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Il rugby può seguire due regolamenti diversi: Rugby Union o Rugby League. L’arbitro internazionale James Jones li confronta per spiegarci le differenze
L’arbitro internazionale James Jones ci spiega i diversi ruoli del rugby e tutto quel che c’è da sapere sul campo da rugby
A proposito di James Jones
Abbiamo chiesto a James Jones – ex-arbitro della Rugby Union internazionale che vanta oltre 100 presenze di arbitraggio ad alti livelli – di spiegarci i ruoli del rugby e il campo da rugby. Puoi trovare le regole base del rugby, spiegazioni sui termini tecnici e notizie interessanti sulla nostra pagina Le regole del rugby.
bwin: Potresti dirci qualcosa sul campo da gioco? Quanto è grande, quanto sono grandi le porte, le linee?
James Jones: Sì, certo. Un campo da rugby regolamentare ha una lunghezza massima di 100 metri, da linea di meta a linea di meta. Subito dietro c’è l’area di meta, cioè l’area in cui è possibile mettere a terra il pallone per segnare meta. L’area di meta può essere grande al massimo 22 metri, e minimo 10. La larghezza del campo da rugby è 70 metri. E infine le linee: il campo è delimitato dalle linee di meta da entrambi i lati del campo, mentre oltre troviamo la linea del pallone morto. Ci sono poi la linea di metà campo, la linea dei 10 metri che si trova a 10 metri dalla linea di metà campo, e la linea dei 22 metri il cui nome deriva dalla sua distanza rispetto alla linea di meta. Le uniche altre linee sono la linea dei 5 metri e dei 15 metri che segnano la distanza dalla linea di touche da entrambi i lati del campo.
La squadra e le posizioni dei giocatori
bwin: E la squadra, quanti giocatori ha una squadra di rugby? In quale posizione giocano e in che ruolo?
James Jones: Ogni squadra ha quindici giocatori. La formazione inizia con il numero 15, l’estremo (full back). L’estremo è l’ultima persona, il difensore più arretrato rispetto ai giocatori e tradizionalmente il responsabile del recupero dei palloni calciati dagli avversari, dell’ultimo placcaggio possibile, ecc.
Ai lati del campo poi, immaginando di osservare il campo dall’alto dalla posizione dei pali, da entrambi i lati in direzione della linea di touche si trovano le ali, il numero 14 e il numero 11. Si tratta di giocatori veloci, solitamente i più veloci sul campo, perché le squadre tentano di passare loro la palla per dirigersi verso la meta. Appena più interni si trovano altri due giocatori, il numero 13, chiamato centro esterno e il numero 12, chiamato centro interno. Generalmente si tratta di giocatori forti, utilizzati per scattare in posizione avanzata e raggiungere direttamente la linea difensiva rivale per “schiantarvisi contro”, in mancanza di gergo tecnico.
Più all’interno rispetto al 12 si trovano i mediani, chiamati in inglese outside half o fly half. Questi giocatori, solitamente di stazza più minuta, sono generalmente quelli che calciano verso la porta le trasformazioni dopo le mete oppure i calci di punizione, e sono responsabili della visione complessiva del gioco. C’è poi il numero 9, il mediano di mischia: è colui (o colei) che getta la palla nella mischia, in caso di mischia. Oppure, in caso di placcaggio o di breakdown, è solitamente la prima persona che prende la palla e la passa alle retrovie.
Arriviamo ora agli avanti, e qui è dove i ragazzi si fanno decisamente più grossi. Iniziamo dalla prima linea, dove troviamo i numeri 1 e 3, chiamati piloni e in mezzo il numero 2, il tallonatore. Costituiscono la prima linea in una mischia, si legano alle braccia e hanno un grande ruolo nel gioco di mischia. Dietro di loro troviamo i numeri 4 e 5, noti come seconda linea: sono giocatori sempre molto, molto alti. Anche loro partecipano alla mischia ma per la maggior parte del tempo sono deputati alla ricezione della palla in rimessa laterale. Essendo molto alti, quando la palla viene lanciata dalla linea di touche, saranno incaricati di saltare e di prenderla per primi.
Oltre questi giocatori si trova il numero 6, chiamato terza linea ala sinistra (flanker in inglese): lui o lei è un giocatore molto grande, noto per i placcaggi estremi in tutto il campo di gioco e per le mischie. Accanto a lui troviamo il numero 7, il flanker destro (o terza linea ala destra), anch’egli un giocatore molto forte ma un po’ più veloce rispetto al flanker sinistro. Insieme, arrivati al placcaggio cercheranno di sottrarre la palla e saranno i primi a staccarsi dalla mischia. E poi in fondo c’è il numero 8 o terzo centro. Si tratta di un giocatore potente che sta in fondo alla mischia e il cui scopo è aggiungervi peso.
