Giro Italia Tappa 19
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Giro d’Italia 2022: tappa 19 da non sbagliare, il trio Carapaz-Hindley-Landa si gioca tutto

Il Giro d’Italia 2022 arriva alla sua terzultima tappa, la numero 19. In Slovenia, dove la Corsa Rosa sconfinerà, è prevista la salita più dura di giornata, quella del Monte Kolovrat. Si preannunciano attacchi, con i tre big in testa alla classifica generale, Carapaz, Hindley e Landa, che proveranno a dare la spallata decisiva.

Partenza: Marano Lagunare

Arrivo: Santuario di Castelmonte

Chilometri: 178

Difficoltà: ***

GIRO D’ITALIA 2022
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Giro d’Italia 2022: presentazione e altimetria tappa 19

Non mancheranno le insidie nella diciannovesima tappa del Giro d’Italia, nonché terzultima. Si tratta di una frazione di montagna, che inizialmente non presenterà grandi problemi ma che poi si farà piuttosto dura. Attraversata Buja si raggiungeranno le Prealpi Giulie con le Grotte di Villanova, con una salita breve e impegnativa, poi ci sarà il Passo di Tanamea. Lo sconfinamento in Slovenia porterà con sé la salita più probante della giornata: il Monte Kolovrat, 10 chilometri con una pendenza media del 9,2% e con un picco del 15%.

Il ritorno in Italia sarà caratterizzato dal secondo traguardo volante di Cividale del Friuli e, quindi, dalla salita finale di circa 7 km che porta al Santuario di Castelmonte con una breve discesa dopo 2.5 km. I due tratti più ripidi (arrivano fino al 13%) sono in corrispondenza all’inizio salita e alla ripresa dopo la discesa interna.

Giro d’Italia 2022: quote e favoriti della tappa 19

I tre davanti si stanno marcando stretto e anche per le quote sul Giro d’Italia 2022 la corsa sembra ormai affare tra Richard Carapaz, Jai Hindley e Mikael Landa. Anche se fino a oggi il basco non ha dato l’impressione di avere qualcosa in più dell’ecuadoriano e dell’australiano. Potrebbe cercare di dimostrarlo oggi, anche se è chiaro che non sarà per nulla facile. A nostro parere quella di venerdì è la classica frazione da fuga, che vedrà protagonisti uomini la cui vittoria finale non è più alla portata, come per esempio Hugh Carthy, che è attualmente al decimo posto con 17 minuti di ritardo dal battistrada e che nelle tappe di montagna di questo Giro ha sempre mostrato una buona condizione.

Come sempre, quando si parla di frazioni con asperità, il ventaglio di potenziali favoriti è ampio e, naturalmente, comprende anche un drappello di italiani: tra questi ci sentiamo di citare Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Lorenzo Rota (Intermarché – WantyGobert), Davide Formolo (UAE Team Emirates) e Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), che nell’edizione del Giro del 2021 conquistò la tappa dello Zoncolan e quest’anno non è ancora riuscito a emergere nonostante le indubbie qualità. Non si può lasciare fuori Vincenzo Nibali, ma il fatto che sia al quarto posto della generale, a nemmeno sei minuti di ritardo da Carapaz, fa sì che non gli verrà concessa grande libertà d’azione da parte delle squadre dei primi tre. Ultimi due nomi che mettiamo sul piatto sono quelli dell’inossidabile ultra quarantenne spagnolo Alejandro Valverde (Movistar) e del portacolori della Jumbo-Visma Gijs Leemereize.

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Crediti Immagine: Getty Images

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