Dalla Spagna all’Italia, da una patria del motociclismo ad un’altra. Dopo il GP di Aragona il Motomondiale si rituffa nel calore degli sportivi italiani con l’attesissimo GP di San Marino e della Riviera di Rimini, 14ª prova del Mondiale 2021 e seconda corsa tricolore dopo il GP d’Italia al Mugello dello scorso 30 maggio. Per i protagonisti della classe regina delle due ruote sarà il primo dei due appuntamenti ravvicinati al “Misano World Circuit Marco Simoncelli”, dove si correrà anche il 24 ottobre per il GP dell’Emilia Romagna, complice la cancellazione del GP di Malesia. Una doppia chance che bissa quella dello scorso anno e fa la gioia degli appassionati italiani, in un momento cruciale del campionato.
Quote del: 17/09/2021
Partenza: domenica 19 settembre, ore 14.00
Sede: Misano World Circuit Marco Simoncelli (Misano Adriatico, Italia)
GP DI MISANO
LE MIGLIORI QUOTE
GP Misano 2021, la presentazione
Il Mondiale 2021 di MotoGP imbocca il… rettilineo conclusivo, se così possono essere chiamati gli ultimi cinque Gran Premi di una stagione finalmente “normale”, dopo quella sofferta del 2020, condizionata dalla pandemia di Coronavirus che costrinse la Federazione a far iniziare tardi il Mondiale e a produrre un calendario con solo 15 gare. Nel 2021 si è tornati a 18 Gran Premi, ma la nota di continuità è data dalle piste che hanno avuto la possibilità di “fare doppietta”, ospitando due GP. Uno scenario inedito o quasi fino al 2019, ma che nel 2020 riguardò il tris di circuiti spagnoli, Jerez, Aragon e Valencia, oltre al Red Bull Ring di Spielberg e il “Simoncelli” di Misano Adriatico.
Quest’anno, invece, il privilegio è toccato solo alle piste di Losail, dove si è aperta la stagione con due GP consecutivi e agli stessi Spielberg e Misano. La pista romagnola è stata beneficiata dalla cancellazione causa pandemia del GP di Sepang previsto per il 24 ottobre, così ecco la doppietta”. Certo, questa sarà spalmata in 35 giorni e non in appena sette come nella passata stagione (13-20 settembre), ma si prospetta comunque un gran spettacolo, dentro e fuori la pista, complice la riapertura al pubblico delle gare, l’entusiasmo degli appassionati e il momento particolare vissuto da diversi piloti italiani.
GP Misano 2021: graditi ritorni e il lungo commiato di Valentino Rossi
A Misano si festeggeranno due graditissimi ritorni. Due mesi dopo l’operazione al ginocchio si rivedrà Franco Morbidelli, al quale la Yamaha, dopo una prima parte di stagione da incubo in Petronas, ha affidato la moto ufficiale per sostituire Maverick Viñales, approdato in Aprilia dopo il noto licenziamento subito dal team di Iwata. Per il pilota italo-brasiliano non ci poteva essere contesto migliore per rimettersi in sella, sulla pista nella quale è cresciuto e nella quale, giusto un anno fa, ha conquistato il primo successo in MotoGP della carriera.
Misano vuol dire però casa anche per Andrea Dovizioso, il cui periodo sabbatico dopo il divorzio dalla Ducati è ufficialmente finito: a 35 anni il forlivese è tornato in Yamaha, ma dove aveva già corso con discreti risultati nel 2012, e il debutto sulla Petronas lasciata libera dal “Morbido” avverrà proprio a Misano, circuito tuttavia nel quale Andrea, che si appresta a vivere il 230° GP della carriera nella classe regina, è andato a podio solo due volte in quattordici gare. ‘Dovi’ aveva e ha ancora voglia di correre, come dimostra il ‘flirt’ fallito con l’Aprilia e utilizzerà le ultime gare della stagione come trampolino in vista della prossima, per la quale ha già il contratto, ma anche per godersi la coppia con Valentino Rossi. Il doppio appuntamento di Misano sarà allora speciale anche per il Dottore, ultimo italiano a vincere qui nel 2009, e pronto a godersi gli ultimi due bagni di folla del suo “popolo giallo”. Sognare un buon piazzamento per il pilota di Tavullia sembra proibito, ma mai come in questa occasione conterà assaporare ogni momento del weekend.
Il pluridecennale digiuno di vittorie italiane a Misano non spegnerà certo la passione degli sportivi, pronti ad invadere le tribune del circuito, per quanto consentito dalle norme anti-Covid. Previste oltre 25000 persone al giorno, molte di più rispetto a quante hanno gremito l’autodromo di Monza per il GP di Formula 1, condizionato dalle scarse aspettative sulla Ferrari. Del resto, oltre ai personaggi citati, ci sarà anche chi avrà qualcosa di importante da giocarsi, e da festeggiare. Il riferimento è ovviamente a Francesco Bagnaia, fresco di primo, sospirato successo in MotoGP della carriera, ottenuto in Aragona. Un successo storico, il numero 250 di un italiano nella classe più importante (prima nazione a raggiungere questo traguardo), che ha permesso al pilota torinese di tornare al secondo posto della classifica del Mondiale riducendo a 53 punti il gap dal capoclassifica Fabio Quartararo. Ancora tanti, ma non abbastanza per ammainare bandiera a cinque GP dalla fine.