Il mediano di mischia nel rugby: tutto quello che c’è da sapere
I ruoli chiave nel rugby
bwin: Quali sono secondo te i ruoli chiave del rugby?
James Jones: Il mediano di mischia, come dicevo prima, è la prima persona che raccoglie il pallone dopo un’interruzione di gioco e può decidere se passare la palla indietro o ad un altro avanti o avanzare tenendo il possesso di palla. Un altro giocatore chiave è il numero 10: il numero 10 è colui che stabilisce e apre lo schema di gioco e deciderà se calciare, passare o correre. È la vera mente in campo, colui che prende le decisioni.
Rispetto agli inizi, questi ruoli si sono evoluti. Il numero 10, il mediano di apertura, calcia molto di più. C’è molto più calcio di palla tattico adesso di quanto ce ne fosse quando il possesso di palla e il guadagno di terreno erano considerati vitali dallo staff tecnico. Ma credo che anche la stazza dei giocatori sia cambiata. Il numero 10 era più piccolo, scattante e agile. Ce ne sono ancora alcuni così, ma man mano che il gioco diventa sempre più fisico, questi giocatori si fanno sempre più grossi e forti perché devono sostenere più placcaggi.
Scommettere sul rugby
Il rugby sta diventando uno sport sempre più seguito in tutto il mondo, e anche le scommesse sul rugby sono in crescita. Su bwin è possibile puntare su una varietà di scommesse e su tutte le partite e i tornei di rugby più importanti, nazionali e stranieri. Le varie tipologie di scommessa includono:
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L’arbitro internazionale James Jones ci spiega il punteggio del rugby, le regole della mischia e paragona gli stili di gioco più diffusi al mondo.
A proposito di James Jones
I punti del rugby, chi meglio di un arbitro può spiegarli? Abbiamo chiesto a James Jones – ex-arbitro della Rugby Union internazionale che vanta oltre 100 presenze di arbitraggio ad alti livelli – di spiegarci il punteggio nel rugby. Puoi trovare le regole base del rugby, le sue spiegazioni di termini tecnici e notizie interessanti sulla nostra pagina Le regole del rugby.
bwin: Come funziona il sistema di punteggio nel rugby? Si è anch’esso evoluto nel corso degli anni?
James Jones: Il sistema di punteggio si è evoluto. Prima venivano assegnati 3 punti per una meta, poi sono diventati 4, e poi da 10-15 anni sono diventati 5. La ragione di questo cambiamento è che se una conversione vale 2 punti, sommata alla meta fanno 6 punti; ma due calci di punizione o due drop goal valgono lo stesso in termini di punteggio, perciò si è deciso di aumentare a 5 il punteggio di una meta, per rendere chiaro che due calci di punizione non possono eguagliare una meta trasformata. Quindi adesso si danno 5 punti per una meta, 2 punti per una trasformazione dopo una meta, 3 punti per un calcio di punizione e 3 punti per un drop goal.
Regole sulla mischia ordinata nel rugby
bwin: Parliamo di mischia: per i profani questo è sicuramente uno degli aspetti più misteriosi del rugby. Potresti spiegare la mischia per noi? Quanti giocatori sono coinvolti e che ruolo hanno?
James Jones: Una mischia ordinata viene concessa, nella maggior parte dei casi, dopo quello che viene chiamato un lancio in avanti, che si verifica quando a un giocatore cade la palla in avanti oppure quando la palla sfugge in avanti durante un passaggio, o quando c’è un passaggio in avanti involontario. Ci sono anche altre ragioni, ma sono una minoranza, come ad esempio un fuorigioco accidentale, in cui la palla non viene rimessa in gioco con un lancio dritto dalla linea di touche.
Molto semplicemente, quando viene assegnata una mischia le posizioni dei giocatori sono le seguenti: i numeri 1, 2 e 3 si legano insieme formando una prima linea di 3 giocatori, due giocatori di seconda linea dietro di loro si posizionano tra le gambe dei 3 giocatori davanti, 6 e 7 saranno ai lati di questi due giocatori, mentre il numero 8 sta dietro. In tutto in una mischia sono coinvolti otto giocatori di ciascuna squadra. Entrambe le squadre si accovacciano e si legano insieme. Il mediano di mischia introdurrà poi la palla nella mischia e da questo momento avrà inizio l’azione di spinta, una gara in cui la squadra più forte sottrae la palla alla squadra avversaria, oppure il numero 2 di entrambi i lati tenta di guadagnare la palla con il piede tallonandola per riprenderne possesso.
