Oggi, al Giro d’Italia 2022, va in scena la tappa 16, presumibilmente una di quelle decisive ai fini della classifica finale. La Salò-Aprica è sicuramente una delle tappe più attese, coi suoi 5.000mt di dislivello. Carapaz cercherà di mettere le mani sulla Corsa Rosa, ma le alternative all’ecuadoriano non mancheranno.
Partenza: Salò
Arrivo: Aprica
Chilometri: 202
Difficoltà: *****
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Giro d’Italia 2022: presentazione e altimetria tappa 16
Il Giro riparte dopo l’ultimo giorno di riposo e riparte con una delle tappe più attese: i 202 chilometri (e gli oltre 5000 metri di dislivello) della Salò-Aprica hanno tutto quello che serve per mettere a dura prova i partecipanti. E’ un classico tappone alpino, che partirà dalla località del Bresciano e ben presto proporrà il primo Gran premio della Montagna di prima categoria della giornata, poco più su del Passo Crocedomini (19,9 km al 6,5%).
Dopo essere scesi in picchiata verso Edolo arriverà un momento clou, con la scalata del Passo del Mortirolo (12,6 km al 7,6%): una salita su cui sono state scritte pagine importanti del ciclismo. Dopo una nuova discesa (e le discese, quest’oggi, saranno particolarmente impegnative) ecco una nuova salita, quella verso il Valico di Santa Cristina (13,5 km all’8%). Gli ultimi sei chilometri, o poco più, saranno in gran parte in discesa in direzione dell’Aprica.
Giro d’Italia 2022: quote e favoriti della sedicesima tappa
Una tappa che può rivelarsi fondamentale nell’economia del Giro d’Italia 2022 e nella quale c’è da aspettarsi che il favorito numero 1 per la conquista della corsa, Richard Carapaz, cerchi di fare la differenza allungando sui rivali. E’ una grande occasione per l’ecuadoriano, favorito anche per le quote aggiornate sul Giro 2022: la frazione, infatti, è per scalatori puri. In una tappa del genere gli attacchi possono essere molteplici e, naturalmente, nel caso in cui a portarli saranno corridori fuori classifica, quelli che puntano a essere in rosa a Verona lasceranno fare.
Se Jai Hindley (BORA-hansgrohe), Joao Almeida (UAE Team Emirates) e Mikel Landa (Bahrain-Victorious) sono i rivali più accreditati del sudamericano, quando si parla di classifica finale, occhio quindi, per esempio, a Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan), che ha già annunciato l’addio al ciclismo al termine della stagione e che potrebbe tentare di lasciare per l’ennesima volta il segno. Restando sugli italiani non si può di certo escludere un nuovo tentativo di Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), che si è ritrovato andando a conquistare la tappa che si è chiusa a Cogne. Mettiamo anche Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert) nel novero dei potenziali protagonisti e non escludiamo neanche Lorenzo Fortunato dell’Eolo-Kometa.
Passando ai corridori stranieri un altro che può correre senza assilli è Simon Yates (BikeExchange-Jayco): sta sicuramente meglio rispetto all’inizio del Giro e lo ha già dimostrato pochi giorni fa. Lennard Kamna (BORA-hansgrohe), Joe Dombrowski (Astana Qazaqstan) e Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious) sono altri tre potenzialmente in grado di compiere grandi imprese partendo da lontano. Grande equilibrio insomma: motivo in più per tenere d’occhio le quote scommesse live.
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Crediti Immagine: Getty Images e Sito Ufficiale Giro d’Italia