Quanto contano le statistiche su sequenze storiche, frequenze e ritardi dei vari segni e risultati nel mondo delle scommesse? Come in altri casi non si tratta di metodologie che permettono vincite sicure, poiché come abbiamo detto mille volte – e altre mille lo ripeteremo – i metodi sicuri per vincere non esistono. Tuttavia dare il giusto credito alla statistica e approcciarsi con la giusta sensibilità nei confronti di una disciplina sportiva fatta di gesti atletici e tecnici ma anche di una immancabile componente casuale, possono essere modi per scommettere con criterio e con una aspettativa di vincita. Ecco una riflessione sull’utilità dell’osservare frequenze, ritardi e sequenze in campionati come la Serie A.
In questa guida scopriremo:
- L’importanza delle statistiche nel calcio
- Le sequenze storiche in Serie A: come interpretarle
- Le frequenze e la loro attendibilità nel calcio
- Come e quando giocare sui ritardi in campionati come la Serie A
L’importanza delle statistiche nel calcio
In giochi come il Lotto c’è un fiorente mercato di gente che cerca di vendere sistemi puntando sui ritardi dei numeri, ma la verità è che essi hanno ben poca validità e per una semplice, persino banale, ragione: i numeri non hanno memoria. Una volta che un’estrazione è passata ed è uscito il numero 83 sulla ruota di Bari, tale numero continua ad avere le stese probabilità di uscita nelle estrazioni seguenti. Potrebbe uscire 1000 volte in fila o non uscire per 10000 volte in fila. Quando invece si parla di “grandi numeri” applicati allo sport, come ad esempio il calcio, allora i numeri sono generati dall’esperienza umana, ovvero da performance di persone in carne ed ossa.
Ad esempio, se una squadra come l’Atalanta fa due campionati da oltre 90 gol segnati e mantiene lo stesso allenatore con grosso modo rosa e modulo simili, è naturale che quella della Dea sarà una squadra che è profittevole seguire su scommesse come “segna gol sì” e sui vari over, sia per i gol globali segnati durante la partita, sia per quelli segnati dalla sola Atalanta. Andiamo allora a vedere come e quando è possibile capitalizzare le osservazioni derivate dai cicli, dalle frequenze, dalle sequenze e dai ritardi in un campionato che tutti conosciamo molto bene, come la Serie A.
Le sequenze storiche in Serie A: come interpretarle
Ci sono siti che sono molto utili e preziosi, per chi si diletta nelle scommesse sportive online. Se infatti ci si approccia al betting in maniera da divertirsi ma badando a giocare i propri soldi con accuratezza, siti come “statistichesulcalcio.com” sono una miniera d’oro. Qui è possibile leggere le sequenze in atto, le sequenze storiche e i ritardi su moltissimi tipi di scommesse sul calcio.
Prendiamo proprio l’Atalanta di cui si parlava prima. A una squadra che segna così tanto, istintivamente si sarebbe portati a dare credito giocando sempre quote come over 2,5 gol. Tendenzialmente può essere corretto, ma bisogna osservare le cose anche da altri punti di vista. Per esempio, apprendiamo che la massima striscia di over 2,5 gol consecutivi, nella storia del club bergamasco, è di 9 partite. Quindi, se il massimo storico è 9 vuol dire che un buon numero di volte tale serie si ferma a 2, 3, 4, 5 e così via. In questo caso dovremmo stare attenti a quando l’Atalanta arriva a una serie di 4 over 2,5 in fila e, dal quinto in poi, valutare di provare a giocare sull’under.
Le frequenze e la loro attendibilità nel calcio
Anche il gioco sulle frequenze dei risultati può essere divertente e utile, nelle scommesse. In particolare, tale osservazione si può utilizzare in maniera interessante nel gioco sui risultati esatti. Abbiamo già detto quanto le scommesse sul risultato esatto siano un mercato interessante ma su cui non investire grandi quantità di denaro e tempo. Tuttavia esistono situazioni che possono identificare dei veri e propri pattern. Si guardi ad esempio al Real Madrid, che nella Liga 2020/21 ha vinto per ben 7 volte per 2-0 in casa. Per tornare alla Serie A, che è il focus principale di questa guida, si può guardare anche con la prospettiva rovesciata. Prendiamo l’Inter, che sembra avere una sorta di allergia alla vittoria per 1-0 in trasferta. Negli ultimi due campionati conclusi, ovvero quelli sotto la guida di Antonio Conte, l’Inter ha vinto soltanto una partita fuori casa per 1-0: il 3 aprile 2021 a Bologna.
Come e quando giocare sui ritardi in campionati come la Serie A
Queste indicazioni da sole potrebbero non dire molto, ma lo fanno se confrontati con sequenze e ritardi storici dei singoli club. In generale più ci si avvicina al limite di una sequenza o di un ritardo, più cresce la probabilità che tale sequenza o ritardo si interrompa. Prendiamo ad esempio la Juventus: mentre scriviamo (30 luglio 2021) il club bianconero ha una sequenza aperta di 73 partite in cui viene segnato almeno un gol. L’ultimo 0-0 della Vecchia Signora è datato 14 settembre 2019, al Franchi contro la Fiorentina. Si tratta di una serie molto lunga, che già così costituisce la quarta più lunga nella storia della Serie A. La maggiore serie di ritardo dello 0-0 è della Fiorentina, che non fece una gara a reti bianche per ben 84 partite a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. In totale le 84 partite si dipanano su 4 campionati, dal 1941-42 fino al 1946-47. Il secondo ritardo più lungo di uno 0-0 riguarda il Como, al quale mancò per 82 partite tra il 1949-50 e il 1951-52.
La terza più lunga striscia storica di partite senza 0-0 riguarda invece proprio la Juventus ed è parecchio più recente: 76 partite tra il 2008-09 e il 2010-11. L’attuale striscia di 73 partite è dunque vicinissima al massimo storico del club. Le ragioni per giocare sullo 0-0 nelle prime partite della stagione 2021-22 della Juventus sono dunque almeno due: la vicinanza con le più lunghe sequenze storiche del campionato italiano, e quella con la striscia più lunga dello stesso club.