La mischia spiegata da Giampiero De Carli
Diversi tipi di rugby
bwin: In qualità di arbitro che ha diretto numerose partite internazionali, potresti dirci qualcosa sui vari tipi di gioco che esistono nelle varie nazioni?
James Jones: Ora le differenze si stanno assottigliando ma tradizionalmente esistono diversi tipi di gioco. In linea di massima possiamo dire che esistono due tipi di gioco: uno è molto orientato in avanti, i giocatori sono molto grossi, forti e potenti, si tengono la palla stretta e tendono a non passarla, non giocano in modo elegante o scenografico. Il gioco si sviluppa intorno agli uomini più forti, che cercano di dominare l’avversario e di andare a meta. Tradizionalmente questo tipo di gioco appartiene alla Nuova Zelanda, al Sud Africa, all’Argentina, alle Isole Figi e Tonga.
Dall’altra parte c’è invece un gioco di attacco più elegante ed elaborato. Le azioni si sviluppano in modo più tattico. Questo tipo di gioco viene tradizionalmente dalla Francia. I numerosi passaggi e le azioni molto studiate lo rendono nel complesso molto più spettacolare. Recentemente, anche gli inglesi fanno girare molto di più la palla, sviluppando un gioco più creativo prima di andare a meta.
Scommettere sul rugby
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L’arbitro James Jones ci ha spiegato le regole del gioco di questo duro ma esaltante sport di contatto, noi abbiamo aggiunto qualche aneddoto interessante.
A proposito di James Jones
Le regole del rugby, chi meglio di un arbitro può spiegarle? Abbiamo chiesto a James Jones – ex-arbitro della Rugby Union internazionale che vanta oltre 100 presenze di arbitraggio ad alti livelli – di guidarci attraverso il gioco e di spiegarcene il gergo tecnico. Insieme alle regole base del rugby, troverete molte notizie interessanti e meno note relative.
La parola rugby è utilizzata nel mondo per definire sport diversi. Per non complicare le cose, descriveremo brevemente il Rugby Union, le cui regole governano la maggior parte delle competizioni e dei tornei internazionali.
Vuoi approfondire la tua conoscenza del rugby? Qui puoi trovare informazioni dettagliate per comprendere ogni suo aspetto:
Gli highligths di Inghilterra-Italia all’ulitmo Sei Nazioni
Come si gioca a rugby?
Il senso del rugby non è difficile da comprendere: due squadre di 15 giocatori si sfidano sul campo per una partita di 2 tempi da 40 minuti l’uno, con un intervallo di 10 minuti in mezzo. Una squadra corre con la palla, l’altra cerca di impedirgli di raggiungere la linea di meta, e di segnare punto. Tuttavia ci sono molte regole che disciplinano le interazioni tra le squadre. Ecco una breve guida per i principianti:
La palla non può essere passata di mano in avanti. Non sono permessi passaggi o palleggi in avanti, la palla può solo essere calciata o tenuta in mano durante la corsa. I giocatori possono però passarsela in linea o all’indietro.
L’obiettivo del rugby è andare a “meta”. Ci sono molti modi per andare a meta, ma in tutti i casi è necessario superare la linea di meta e “schiacciare” a terra la palla. La squadra che va a meta acquisisce 5 punti e ha l’opportunità di calciare il lancio di “trasformazione”, del valore di 2 punti. Per realizzare una trasformazione, la palla deve passare tra i pali della porta al di sopra della traversa.
Diversamente da quanto avviene nel calcio, nel rugby è permesso moltissimo contatto fisico. Un giocatore che sta correndo con la palla in mano può subire un contrasto e finire a terra. Una volta placcato, il giocatore deve lasciare la palla, ed entrambe le squadre lotteranno per riprenderla. Questa fase è chiamata ruck (mischia spontanea).
I falli sono penalizzati da una scrum (mischia ordinata). Gli otto giocatori più avanti di ciascuna squadra si uniscono, disponendosi tre davanti, quattro al centro e uno dietro. Così disposti spingono in avanti, mentre la squadra che non ha commesso il fallo lancia la palla nella mischia nella speranza che venga presa dai propri compagni.
Regole basilari del rugby
bwin: Potresti spiegare i fondamentali, le regole del rugby e come funziona il gioco?
James Jones: Essenzialmente, si tratta di un gioco di evasione. Scopo del gioco è mantenere il possesso della palla da rugby, eludere gli avversari e segnare quella che viene chiamata meta portando la palla oltre la linea di meta avversaria. Qui non è come nel football americano, dove la palla viene lanciata. Nel rugby la palla deve arrivare alla linea di meta tenuta in mano dal giocatore e deve essere schiacciata a terra.
