Arriva il tanto atteso rinforzo per l’attacco dei nerazzurri: il tecnico piacentino è pronto ad accogliere la punta ex Bologna, che avrà l’arduo compito di non far rimpiangere Lukaku.
Finalmente trova un identikit la corsa dell’Inter verso un nuovo attaccante: il profilo designato è quello di Marko Arnautovic, di certo non più giovane attaccante (34 anni), ex Bologna. La punta di peso tanto attesa da Simone Inzaghi è finalmente arrivata ma al termine di una sessione estiva di calciomercato caratterizzata da diversi no e qualche dietrofront. Il primo, e il più doloroso probabilmente, è stato quello di Romelu Lukaku.
L’attaccante ex Chelsea, dopo un anno di prestito ai nerazzurri, sembrava in procinto di essere riscattato dal club milanese. Tuttavia, una serie di vicissitudini, per ultime le sue esternazioni in merito a presunti accordi con la Juventus, hanno reso impossibile il prosieguo della trattativa. Un colpo duro per Inzaghi, che ha dovuto rinunciare anche a Edin Dzeko, in realtà il vero titolare dell’attacco nerazzurro: la punta non aveva trovato un accordo per il prolungamento del contratto, dal momento che l’Inter offriva un rinnovo annuale mentre il bosniaco ne chiedeva almeno due.
Dopo un finale di stagione al cardiopalma con la Champions League solo sfiorata, il tecnico interista si era ritrovato con un attacco da rifare completamente, eccezion fatta per Lautaro Martinez, rimasto e promosso capitano. Dopo un interesse rivolto a Gianluca Scamacca (su cui è piombata l’Atalanta, strappando il giocatore alla concorrenza di altre squadre di Serie A) e Alvaro Morata (per ora rimasto all’Atletico Madrid), la scelta è caduta su Arnautovic.
L’ex rossoblù è arrivato per circa 10 milioni, una cifra tutto sommato alta se si guarda la carta d’identità del calciatore, reduce da una stagione tormentata a livello di infortuni. Non si tratta della prima esperienza in nerazzurro per Arnautovic, che aveva già indossato la maglia del Biscione nella stagione 2009/2010, ma con un deludente bottino di 3 presenze e 0 gol. La seconda giovinezza l’ha vissuta con la maglia del Bologna, in precedenza ha indossato le casacche di Werder Brema, Stoke City, West Ham e Shangai senza mai brillare davvero. L’anno migliore resta il primo in Emilia: con Sinisa Mihajlovic in panchina, l’attaccante ha siglato 15 reti.
Un colpetto di mercato che probabilmente non alza il livello tecnico del reparto offensivo nerazzurro, complessivamente indebolito rispetto all’annata precedente. In finale contro il Manchester City, poi vincitore della Coppa dalle Grandi Orecchie, l’attacco era composto da Lautaro, Dzeko, Lukaku e Correa. Ad oggi, invece, il tecnico Inzaghi ha a disposizione l’argentino, Arnautovic, Thuram e Correa, quest’ultimo ancora non ceduto nonostante fossero queste le intenzioni della proprietà.
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