regole del cricket
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Come si gioca a cricket? Regole e svolgimento delle partite

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In Italia questo sport non è dei più conosciuti e in pochi ne conoscono storia e dettagli, ma in totale si contano più di 2 miliardi di fan e praticanti in giro per il globo.

Quali sono le regole del cricket?

Il cricket è un gioco molto diffuso soprattutto in Inghilterra, ma ancora poco conosciuto in Italia. Delle mazze, una palla e dei guantoni sono gli strumenti indispensabili per organizzare una partita a questo gioco che conta oltre 2 miliardi di appassionati in giro per il mondo. Si stima che questo sport venga praticato però solo in una ventina di Paesi, tra i quali spiccano India, Sri Lanka e Pakistan. Ma come si vince a cricket? Anche se poco note, le regole sono tutt’altro che complicate. A fronteggiarsi sono 2 squadre composte da un massimo di 11 giocatori, disposti su un campo ovale o rettangolare. Per capire quanto dura la partita di cricket, si può proporre un’analogia con il baseball, in quanto a suddividere le frazioni di gioco sono gli inning, che vedono le formazioni alternarsi tra le fasi d’attacco e di difesa.

Chi deve preoccuparsi di aggredire l’avversario manda in campo un battitore alla volta, finché il decimo non viene eliminato alla battuta. Quando si difende, invece, gli 11 giocatori devono far fronte alle battute degli avversari e inviare uno di loro al lancio. Lo scopo del gioco è quello di conseguire più punti possibili senza farsi eliminare. I punti vengono accumulati correndo tra le due basi (wickets) e quando i battitori si scambiano di base, mentre se la palla supera il bordo campo (boundary) si ricevono 6 punti se non tocca terra e 4 nel caso contrario. Ad ogni buon conto, una partita può anche terminare in parità. Il regolamento del cricket impone ai giocatori di indossare casco e paracolpi. La sfera impiegata nel gioco pesa in genere sui 160 grammi e deve possedere un circonferenza compresa tra i 22 e i 23 cm.

L’importanza del cricket in Italia e nel mondo

Il cricket è nato in Inghilterra verso la metà del XVI secolo e ha riscosso sempre più interesse nei Paesi d’oltremanica. Il gioco sarebbe stato inventato nelle contee sud-orientali, dove in origine prendeva il nome di “creckett”. Una teoria mai confermata vuole che le regole del cricket abbiano preso ispirazione dalle manovre con le quali i pastori inglesi erano soliti difendere i loro greggi, mediante il lancio di pietre contro i ladri. Nel giro di pochi decenni il gioco è sbarcato poi anche negli altri continenti. Nell’era contemporanea questo sport è disciplinato dall’International Cricket Council (ICC), istituito nel 1909 da Inghilterra, Australia e Sudafrica.

In Italia il cricket ha fatto la sua comparsa solo nel 1793, a Napoli. Al 1980 risale invece la creazione dell’Associazione Italiana Cricket, poi divenuta la Federazione Italiana Cricket. Ma come si chiama in italiano il giocatore di cricket? Il termine “crickettista” si sente usare molto raramente e già questo testimonia come la diffusione di questa disciplina nello Stivale sia ancora molto scarsa. A livello globale, però, il gioco si sta facendo conoscere sempre più e non a caso anche le quote sullo sport dedicano ampio spazio anche al cricket.

Crediti immagine: Alamy

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