L’Italia torna a essere l’epicentro primaverile dello sport mondiale. Dopo il bagno di folla per il GP del Made in Italy di F1 a Imola, maggio sarà il mese della festa popolare del Giro d’Italia e di quella del salotto buono del Foro Italico, sede degli Internazionali di tennis per l’ATP Roma 2022. Tra specialisti, nuove leve e fuoriclasse che non vogliono abdicare ci sono tutti gli ingredienti per una settimana di spettacolo.
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ATP Roma 2022, la presentazione
Le stelle del tennis mondiale si trasferiscono a Roma per la 79a edizione degli Internazionali d’Italia, e con esse l’attenzione di buona parte degli amanti delle scommesse sportive online. Al Foro Italico sembrano esserci tutti i presupposti per vivere sette giorni all’insegna del grande tennis, grazie alla presenza di quasi tutti i più forti, a partire da Rafa Nadal e Nole Djokovic. I dominatori dell’albo d’oro di Roma negli ultimi 20 anni non si presenteranno tuttavia al top della forma: lo spagnolo è appena tornato a giocare dopo i 40 giorni di assenza per la frattura costale rimediata a Indian Wells, mentre il serbo sta di fatto vivendo una “pre season” viste le note traversie di inizio 2022. Entrambi, però, puntano ad arrivare più avanti possibile anche per testare il proprio stato di forma in vista dello Slam parigino.
ATP Roma 2022, il sogno di Alcaraz nell’edizione grandi firme
Tra i primi 10 del ranking gli unici assenti a Roma saranno Daniil Medvedev, il cui rientro dopo l’operazione di ernia dovrebbe avvenire non prima di giugno, e Matteo Berrettini, bloccato dall’operazione al mignolo. Tra i due il solo Matteo, pur essendo tra gli interpreti più duttili del circuito, può considerato uno specialista della terra, ma gli amanti delle superfici lente non mancheranno di certo al Foro Italico, da Casper Ruud a Andrey Rublev fino a Carlos Alcaraz, deciso proseguire sulla… linea di successione rispetto a Nadal, dopo averne percorso le orme come precocità nella conquista del primo Masters 1000 e in precedenza dell’ingresso tra i primi 10 del mondo.
Internazionali d’Italia story: l’avvento dei “terraioli” e la “dittatura” Nadal-Djokovic
Dando una scorsa all’albo d’oro dell’Open d’Italia, il torneo più antico tra quelli europei inseriti nel circuito Masters 1000 (la prima edizione risale al 1930), colpisce la sua eterogeneità, almeno fino al 2005, anno in cui è iniziata la “dittatura” del duo Nadal-Djokovic. Il maiorchino e il serbo si sono divisi 13 delle ultime 15 edizioni, fallendo solo gli appuntamenti del 2016 e del 2017, vinti rispettivamente da Andy Murray e da Alexander Zverev, ma sempre in finale su Djokovic. Oltre ai suoi cinque successi il numero 1 del mondo “vanta” allora anche il primato delle finali perse, ben sei, ma anche la soddisfazione di essere stato l’unico capace di superare in finale Rafa, sconfitto solo due volte in carriera all’ultimo atto al Foro, l’ultima nel 2014.
Eppure, fino a tre lustri fa gli Internazionali non hanno mai avuto un dominatore assoluto. Tuttavia dopo i ben otto vincitori diversi nelle prime nove edizioni dell’era open, dall’inizio degli anni ’90 è divenuto più marcato il predominio di specialisti della terra, con i due successi di Thomas Muster e gli acuti di Marcelo Rios, Guga Kuerten e in precedenza Alex Corretja, iniziatore a tutti gli effetti dell’era spagnola che, prima di Nadal, ha visto esultare al Foro a inizio Millennio anche Juan Carlos Ferrero, Felix Mantilla e Carlos Moyà.
Internazionali d’Italia: entry list
- Novak Djokovic
- Alexander Zverev
- Rafael Nadal
- Stefanos Tsitsipas
- Casper Ruud
- Andrey Rublev
- Felix Auger-Aliassime
- Cameron Norrie
- Carlos Alcaraz
- Jannik Sinner
- Hubert Hurkacz
- Denis Shapovalov
- Diego Schwartzman
- Reilly Opelka
- Roberto Bautista Agut
- Pablo Carreno Busta
- Nikoloz Basilashvili
- Gael Monfils
- Marin Cilic
- John Isner
- Karen Khachanov
- Alex de Minaur
- Lorenzo Sonego
- Daniel Evans
- Frances Tiafoe
- Grigor Dimitrov
- Aslan Karatsev
- Cristian Garin
- Fabio Fognini
- Tommy Paul
- Federico Delbonis
- Jenson Brooksby
- Alexander Bublik
- Albert Ramos-Vinolas
- Miomir Kecmanovic
- Filip Krajinovic
- Lloyd Harris
- Botic Van de Zandschulp
- Dominic Thiem (PR)
- Borna Coric (PR)
- Stan Wawrinka (PR)
ATP Roma 2022: quote e pronostico
Vedere Novak Djokovic, come successo a Belgrado, cedere di schianto al terzo set della finale contro Rublev ha confermato come nel tennis frenetico dei tempi moderni neppure un fuoriclasse può ovviare a uno stato di forma non ottimale. Uno scenario che ben conosce anche Nadal, che rispetto al rivale ha giocato più partite nell’anno solare, ma che viene da un’assenza più lunga. Per entrambi il traguardo si chiama Roland Garros, ma prima occorre mettere più partite possibili nelle gambe.
Vederli trionfare a Roma è ovviamente possibile, anche se non probabile per le quote attuali sul tennis internazionale, ma se giocatori come Ruud, Rublev e Schwartzman possono puntare almeno a un posto nei quarti, scegliamo di sbilanciarci in sede di pronostico per Alexander Zverev, deciso a riprendere proprio in Italia il discorso interrottosi bruscamente con le ATP Finals di Torino. Il tedesco è parso in leggera ripresa negli ultimi tornei disputati rispetto al pessimo inizio di 2022 e sa già come si vince a Roma, dove ha raggiunto per due volte la finale.
Tra gli avversari ci sarà inevitabilmente Stefanos Tsitsipas, al quale non resta che augurarsi di non trovare sulla propria strada Alcaraz, che lo ha eliminato a Miami e Barcellona e che si presenterà da numero 7 del seeding. Sul fronte italiano Lorenzo Sonego non sembra in grado di ripetere la cavalcata 2021, fermatasi solo in semifinale contro Djokovic, mentre Lorenzo Musetti proverà a stupire forte di un discreto stato di forma. Le aspettative maggiori sono però per Jannik Sinner, mai oltre il terzo turno al Foro, ma alla prima volta da testa di serie: anche per il Rosso di San Candido è tempo di prova generale per Parigi. E per un ripasso generale delle regole del tennis, prima dell’evento, vi consigliamo la nostra guida ad hoc.
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Crediti Immagine: Getty Images