Storia e gloria del circuito di Misano
Il GP di San Marino e della Riviera di Rimini è uno degli appuntamenti storici del MotoMondiale. Fin dai primi anni ’80, infatti, l’Italia, complice la competitività dei propri piloti e il calore degli appassionati, riuscì ad ottenere il diritto ad avere due Gran Premi in calendario, quello d’Italia e appunto quello che, tra il 1981 e il 1993, fu battezzato come “Gran Premio motociclistico di San Marino”, la cui prima edizione risale quindi a 40 anni fa. Nei primi anni la corsa fu itinerante tra il circuito del Mugello, l’”Enzo e Dino Ferrari” di Imola e quello di Misano Adriatico, dove si corse solo tre volte nei primi nove anni. Poi, dopo 14 anni di pausa dal 1993, seguiti al grave incidente che costò la paralisi a Wayne Rainey, nel 2007 l’appuntamento nel calendario è diventato fisso, proprio sulla pista di Misano, intitolata dal 2012 alla memoria di Marco Simoncelli, e con l’attuale denominazione.
Valentino Rossi ha vinto tre volte, tutte in MotoGP e tutte alla guida di una Yamaha, l’ultima nel 2014, ma non è il pilota più “decorato” su questo circuito, visto che Marc Marquez è riuscito a tagliare per primo il traguardo in sei occasioni, tre delle quali in MotoGP, ai quali vanno aggiunti i due successi in Moto2 e quello del 2010 in Moto3. Considerando anche Moto2 e Moto3 i piloti italiani hanno vinto cinque delle ultime nove corse disputate dal 2018, anno della storica tripletta Dalla Porta-Bagnaia-Dovizioso, quest’ultimo alla guida della Ducati, mentre nel 2020 i tifosi tricolori hanno esultato per i successi di Luca Marini in Moto2 e Franco Morbidelli in MotoGP. Il circuito è stato sottoposto negli anni a diversi interventi volti a migliorarne la sicurezza aumentando in particolare le vie di fuga e riducendo le parti asfaltate.
La pista è oggi lunga 4.226 metri e larga 14 e ha una caratteristica forma “a martello”, con lunghi rettilinei e curve insidiose, nelle quali i piloti dovranno mostrare abilità in frenata. Tra le modifiche effettuate va citata quella che portò al cambiamento del senso di marcia, che da antiorario è diventato orario portando le curve ad un totale di 15. Tra le più insidiose vanno citate la “Rio” e la “Quercia”, che richiedono frenate importanti, ma soprattutto il “Tramonto”, curva doppia raccordata in un’unica piega e il mitico “Curvone”, quella più spettacolare e difficile in assoluto, ma soprattutto la più veloce del Mondiale (si possono raggiungere i 270 km/h), da fare con la moto quasi completamente inclinata. Tre i rettilinei, piuttosto brevi, il più lungo dei quali non raggiunge i 600 metri. Se ne deduce che la pista sia particolarmente tecnica, sollecitando i piloti a numerosi cambi di direzione e offrendo quindi non poche possibilità di sorpasso.
GP Misano 2021, quote e pronostico
Uno sguardo all’albo d’oro recente del GP e alle quote sulla MotoGP aiuta a capire quanto sia difficile sbilanciarsi in un pronostico. Per un miglior orientamento, consigliamo sempre di consultare il nostro glossario delle scommesse. Nelle ultime tre edizioni, infatti, hanno vinto tre moto differenti: la Ducati nel 2018 con Andrea Dovizioso, la Honda nel 2019 con Marc Marquez e la Yamaha che nel 2020 ha fatto doppietta con Franco Morbidelli e con Maverick Viñales, primo nell’inedito GP dell’Emilia Romagna. Si aggiunga il già citato momento di flessione del capoclassifica Fabio Quartararo e il quadro di incertezza è completo.
In Aragona il francese è parso spento, in qualifica e in gara, quasi rassegnato all’idea di concedere qualcosa agli avversari. Insolito per un pilota che ha costruito il proprio solido vantaggio sulla continuità e sulla determinazione nel provare sempre a rosicchiare punti. Trentasei lunghezze di vantaggio con 125 punti ancora disponibili rappresentano di sicuro un tesoro per chi solo tre volte in stagione è andato sotto i dieci punti conquistati, ma fare di calcolo proprio dopo che la Ducati e il suo alfiere principe si sono sbloccati e alla vigilia del GP di Misano che caricherà ulteriormente Bagnaia può essere pericoloso visto che un altro weekend come quello di Alcañiz potrebbe riaprire tutto o quasi.
Dalle suddette caratteristiche del circuito e dal doppio successo ottenuto nel 2020 si può dedurre che la pista di Misano sia favorevole alla Yamaha e non si addica alla Ducati 2021, ma la Desmodedici ha già stupito in un GP per certi versi simile come quello di Jerez, con rettilinei brevi, e la stoica difesa di Bagnaia in Aragona di fronte ai ripetuti attacchi di Marquez ha evidenziato il carattere e la ritrovata forma psicofisica di Pecco, a podio tre volte negli ultimi cinque GP a Misano tra tutte le categorie.
Quote scommesse live alla mano, prevediamo una gara combattuta con un testa a testa tra i primi due della classifica, ma dopo tre podi nelle ultime cinque gare Joan Mir potrebbe conquistare il primo GP della stagione. A Misano peraltro il campione del mondo 2020 festeggerà il 100° GP della carriera in MotoGP: il suo bilancio finora è di 12 vittorie, 32 podi, due pole positions e sette giri veloci. Il tempo per evitare di chiudere l’anno da campione in carica con zero successi sta per finire.
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