida ad hoc per tutte le strategie sulle scommesse sul tennis.
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