Dopo aver segnato una meta, si tenta quella che viene chiamata “trasformazione”. La palla viene piazzata a terra in funzione della posizione del punto di realizzazione della meta. Scopo della trasformazione è calciare la palla posta su un tee e lanciarla tra i pali. Ci sono altri due modi di segnare nel Rugby Union: uno è il calcio di punizione, che viene assegnato in seguito a fallo o infrazione; anche qui la palla viene calciata da un tee e consente alla squadra di guadagnare 3 punti. L’altro è il drop goal, ossia quando un giocatore calcia la palla di rimbalzo in mezzo ai pali.
Esiste anche la meta tecnica, che può essere assegnata se l’arbitro ritiene che l’intervento falloso abbia impedito l’evolversi di un’azione che avrebbe probabilmente portato alla meta. La meta tecnica viene sempre assegnata sotto i pali, con conseguente trasformazione.
Le regole del rugby sono cambiate molto nel corso degli anni. All’inizio c’erano pochissime regole, ma con il tempo, al fine di strutturare maggiormente il gioco e di averne un maggiore controllo, sono stati introdotti gli arbitri e nuovi regolamenti. Questi cambiano quasi ogni anno. Man mano che il gioco si sviluppa e diventa più tecnico, vengono inserite più regole e si raffinano le direttive di gioco al fine di mantenere il controllo su ogni singolo aspetto della partita. Il gioco che vediamo oggi è un gioco strutturato, mentre ai suoi esordi era un incontrollabile “tutti contro tutti”.
Come si inizia a giocare a rugby?
bwin: Come ci si avvicina al gioco del rugby, che tipo di attrezzatura serve e quali consigli daresti a chi desidera iniziare a giocare?
James Jones: Il modo più semplice per iniziare è fare una visita alla squadra di rugby più vicina; recandovi al club locale potrete iniziare subito a giocare. Bisogna tenere presente che si tratta di uno sport di contatto in cui possono giocare persone di tutte le stazze, perciò entrerete in contatto con uomini o donne molto grossi, perché è nella natura del gioco. Ma partecipare è facile, vi basterà recarvi al club più vicino e se dimostrerete di essere abili vi prenderanno e sarete subito pronti a correre in campo.
L’abbigliamento base per giocare a rugby è costituito da pantaloncini, calzettoni e maglia. Vi serviranno inoltre un paio di scarpe da rugby, che possono essere munite di tacchetti di ferro o plastica a seconda della durezza del terreno. È tutto quello che vi serve. Alcuni giocatori indossano anche delle protezioni, come paradenti o imbottiture sotto le maglie. Non si tratta di imbottiture grandi come quelle del Football Americano ma di imbottiture morbide che proteggono il corpo dagli impatti. Ultimamente molti giocatori indossano il caschetto, cosa che non porta molti benefici da un punto di vista medico, ma molti lo usano.
7 aneddoti divertenti e meno conosciuti sul rugby
A quanto pare il rugby fu inventato nel 1823 quando William Web Ellis, uno studente della Rugby School, iniziò a correre con la palla tra le mani verso l’avversario durante una partita di calcio vecchio stile. Da qui nacque il rugby. La coppa del mondo di rugby prende il suo nome: la Webb Ellis Cup.
Vi siete mai chiesti perché il pallone da rugby ha una forma ovale? È perché ha la forma di una vescica di maiale, il materiale con cui si costruivano le prime palle da rugby.
Chi sono gli attuali campioni olimpici di rugby in carica? Questa potrebbe sorprendervi: gli Stati Uniti. Furono l’ultima squadra a vincere nel 1924. In seguito il rugby cessò di essere disciplina olimpica.
Durante la partita d’apertura di ogni World Cup, l’arbitro usa lo stesso fischietto che utilizzò l’arbitro gallese Gil Evans per la partita Inghilterra-Nuova Zelanda del 1905.
Gli All Blacks, la squadra nazionale della Nuova Zelanda, si esibiscono in una danza di guerra maori prima dei loro incontri. E considerando i risultati, sembra che il metodo funzioni.
Il basket è stato inventato da un allenatore di rugby che cercava un modo per far allenare i propri giocatori al chiuso durante la pausa stagionale.
Qual è il primo paese in cui il rugby diventò uno sport popolare al di fuori delle Isole Britanniche? Non lo indovinerete mai: il Giappone. Già nel 1830 il gioco fu introdotto qui da un insegnante dell’università di Cambridge.
La classica Haka degli All Blacks
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Il torneo europeo più importante di rugby nel quale Scozia, Inghilterra, Galles, Irlanda, Francia e Italia si affrontano per la corona europea di rugby. Grandi emozioni per i fan! E una grande occasione per iniziare a scommettere se siete nuovi a questo gioco. Su bwin potrete scommettere su tutte le discipline sportive con una grande varietà di modalità di scommessa e con quote tra le più interessanti.
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